2022 IN ITALIA: GLI EVENTI METEO DA RICORDARE

I
nubifragi alluvionali del 15 settembre nelle Marche e del 26 novembre
a Ischia, responsabili di 12 vittime ciascuno, sono stati gli eventi
meteorologici più gravi e luttuosi del 2022 in Italia. Qui sopra,
effetti della colata di fango
a Casamicciola, Ischia (f. Corpo dei Vigili del Fuoco).
9-10 gennaio: depressione "Doreen" dal
Mare del Nord al Mediterraneo orientale, breve episodio freddo, neve
sulle coste romagnole (5 cm a Rimini).
7 febbraio: tempesta di foehn al Sud
delle Alpi. Molti danni a Milano
per raffiche di vento a 95 km/h al Parco Lambro, scoperchiato in parte
il tetto della Stazione Centrale, decine di alberi caduti e due pedoni
feriti a Rho, inoltre inconsuete folate a 103 km/h a Como, 111 a
Vicenza e 136 a Bussoleno in Val Susa.
Fine febbraio-inizio marzo:
il 26-27 febbraio, al transito della
tempesta battezzata “Bianca” dal
Servizio Meteorologico
dell'Aeronautica Militare, copiose nevicate coprono gli Appennini fino
a quote collinari, da Urbino ad Avellino, e un nuovo episodio
avviene nella notte del 1° marzo imbiancando anche i trulli di Alberobello, dove però la neve appare pressoché ogni anno; 30-50 cm di
manto, talora oltre, cadono sui rilievi più esposti del Teramano, del
Gargano e dell'Irpinia. Bora impetuosa e gelate nelle zone interne,
dove a inizio marzo in qualche località le temperature sono scese più
che nel resto dell'inverno (-5,3 °C a Pontremoli, Lunigiana).
1-2 aprile:
irruzione fredda, temporali con grandine copiosa in molte zone padane,
dal Torinese al Padovano, mentre la neve scende sui frutteti fioriti
talora a 500 m o fin più in basso al Nord, Liguria di Levante inclusa, ma
perfino nel Nuorese; evento comunque non così raro a inizio aprile.

Ambiente semi-arido il 18 aprile 2022 al Lago del Moncenisio (tra Val
Susa e Savoia). La neve è confinata, peraltro in scarsa quantità,
sopra i 2100 m sui versanti settentrionali, mentre in questo periodo,
ai 2000 m della diga, il manto nevoso dovrebbe essere spesso in media
ancora mezzo metro. La superficie dell'invaso inoltre è ormai priva di
ghiaccio, pure questo un fatto insolito per la stagione (f. Gabriele
Savio).
21-23 aprile:
finalmente, piogge copiose in alcune zone del Nord, il 21-22 in
Emilia-Romagna (fin oltre 100 mm sull'Appennino, piena dei fiumi - che
prima erano in secca - specie tra Bologna e Cesena), e il 23 in
Piemonte (100-130 mm sui rilievi tra Torinese e Verbano).
Burrasca di scirocco il 21 in Sicilia,
142 km/h sui colli
del Messinese, 26,9 °C all'osservatorio "Vaiana" di Palermo.
Inizio
maggio: effimera "stagione" delle piogge al
Nord, impetuoso scirocco al Sud con vasti incendi intorno a Erice
(Trapani) e i primi 30 °C italiani dell'anno a Palermo il giorno 5.
Seconda metà
di maggio: caldo precoce e straordinario, nuovi record di
temperatura massima per il mese il 21 ad Aosta-aeroporto (34,5
°C) e il 27 in svariate località tirreniche tra cui Pontremoli (33,9
°C), Fiumicino (33,5 °C) e Firenze-Peretola (36,1 °C).

