America
Stati Uniti: Abbondanti nevicate a febbraio,
fino a 90 cm. Stati Uniti
Il 1° e il 2 dicembre il ben noto ”effetto lago” ha provocato grandi
nevicate a Buffalo, nello stato di New York. L’altezza dello strato
di neve fresca in questi due giorni ha raggiunto 41 cm; nel
pomeriggio del primo dicembre si è verificato un temporale di neve.
Il 4 e il 5 dicembre, la precoce stagione invernale, ha portato con
sé episodi di neve e ghiaccio in molti degli Stati Uniti orientali,
dalla bassa Valle di Ohio agli Appalachi meridionali e nel nord-est.
Accumuli di neve di 10-20 cm sono stati misurati lungo l'orlo
settentrionale dell’area di precipitazione, mentre un intenso
episodio di gelicidio ha colpito sia il Nord che il Sud Carolina.
L’evento ha provocato almeno 17 morti, soprattutto in incidenti
stradali.
Una intensa tempesta proveniente dal Pacifico ha colpito, tra il 13
e il 16 dicembre, le coste occidentali del paese, con particolare
insistenza in California: precipitazioni per oltre 250 mm e raffiche
a oltre 70 km/h. In quota le precipitazioni sono divenute nevose:
alcune località più elevate della Sierra Nevada hanno ricevuto oltre
250 cm di neve fresca tra il 12 e il 16. Sulla vetta del Monte
Diablo, a est della Baia di San Francisco, le raffiche del vento
hanno raggiunto 160 km/h.
Tra il 23 e il 25 dicembre una forte perturbazione ha interessato la
maggior parte degli States. Grandi quantità di neve si sono
accumulate in Texas, Oklahoma, Kansas, Missouri e Arkansas
settentrionale, provocando 12 morti. A Springfield, Montana, sono
caduti 33 cm di neve, e 52 cm nell’intero mese: un nuovo record per
dicembre. Nevicate sparse nell’est dell’Ohio e nel nord-est il
giorno di Natale, dove alcune località hanno conosciuto il Natale
più nevoso mai registrato. In queste occasioni i venti hanno
raggiunto 65 km/h causando gravi disagi alle comunicazioni terrestri
e aeree.
Il 6 gennaio i “Venti di Santa Ana” sono tornati a soffiare in
California (vedi RLMet n°7), provocando l’interruzione nella fornitura di energia
elettrica e facendo salire la temperatura fino a 30°C.
Il lungo periodo di siccità che ha colpito l’Ovest degli States, nel
mese di gennaio si è espanso anche fino alla regione dei Grandi
Laghi. A Des Moines, in Iowa, si è avuto un periodo di 53 giorni
senza pioggia, terminato il 4 gennaio; subito dopo tale periodo si
sono registrate le più alte temperature mai registrate per il mese,
con un massimo di 19.4°C il giorno 8.
Il Profondo Sud fino al Nord Carolina è stato colpito, il 23
gennaio, da intense bufere di neve con un accumulo fino a 30 cm.
Dopo 6 settimane di clima asciutto, il sud della California, tra i
giorni 11 e 13 febbraio, ha subito le conseguenze di un fronte
proveniente dal Pacifico che ha provocato piogge che hanno raggiunto
un’altezza di quasi 180 mm, con localizzate inondazioni. A Las
Vegas, Nevada, il 12 sono caduti 19 mm, che è risultato essere il
terzo giorno più piovoso a partire dal 21 novembre 1996.
La parte orientale del Paese, nei giorni 15, 16 e 17 febbraio è
stata colpita da abbondanti nevicate con accumuli di neve fresca tra
30 e 60 cm, e una punta di oltre 90 cm nel nord-est dello stato
della West Virginia.
Caraibi
L’Uragano Isidore ha colpito il giorno 20 settembre la parte occidentale
dell’isola, con venti che hanno soffiato a oltre 170 km/h, causando
l’evacuazione di circa 70.000 persone. L’uragano, raggiunto il Messico, ha
causato la morte di due persone.
