Stati Uniti
La tempesta tropicale Fay ha causato forti piogge e vari tornado il
7 settembre nell’interno del Texas. Nelle contee di Wharton e
Matagorda la quantità di precipitazioni ha superato in alcune aree i
200 mm. La coda della tempesta tropicale Hanna ha
provocato, il giorno 15 settembre dopo un lungo periodo siccitoso,
forti piogge nelle regioni costiere del Golfo del Messico e
dell’Atlantico centrale. Alcuni valori tra i più significativi:
Donaldson (Georgia) 370.6 mm; a Chipley (Florida) 205.7 mm; a
Blakely (Georgia) 184.2 mm; a Newton (Georgia) 152.4 mm; a Marianna
(Florida) 128.3 mm. L’uragano Isidore, di
categoria 3, dopo aver colpito Cuba e lo Yucatan, si è spostato
negli USA e ha innescato venti a 204 km/h, prima di essere
declassato a tempesta tropicale il giorno 22 settembre. La parte
meridionale della Louisiana ha raccolto in pochi giorni
precipitazioni comprese tra 250 e 500 mm. Il
giorno 8 ottobre un fronte proveniente dal Golfo del Messico ha
investito l’area della città di Galveston, provocando allagamenti e
danneggiando manufatti. La quantità di pioggia caduta nel pomeriggio
è stata di 100 mm. Il 30 novembre la parte
nordoccidentale della Pennsylvania è stata coperta da uno strato di
quasi 10 cm di neve provocando disagi alla circolazione.
Una serie di temporali intensi si è abbattuta sul Texas
sud-orientale durante la mattina del 23 ottobre con venti che,
presso la stazione meteo dell’aeroporto di Corpus Christi, hanno
raggiunto la velocità di 120 km/h.
L’uragano Lili, benché indebolito (categoria 2), il 3 ottobre ha
raggiunto la costa centrale della Louisiana, nella Vermillion Bay,
con venti fino a 160 km/h. Tra il 16 e il 17
ottobre un sistema frontale ha attraversato la costa orientale del
paese portando notevoli precipitazioni, non tanto per quantità di
pioggia, compresa tra 25 e 50 mm, quanto per superficie interessata
all’evento.
La regione dei Grandi Laghi e il Midwest
settentrionale sono stati interessati dalla prima tempesta di neve
della stagione tra il 20 e il 24 ottobre. La neve accumulata ha
raggiunto un’altezza di 25 cm nel Minnesota il giorno 21, causando
disagi alla popolazione. Un’irruzione di aria
artica ha determinato temperature estreme minime nel Midwest
settentrionale durante l’ultima settimana di ottobre. Un record il
30 a Williston, nel Nord Dakota: il termometro ha fatto registrare
–23°C, il più basso valore registrato nel mese di ottobre in questa
località. Una serie di tornado si è sviluppata
all’inizio di novembre in Ohio, Tennessee e Alabama. Il più
distruttivo, con’ampiezza alla base di un miglio, classificato F-4
nella scala Fujita, ha colpito il giorno 10 la contea di Van Wert,
in Ohio, dove nella località di Mossy Grove ha causato la morte di
12 persone. Altre 11 vittime si sono verificate in Alabama.