Il Po
in magra a Cremona il 13 maggio 2022, durante un periodo anticiclonico
e precocemente estivo con le prime punte superiori a 30 °C al Nord
Italia.
La portata del fiume scenderà a un minimo storico bisecolare di circa
100 m3/s a Pontelagoscuro (Ferrara) il 24 luglio 2022 (f.
Luca Lombroso).
28 maggio:
irruzione fresca da Nord-Est, sviluppo esplosivo di temporali e
grandinate in Valpadana (colture
e auto devastate in particolare a Crema e Tortona).
4-5
giugno: nuovi primati di temperatura massima per il mese di
40,4 °C ad Alghero (il 4) e 38,6 °C a Pescara (il 5).
6-7 giugno:
nubifragi
notturni nel Comasco, alluvionato l'abitato di Laglio con le stesse
dinamiche del 28 luglio 2021.
Fine giugno:
ondata di caldo intenso,
impressionante
elenco di nuovi record di temperatura massima per il mese stabiliti il
27-28 nella rete di stazioni dell'Aeronautica Militare: 41,2 °C a Guidonia (Roma), 41,0 °C a Firenze-Peretola, 39,4 °C a Grazzanise
(Caserta), 39,3 °C a Ciampino, 39,0 °C a Fiumicino e Latina, 38,9 °C
ad Arezzo, 38,0 °C a Napoli-Capodichino, 37,5 °C a Ronchi dei
Legionari (Trieste), 37,4 °C a Campobasso.
Tempesta la sera del 30 in cintura Nord-Ovest di Torino, grandine da
oltre 5 cm di diametro e raffiche di vento a 112 km/h a Caselle che
devastano lo storico Parco della Mandria di Venaria.
18-25 luglio:
ancora
caldo estremo, 37,5 °C il 18 a Genova-Sestri (record per luglio nella
serie di misure iniziata nel 1962), 37,0 °C a Pontremoli in Lunigiana
e 39,5 °C a Firenze-Peretola il 20 (entrambi primati per la seconda
decade di luglio in quasi un secolo), 37,8 °C il 21 a Milano-Malpensa
(estremo per qualunque mese nelle osservazioni avviate nel 1951); tra
il 23 e il 25, punte di 40,0 °C a Ferrara (record per luglio nella
serie di dati cominciata nel 1948), 40,2 °C a Treviso-Istrana (primato
assoluto, per qualunque mese, dal 1951), e ben 43,4 °C a Moie, sui
colli anconetani (rete
Assam, servizio agro-meteo delle Marche).
Decine di incendi, i più gravi presso Massarosa, in Versilia, e sul
Carso alle spalle di Monfalcone (chiuse autostrada e ferrovia per
Trieste, evacuato il paese di Jamiano, una vittima tra i volontari di
protezione civile).
27 luglio:
grandine rovinosa dal diametro fino a quasi 10 cm presso Teramo; in
tarda sera nubifragio in Val Camonica, ben 187 mm in due ore e mezza
sul paese di Niardo (dato
associazione
MeteoPassione),
devastato dall'imponente colata detritica del torrente Valle Re a 35
anni dall'episodio del 24 agosto 1987. Nessuna vittima.

Torino, Parco Piemonte, 28 luglio 2022: precoce e anomala caduta delle
foglie a causa della siccità (f. Daniele Cat Berro).
5 agosto:
nubifragi sulle Alpi, numerose colate di fango e detriti dalla Val
Ferret (Courmayeur) alle Dolomiti, con gli eventi più rovinosi in Val
di Fassa e Badia (123 mm a Pozza di Fassa, in gran parte in un'ora,
rete
Meteonetwork).
9 agosto:
cedimento dell'anticiclone nord-africano, nubifragi in Campania e
impetuose colate di fango a Monteforte Irpino (56 mm di pioggia in
poco più di mezz'ora), ripetizione dell'episodio del 27 settembre
2020.
12 agosto:
alluvioni-lampo a Scilla, Reggio Calabria (68 mm in un'ora sui rilievi
soprastanti) e a Stromboli.
18 agosto:
esteso, potente e duraturo sistema temporalesco (assimilabile ai
derechos
del Nord America) si dirige dalla
Corsica al Nord-Est italiano, passando per il Levante Ligure, l'Appennino
Settentrionale e la Toscana con venti fino a 144 km/h alla Spezia, due
vittime sotto alberi caduti a Carrara e Lucca e decine di feriti,
grandine copiosa a Sestri Levante e a Bardi (Parma); scompiglio per il
furioso temporale anche a Venezia. Scirocco rovente e 44,3 °C a Palermo-Punta Raisi, record assoluto nella serie iniziata nel 1960.