La depressione tropicale Lili, che si è sviluppata il 21 settembre
nell’Oceano Atlantico centrale è diventata una tempesta tropicale due
giorni dopo è ha generato forti precipitazioni e venti fino a 110 km/h a
sud delle Isole Sopravento il 23. Il 2 ottobre si è rinvigorita fino a
raggiungere la categoria 4; il 29 ha colpito la Giamaica; il 30 si è
avvicinata alla isole Cayman e quindi ha attraversato la parte occidentale
di Cuba raggiungendo il Golfo del Messico centrale con venti fino a 233
km/h e raffiche a 240 km/h. In questa parte del Golfo è stata misurata la
più elevata velocità del vento da una boa meteorologica del Servizio
Meteorologico Stataunitense.
Canada
Dal 15 febbraio, nell’Isola di Terranova, una intensa ondata
di freddo ha causato il congelamento dei corsi d’acqua Exploits, Red
Indian e Badger. Nella località di Badger, la temperatura (–20°C) ha
causato la rottura delle condutture degli acquedotti e il blocco dei
veicoli e delle abitazioni a causa del ghiaccio formatosi sui
rivestimenti esterni, obbligando le autorità a evacuare 1100
abitanti.
Europa
Russia nord occidentale: la temperatura è scesa
fino a -45°C
Finlandia
Le precipitazioni a Helsinki, nel mese di dicembre, hanno
raggiunto appena 9 mm di altezza: un valore di 49 mm sotto il normale.
Irlanda
Gli intensi sistemi depressionari che hanno colpito l’Europa durante il mese
di novembre, hanno protratto la loro azione anche all’inizio di dicembre con
gravi inondazioni nella parte centrale del continente; in Irlanda l’anemometro
ha registrato raffiche a 130 km/h il giorno 2.
Russia
Nella Russia nord-occidentale, all’inizio del mese di gennaio, la
temperatura è scesa fino a –45°C e gran parte della superficie del Mar Baltico è
ghiacciata.
Regno Unito
Durante la prima settimana di gennaio, a Londra si è registrata la più intensa
nevicata dal febbraio 1991, con un’altezza della neve che ha raggiunto 12 cm.
Asia
Bangladesh: 530 morti per una inusuale ondata
di freddo.
Mediterraneo orientale
Il 20 dicembre un sistema frontale ha interessato con forti venti ed
estese precipitazioni il Libano, Israele e anche parte dell’Egitto. Nel nord del
Libano si sono verificati allagamenti; presso l’aeroporto di Beirut la velocità
del vento ha raggiunto 95 km/h.
Tempeste di neve hanno colpito la Giordania, il Libano e Israele tra il 24 e il
26 febbraio. La neve ha raggiunto lo spessore al suolo fino a 20 cm; per alcune
aree si è trattato della nevicata più intensa dal 1950.
Bangladesh
Nell’ultima settimana di dicembre e in gennaio un’ondata di freddo
inusuale ha colpito la parte settentrionale del Paese, causando la morte di 530
persone. La temperatura è scesa fino a 2-4°C rispetto una media minima normale
che è compresa tra 12-14°C.
Africa
Madagascar: venti fino a 185 km/h innescati dal
ciclone Gery
Somalia
Il 2 febbraio a Burao, nella Somalia nord-occidentale, la temperatura ha
raggiunto 38°C, valore di oltre 10°C superiore alla media climatologica.
Madagascar
Il Ciclone Fari ha interessato l’isola il 28 e 29 gennaio, prima di invadere il
Canale di Mozambico il 30, con venti che hanno soffiato a circa 100 km/h.
Nelle Isole Mascarene, a nord del Madagascar, il 9 febbraio il Ciclone Gerry ha
innescato intensi venti fino a 185 km/h. Il giorno 13, al passaggio del ciclone,
nella porzione nord-orientale dell’Isola Reunion sono caduti 178 mm.
