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![]() di Roberto Pedemonte |
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UN PASSO AVANTI Siamo giunti al quarto numero di questa “rivista”; un anno è trascorso da quando avevamo in preparazione il primo. L’entusiasmo che allora ci accompagnava non si è, oggi, minimamente smorzato, anzi. Ciò significa che, nei limiti delle nostre pur limitate possibilità, siamo riusciti a centrare l’obiettivo che ci eravamo proposti. E’ stata inoltre allargata, e sarà manifesto nei prossimi numeri, la schiera dei collaboratori che concorreranno a scrivere su queste pagine. Un fatto importante tuttavia segna l’uscita di questo numero: la sua formale presenza sul sito nimbus.web, come emanazione della Sezione Liguria della Società Meteorologica Italiana. Il primo spazio sotto questa forma, insieme a quello occupato dagli amici lombardi, anche se gestito differentemente, dedicato a sezioni regionali della SMI. L’auspicato e prevedibile incremento di soci su un più vasto areale, al di fuori dell’Italia nord occidentale, potrebbe comportare il sorgere di iniziative analoghe nelle diverse regioni che, in considerazione della complessa struttura del territorio italiano, rappresentano sovente specifiche e interessanti identità climatiche. Il cammino non sarà certo breve e facile perché si rende necessario dedicare tempo e dedizione alla “causa della meteorologia” e non sempre queste due variabili, indispensabili entrambe, sono di facile reperimento. E’ vero, d’altra parte, che esistono realtà e singole capacità in grado di recepire il messaggio che la SMI sta lanciando. Iniziative regionali simili alle nostre quindi potrebbero coinvolgere i soci più attivi e fungere da volano per attrarre altre persone e rendere più capillare la presenza della Società sul territorio. Lanciamo uno sguardo al contenuto di questo numero. Ulteriori contatti con
il Centro Meteo-Idrologico della Regione Liguria, confluito recentemente
in ARPAL, hanno permesso di perfezionare il prodotto fornito; a partire
dai dati dell’anno in corso, la cronaca meteo ligure della stagione appena
trascorsa, grazie all’impegno di Lorenzo Tedici, è stata migliorata e
integrata con misure di confronto climatiche e attuali tra le stazioni
sinottiche presenti sul territorio regionale.
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