Il
mercato di Marina di Carrara devastato dalla tempesta di vento e
pioggia del 18 agosto 2022 (autore ignoto, via
PisaToday).
26 agosto:
due ciclisti uccisi da un fulmine al Col Blegier, sulle montagne tra
le valli di Susa e Chisone (Torino), uno di loro è l'industriale
dolciario piemontese Alberto Balocco.
7-8
settembre: fronte atlantico, nubifragi e dissesti in alta
Lombardia e specie sul Comasco (120 mm presso Cernobbio) con il paese
di Blevio investito da colate di detriti come già accaduto il 25
luglio 2021.
15 settembre:
tempo caldo e umido da Sud-Ovest (30-31
°C in Pianura Padana, 35 °C a Pescara, 36 °C a Catania e nel
Cagliaritano) e devastante nubifragio alluvionale sulle Marche; fino a
419 mm di pioggia in 9 ore a Cantiano (rete
Centro Funzionale Regione Marche), tra Urbino e Gubbio, quantità
storicamente inedita in questo tratto di Appennino, e pari a un terzo
della precipitazione annua normale; impetuosi straripamenti
soprattutto nel bacino del Fiume Misa, 12 vittime e una cinquantina di
feriti. Molta pioggia il 15-16 anche al confine tra Prealpi Giulie e
Slovenia, fino a 150-200 mm in meno di 24 ore, piena dell'Isonzo dopo
una magra storica durata molti mesi.

Cantiano (provincia di Pesaro-Urbino,
bacino del Metauro) è il centro di scroscio dell'evento del 15
settembre 2022, e riceve ben 419 mm d'acqua in 9 ore, pari a un terzo
di quanto dovrebbe cadere in un anno, di cui 101,4 in appena un'ora
(fonte:
Centro Funzionale Regione Marche).
17-18
settembre: prima irruzione molto fresca, burrasca di bora e
tramontana;
spruzzate di
neve a 1700 m sulle Dolomiti.
26 e 30
settembre, 9 e 13 ottobre: ripetute tempeste
di pioggia e vento in Sicilia occidentale, e numerose alluvioni-lampo
(Trapani, Castelvetrano, Sciacca). Il 13 ottobre, 74 mm di pioggia in
un'ora a Trapani, record in almeno vent'anni di misure (rete
SIAS).
13 ottobre:
alluvioni-lampo anche tra Cilento, Calabria Tirrenica e nel Salento
per rovesci fino a 100-150 mm; gravi danni, vetture trascinate via da
acqua e fango e viabilità interrotta a Tortora (Cosenza).
Fine
ottobre-inizio novembre:
caldo
straordinario (anche 10-12 °C sopra media), temperature massime fino a
26,3 °C a Verona, 28,0 °C a Pisa-San Giusto (record per la terza
decade di ottobre nella serie iniziata nel 1949) e 28,2 °C a Capo
Mele, nel Savonese. A Ognissanti nuovi primati novembrini di 24,9 °C a
Vigna di Valle (Roma), 25,3 °C a Campobasso e 28,7 °C a
Foggia-Amendola.