Venti intorno a 110 km/h si sono svuluppati il 26 febbraio nel Canale di
Mozambico, al largo delle coste occidentali del Madagascar, a causa del Ciclone
tropicale Japhet.
Mozambico
Il Ciclone Delfina, che si sviluppato il 30 dicembre nel Canale di Mozambico, si
è portato sulla terraferma del Mozambico alla fine del giorno 31, con venti a
100 km/h, e nei due giorni seguenti, nella sua corsa verso ovest, ha interessato
il sud del Malawi.
Oceania
Siccità nell'uustralia
sud-orientale, inondazioni nel nord del paese 800 mm di pioggia. Australia
Temperature particolarmente alte e fuori stagione, accompagnate da
una grave siccità, si sono registrate nell’isola continente
all’inizio di dicembre. Il 2 a Melbourne il termometro ha segnato
35.6°C, oltre 11°C oltre la media normale per dicembre. Comunque in
tutta l’isola le temperature sono risultate 1-2°C oltra la norma.
Una depressione ha portato piogge torrenziali nel nord
dell’Australia tra il 10 e il 13 gennaio. In questo periodo, lungo
il confine tra gli stati del Queensland e del Northern Territory,
nei pressi del Golfo di Carpentaria, sono caduti 800 mm di pioggia.
Contrariamente il periodo siccitoso si è protratto nell’Australia
sud-orientale anche nel mese di gennaio. Il 50% circa della
produzione di lana è andata perduta. Nel Queensland e nel Victoria
le condizioni di aridità hanno favorito lo svilupparsi degli
incendi.
A Melbourne le temperature sono salite a valori non
consueti per la città: il giorno 25 gennaio il mercurio ha segnato
una massima di 44.1°C.
Ciò che è rimasto del Ciclone Beni, che ha raggiunto la parte
nordorientale dell’isola il 5 febbraio provocando forti
precipitazioni, fino a 300 mm, nelle aree costiere del Queensland, e
in particolare nei dintorni di Rockhampton, dove si sono verificati
allagamenti.
Guam
Il 2 dicembre nell’Oceano Pacifico occidentale si è sviluppato il
Tifone Pongsona, che ha raggiunto lo stato di super-tifone, con
venti che il giorno 8 hanno soffiato a 250 km/h, in prossimità
dell’isola di Guam. A Tiyan, località dell’isola, sono stati
registrati 500 mm di pioggia, valore che rappresenta il nuovo record
di precipitazione giornaliera per il mese di dicembre. Il massimo
precedente di 351 mm, provocato dal Tifone Paka, risale al 1997.
Pongsona, uno dei più distruttivi tifoni che hanno colpito Guam, ha
abbattuto migliaia di case e provocato la sospensione della
fornitura di energia elettrica e acqua su tutta l’isola.
Isole Salomone
Tra il 28 e il 30 dicembre il Ciclone Tropicale Zoe, sviluppatosi a
sud di Tuvalu, nel Pacifico Meridionale, ha colpito la parte
sud-orientale delle Isole Salomone. La tempesta ha interessato la
provincia di Temotu con estesi danni alle isole di Tikopia, Anuta e
Fataka dove il vento ha sfiorato la velocità di 290 km/h.
Il Ciclone Beni sviluppatosi nel Pacifico meridionale, il 26 gennaio
si è portato sull’isola Rennell, nell’arcipelago delle Isole
Salomone, con forti precipitazioni e venti che, a Bellona, hanno
soffiato fino a 110 km/h.
Isole Fiji
Il 13 e 1l 14 gennaio il Ciclone Ami ha attraversato le isole Fiji
con venti intorno a 185 km/h, provocando la morte di 15 persone,
allagamenti e gravi danni, in particolare nell’Isola Vanua Levu.
Giava
Tra il 5 e il 6 febbraio il Ciclone Fiona si è abbattuto nel sud di
Giava causando intense piogge e venti che, sulle acque aperte
dell’Oceanio Indiano, hanno soffiato fino a 185 km/h nei successivi
giorni 8 e 9.
|