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RIVISTA DI METEOROLOGIA, CLIMA E GHIACCIAI
  

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TROMBA D'ARIA AD IMOLA, DANNI PER 30 MILIARDI

IMOLA, 12 GIUGNO 2000 - Danni complessivi per una trentina di miliardi, case e capannoni scoperchiati e allagati, strade bloccate per ore, due camper rovesciati dalla forza del vento: ecco cosa succede quando il temporale estivo si trasforma in una vera e propria tromba d'aria.

L'inferno d'acqua a Imola e dint
orni si è scatenata ieri mattina alle 4.25. In città sono state due le zone prese di mira in modo particolare: l'autodromo e l'area industriale. Qui vento e tempesta hanno usato la mano pesante. La Sacmi ha perso decine di metri di tetto, alcuni uffici sono stati allagati e questa mattina un paio di reparti sono stati costretti a restare fermi.
Parzialmente scoperchiata anche la New Holland, mentre le Grafiche Baroncini sembravano uscite da un bombardamento. In collina, attorno all'Autodromo, decine di case sono state danneggiate (sono volati soprattutto tegole e cornicioni) e alcuni casolari di campagna scoperchiati. I rami spezzati hanno schiacciato due auto parcheggiate e, per fortuna, vuote. In mezz'ora il turbine ha fatto volare cartelli pubblicitari, cassonetti delle immondizie, fili dell'alta tensione lasciando interi quartieri senza elettricità.
Più di 150 gli interventi effettuati in 12 ore dai vigili dei fuoco, mentre all'alba sono entrati in azione la piemme, la polizia provinciale e i cantonieri dell'Anas per sgomberare via Colli e via Nuvolari sbarrate da tronchi caduti. Ma se in città ieri pomeriggio si lavorava già per riparare i danni, in campagna si lamentano devastazioni a cui ormai non si può mettere più rimedio. Coltivazioni ad alto e basso fusto per un valore di miliardi sono state letteralmente spazzate via in pochi minuti dalla furia della tempesta. Per avere un'idea della violenza dei vento, basti pensare che le raffiche hanno scardinato il tetto dei Consorzio Agrario, sulla Selice, portandosi via la pesa pubblica. La bufera ha seguito un percorso ben preciso colpendo in serie Zolino, San Prospero, Mordano, Bagnara, Cantalupo, Sasso Morelli e Casola Canina. Si tratta della più grave calamità atmosferica degli ultimi anni.
(Il Resto del Carlino, segnalazione di Lorenzo Marani - Cesena).
 

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