Tornado vicino a Continental, Ohio, il 10 novembre |
Tra il 20 e il 26 novembre intensi “Venti di Santa Ana” hanno
colpito la California meridionale: il 26 le raffiche hanno superato
95 km/h provocando numerosi blackout elettrici e favorendo lo
svilupparsi di incendi nella Sierra Nevada e sui monti a est di Los
Angeles. I “Venti di Santa Ana” sono venti caldi e asciutti che
soffiano da est o nord est, interessando il bacino di Los Angeles e
le valli della catena costiera della California meridionale. Spesso
questi venti soffiano a velocità eccezionali nel Canyon di Santa Ana
(da qui il nome). I previsori del National Weather Service di San
Diego e Oxnard usualmente definiscono “Venti di Santa Ana” quelle
correnti che superano 45 km/h, ma possono raggiungere i 110 km/h su
quasi tutta l’area interessata e superare 190 km/h nelle zone con
topografia confacente. Si sviluppano quando una situazione di alte
pressioni si stabilisce sul Great Basin, tra le Montagne Rocciose e
la Sierra, negli stati dello Utah e Nevada. Quando il gradiente
barico richiama la massa d’aria verso la costa californiana questi
venti si scatenano e, similmente al nostro föhn, l’aria già secca e
calda per la presenza di zone desertiche, discende velocemente
surriscaldandosi ulteriormente e acquistando enorme velocità. I mesi
nei quali ricorre maggiormente il fenomeno sono quelli compresi tra
Ottobre e Febbraio. Normalmente vengono raggiunte le velocità più
elevate durante la notte o nelle prime ore del mattino, quando
l’assenza della brezza di mare non crea ostacolo al libero sfogo dei
“Venti di Santa Ana” verso l’Oceano.

Venti di Santa Ana
Intensità del vento (in miglia/ora; 1 miglio = 1.610 km).
Analisi delle ore 18 del 26 novembre 2002. I colori e la
conseguente lunghezza delle frecce indicano la velocità del
vento. Si noti la particolare intensità sulla California
meridionale. |
Il primo
significativo sistema frontale che ha interessato la costa
occidentale degli States è giunto tra il 7 novembre. Sulla maggior
parte delle aree costiere sono caduti oltre 50 mm di pioggia in 48
ore mentre a quote superiori si è depositato al suolo uno strato di
30 cm di neve. Tali eventi sono stati accompagnati da raffiche di
vento a oltre 75 km/h sulla costa dell’Oregon mentre nell’area della
Baia di San Francisco le raffiche hanno raggiunto 110 km/h. Una boa
meteorologica, ubicata parecchie centinaia di chilometri al largo,
ha registrato altezze d’onda di oltre 12 metri.
L’inizio di novembre ha fatto registrare temperature particolarmente
basse nella maggior parte del paese, con medie di oltre 5°C sotto i
valori normali. Al contrario, in alcune aree dell’interno
dell’Alaska, la temperatura è risultata di oltre 10°C superiore ai
valori climatologici.
Caraibi
L’Uragano Isidore ha colpito il giorno 20 settembre la parte
occidentale dell’isola, con venti che hanno soffiato a oltre 170
km/h, causando l’evacuazione di circa 70.000 persone. L’uragano,
raggiunto il Messico, ha causato la morte di due persone.
La depressione tropicale Lili, che si è sviluppata il 21 settembre
nell’Oceano Atlantico centrale è diventata una tempesta tropicale
due giorni dopo è ha generato forti precipitazioni e venti fino a
110 km/h a sud delle Isole Sopravento il 23. Il 2 ottobre si è
rinvigorita fino a raggiungere la categoria 4; il 29 ha colpito la
Giamaica; il 30 si è avvicinata alla isole Cayman e quindi ha
attraversato la parte occidentale di Cuba raggiungendo il Golfo del
Messico centrale con venti fino a 233 km/h e raffiche a 240 km/h. In
questa parte del Golfo è stata misurata la più elevata velocità del
vento da una boa meteorologica del Servizio Meteorologico
Stataunitense. Messico
Il 25 ottobre l’uragano Kenna, che ha raggiunto un’intensità di
categoria 5, si è abbattuto sulla costa centrale messicana del
Pacifico, nei pressi di San Blas, a nord di Puerto Vallarta, con
venti che hanno raggiunto la velocità massima di 270 km/h. Kenna è
stato il terzo uragano per potenza abbattutosi sulle coste messicane
proveniente dall’Oceano Pacifico. A causa dei venti e delle piogge
torrenziali solo il 5% delle case di San Blas è rimasta intatta; si
contano 3 morti e migliaia di senza tetto

25 ottobre 2002:
l'Uragano Kenna sta interessando le coste occidentali del
Messico. |
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