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La passione e la tecnica Presentiamo alcune novità di carattere tecnico che prendono avvio da questo numero della rivista: la cronaca dal Sud America sarà disponibile anche in spagnolo, considerato che è la lingua madre dell’amico argentino Gustavo Pittaluga, che ci fornisce di entrambe le versioni. Ciò sicuramente potrà interessare poco i lettori di lingua italiana ma sarà tuttavia una possibilità di maggiore diffusione del testo, in un idioma oramai tra i più comuni al mondo. Altra interessante iniziativa è quella che permetterà di stampare il testo degli articoli e le tabelle in formato Acrobat©; ciò consentirà di stampare la pagina completamente, evitando gli antipatici tagli a cui il formato html costringe nella fase di stampa. Sarà possibile, per chi non la possiede, scaricare la più recente versione di Acrobat Reader© dalla pagina del Sommario. Il nostro webmaster si è dato da fare. Da questo numero prende inizio la prima parte di un articolo, che ci accompagnerà per alcuni fascicoli, dedicato ai fenomeni elettrici presenti nell’atmosfera, con una presentazione storica di questa scoperta e dei suoi precursori. Un altro interessante esordio, riguarda lo studio di un fenomeno che suscita sempre interesse, anche da parte di chi non si occupa di meteorologia, e che, a Genova, non è certo comune: le nevicate. La neve procura spesso sentimenti di gioia nelle persone e la graduale diminuzione della sua presenza negli ultimi anni, è fatto che viene avvertito da tutti. La rilevazione del tempo atmosferico che si è avvicendato nella nostra città per cinquant’anni, e in questo specifico caso le precipitazioni nevose, ha consentito di tracciare l’evoluzione del fenomeno. Il suo verificarsi viene pignolamente indicato. Altri dati inseriti nelle tabelle non hanno certo la pretesa di assumere a valore scientifico ma testimoniano la costanza e la “fedeltà” all’osservazione del tempo da parte dell’autore (ormai da oltre 50 anni) che raramente si riscontra al giorno d’oggi, tempi nei quali predominano le stazioni automatiche le quali, nonostante gli indubbi vantaggi che offrono (anche se è ancora aperto il discorso sulla comparazione dei dati con quelli forniti dagli osservatori meteorologici tradizionali), non sono certo in grado di “misurare” fenomeni che solo l’Uomo è in grado di valutare. Consideriamolo quindi un lavoro che non ha rigorose pretese scientifiche e scopriremo quanto sia piacevole, o spiacevole, addentrarsi nei ricordi dei tempi passati e ricordare magari con nostalgia alcune grosse nevicate degli anni sessanta e settanta che ancora ci tornano alla memoria. A completare questa edizione un’altra parte del Contributo alla Climatologia della Liguria, un racconto a puntate che vede per protagonista il nostro gruppo e il cui epilogo non è conosciuto nemmeno dall’autore, le Notizie dal Mondo, i dati aggiornati della stazione di Genova Staglieno, un breve sguardo al Clima dell’Iraq e il Giornale del Tempo arricchito con i dati relativi ai giorni di neve. Roberto Pedemonte
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