L'impressionante intensità ed estensione dell'anomalia calda di fine
ottobre 2022 in Europa: carta degli scarti termici dalla media
1981-2010 del 29 ottobre, fin oltre 10 °C in eccesso rispetto al
normale in Europa centrale (fonte: modello GFS, via
TropicalTidbits).
22 novembre:
tempesta “Denise”, di inconsueta profondità (984 hPa sull'alto
Adriatico); rovesci battenti tra Tirreno, Appennino e Nord-Est (162 mm
a Villetta Barrea, L'Aquila; 116 mm in 12 ore a Villadose, Rovigo,
record dall'inizio delle misure
ARPA Veneto nel 1992), vento impetuoso
(spesso oltre 100 km/h), acqua alta e mareggiate con gravi effetti tra
i litorali romagnoli e il Delta del Po, ma il mare in burrasca fa
danni anche sulle coste laziali e campane (una vittima ad Amalfi). La
piattaforma Cnr-Ismar di fronte a Venezia rileva una marea di +173 cm,
terza più elevata dopo i casi storici del 4 novembre 1966 (194 cm) e
12 novembre 2019 (187 cm). Tuttavia nella città lagunare l'azionamento
del Mose scongiura un disastro.
Seconda metà
di novembre: sotto frequenti perturbazioni con venti da
Ponente, ripetute piogge alluvionali in Campania,
soprattutto nel Salernitano. Ma l'evento più calamitoso è il
nubifragio del giorno 26 a Ischia
(170 mm d’acqua
presso Forio, di cui 52 in un’ora): grandi colate di fango dal Monte
Epomeo investono Casamicciola distruggendo una decina di edifici e
uccidendo 12 persone. Un evento analogo, ma con effetti meno severi
(una vittima), aveva interessato la stessa zona il 10 novembre 2009.
30 novembre:
diluvio tra la Sila e la costa ionica (305 mm a Cropalati, Cosenza;
dato Centro
Funzionale Multirischi - Regione Calabria),
frane nell'interno collinare, fiumare in piena, alluvionamento di
abitati da Crotone fin verso Sibari, e mareggiate.
3 dicembre:
nubifragi autorigeneranti tra Sicilia orientale e Calabria, rovinoso
quello che alluviona Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), dove in
circa quattro ore cadono 194 mm d'acqua riproponendo una situazione
già vista il 23 novembre 2011 (allora ci furono tre vittime, a
differenza di stavolta).
15
dicembre: dopo un periodo piuttosto freddo al Settentrione,
aria tiepida meridionale prende il sopravvento e, scorrendo sopra le
inversioni termiche a bassa quota, determina la pioggia congelantesi
nelle valli appenniniche tra Liguria, Alessandrino ed Emilia. Le
precipitazione si conserva in forma nevosa sulla pianura piemontese
(circa 10 cm a Torino) ma anche a Bolzano e Trento, mentre sul resto
della Valpadana piove. Il 16, straordinario contrasto tra l'atmosfera
diurna a 0 °C, innevata e nebbiosa, della pianura a Sud di Torino, e –
sotto il libeccio - i 30,2 °C di Torregrotta (Messina), mai raggiunti
prima in dicembre in vent'anni di misure della rete
SIAS in Sicilia.
Fiumi in piena e allagamenti in Toscana dopo i diluvi fino a circa 150
mm anche sulle cime dell'Appennino.
Fine dicembre:
periodo ostinatamente anticiclonico e tiepido, ma spesso grigio e
nebbioso
in Valpadana e
sulle coste liguri-tirreniche per scorrimento di aria umida marittima
da Sud-Ovest. Rare le precipitazioni, intense ma localizzate il 23
dicembre intorno al Monte Bianco (quota neve oltre i 2000 metri,
straordinario per la stagione ma ormai sempre più comune) e il 29-30
in Lunigiana. Sulle Alpi la neve caduta a inizio inverno è rapidamente
fusa, e l'Appennino ne è completamente spoglio dalla Liguria alla
Calabria. Assenza di gelo notturno in pianura al Nord; massime fino a
26 °C il 27 dicembre nel Catanese.
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