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Quali sono i più importanti Osservatori al servizio della scienza meteorologica? Dove si trovano e quali sono le loro caratteristiche? Sparsi per il globo, gli Osservatori hanno contribuito all'evoluzione scientifica della meteorologia fin dai suoi primi passi, grazie all'impegno profuso da uomini, spesso rimasti sconosciuti, che quotidianamente prestavano la loro opera annotando le registrazioni degli strumenti e la situazione del tempo che loro si presentava, giorno dopo giorno, affrontando talvolta situazioni estreme che ne provavano il fisico, spinti unicamente dalla voglia di conoscenza, per sé e per gli altri, e dall'amore per la scienza. Certo i tempi sono cambiati. I pionieri della meteorologia strumentale sono stati spesso sostituiti dagli strumenti stessi: le stazioni automatiche, i radar, i satelliti. Molti Osservatori sono nati e molti, purtroppo, sono stati chiusi dagli enti proprietari. Le ragioni sono varie. Per la Meteorologia sicuramente queste chiusure rappresentano una perdita vitale. Ed è proprio con un osservatorio italiano di alta montagna la cui attività è stata sospesa da non molto tempo che si vuole dare avvio a questa rubrica: Pian Rosa, posto all'ombra del Cervino a quasi 3500 metri sul livello del mare. Esso ha rappresentato per decenni il più alto osservatorio italiano e uno dei più alti d'Europa. Ha rappresentato, dicevamo, perché gli ultimi dati sono stati raccolti nel marzo 2000 quando il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Italiana, il Servizio Meteorologico Nazionale gestore della rete sinottica italiana, ha deciso di chiudere la stazione. Appena ricevuta la notizia, la Società Meteorologica Subalpina ora Società Meteorologica Italiana, ha protestato energicamente, creando i presupposti per una possibile prossima riapertura. Ciò potrebbe essere resa possibile sia con l'intervento di altri enti, anche locali, che con la ristrutturazione territoriale del Servizio Meteorologico che prevede la messa in funzione di almeno 40 stazioni meteo automatiche e semiautomatiche DCP (Data Collection Platform) che andrebbero a sostituire o affiancare quelle già esistenti. Pian Rosa potrebbe essere una di queste. Anche se ciò potesse avverarsi in breve termine, è tuttavia deprecabile il fatto che, attualmente, si vada perdendo una serie storica importante, anche in considerazione del fatto che l'Aeronautica ritiene i Teleposti Meteo "punti di riferimenti chiave ed irrinunciabili per le attività costituzionali che il Servizio Meteorologico è chiamato a svolgere". Vedremo.
L'osservatorio di Pian Rosa, così come viene denominato
ufficialmente, stazione di vetta, è ubicato sul Plateau Rosà, a 3488 m di altitudine, 45° 56' N e 7° 42' E, nel comune di Valtournenche, in Valle d'Aosta. Il numero identificativo della stazione dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) è 16052 e l'indicatore internazionale di località è LIMH. L'Osservatorio, Teleposto isolato, è raggiungibile dal personale con rilevanti difficoltà, in particolar modo nella stagione invernale, tramite funivia da Breuil-Cervinia. Infatti gli operatori si trovavano spesso costretti a prolungare i turni di lavoro in attesa dei cambi a causa dell'impossibilità di accedere alla stazione per le proibitive condizioni meteorologiche. Nonostante ciò, la professionalità di questi uomini ha permesso di proseguire per quasi 50 anni il lavoro di acquisizione dati e parametri che oggi sono a disposizione della comunità scientifica. Oltre ai consueti dati meteo rilevati, a esclusione delle precipitazioni, l'Osservatorio ha svolto anche campagne di rilevamento relative al monitoraggio del CO2, dell'ozono, della radioattività e del particolato atmosferico. |