RIVISTA DI METEOROLOGIA, CLIMA E GHIACCIAI
  

 

 

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   a cura di Roberto Pedemonte e Massimo Riso

 

Canada, Saguenay: la temperatura ha raggiunto i -52°C

Nord America

CANADA
Una massa d’aria di origine artica ha invaso il Canada orientale e gli Stati Uniti nord occidentali nella metà di gennaio. A Boston e Providence la temperatura è scesa a –20°C il 14; in quest’area 5°C meno del normale. In Canada, nella città di Quebec, il termometro ha raggiunto –44°C e a Saguenay, nel centro dello stato di Quebec, -52°C.
Un’intensa area di bassa pressione, il 19 febbraio, ha portato condizioni di tempo estremamente perturbate nelle province marittime della Nova Scotia. La neve ha raggiunto un’altezza al suolo di oltre 65 cm, il vento una velocità di 100 km/h, e le zone costiere sono state invase dall’acqua che ha raggiunto il livello di 1 metro oltre il limite di marea.

La nevicata di Boston del 7 dicembre

STATI UNITI
Il 15 dicembre raffiche del vento a 80 km/h hanno provocato il sollevamento di sabbia, con riduzione notevole della visibilità, in New Mexico e Texas.

In un'immagine dal satellite la tempesta
di sabbia che ha colpito il
New Mexico
e il Texas.

Era dal 1887 che nel mese di dicembre non si formavano cicloni tropicali classificati almeno di forza Tempesta Tropicale nell’Oceano Atlantico. Peter, questo il nome della Tempesta Tropicale che si è formata il 9 dicembre nella parte orientale dell’Atlantico, ha rapidamente sviluppato venti fino a 110 km/h, per poi esaurirsi il giorno successivo.

Estese tempeste di neve si sono abbattute in molte aree orientali del paese. Accumuli da 30 a 60 cm sono stati misurati dalla Pennsylvania al New England. Boston, MA ha ricevuto 41 cm mentre a Providence, RI sono caduti 43 cm. In quest’ultima località la più grande singola nevicata mai registrata. Il record precedente era di 30 cm verificatasi tra il 5 e il 6 dicembre 1981.

Il 26 dicembre una imponente tempesta di neve ha colpito lo stato dello Utah provocando molti morti a causa delle valanghe. A sud di Salt Lake City la neve ha raggiunto lo spessore di 61 cm.

Sulla California settentrionale e l’Oregon si è abbattuta una tempesta di neve, con accumuli oltre 60 cm, che ha intrappolato centinaia di viaggiatori sulle strade di grande comunicazione.

Il giorno 11 febbraio, una intensa nevicata accompagnata da venti con raffiche a oltre 110 km/h, hanno causato accumuli di neve fino a 6 m di altezza nella parte nord occidentale del Nord Dakota.

Le aree pedemontane degli stati della Carolina sono state colpite, il 26 febbraio, da forti precipitazioni nevose. Nell’area circostante Charlotte il manto bianco ha raggiunto 51 cm. All’aeroporto di questa città è risultata la terza più grande nevicata dall’inizio delle registrazioni, con 33.5 cm di altezza.

REPUBBLICA DOMINICANA
Il 4 dicembre  si è formata nell'isola di Hispanola nel Mar dei Carabi la tempesta tropicale Odette che, nella sua corsa verso nord-est, ha colpito la Repubblica Dominicana con venti a 100 km/h. Il 6 le precipitazioni hanno totalizzato una misura di 180 mm. La tempesta ha lasciato dietro sé otto vittime.



Il sistema depressionario che ha colpito l'isola di Hispanola: l'intensità delle pioggie sopra, e la foto dal satellite sotto.

 
Francia: vento a oltre 150 Km/h ha provocato 7 morti.

FRANCIA


L'immagine del Meteosat7 del 2 dicembre
evidenzia il sistema frontale che ha colpito
la Francia.

Un potente sistema frontale con forti venti e intense precipitazioni si abbattuto i primi giorni di dicembre nella Francia meridionale. Il vento ha superato 150 km/h provocando 7 morti e lasciando 1 milione di persone senza acqua potabile. Numerosi fiumi sono esondati. Nella valle del Rodano, in alcune aree si sono verificati i più estesi allagamenti a memoria d’uomo.

GERMANIA
Un sistema perturbato ha colpito il paese il 13 e 14 gennaio portando venti con raffiche fino a 169 km/h, allagamenti in alcune aree della Baviera e del Baden-Württenberg. Un tornado si è abbattuto nella parte settentrionale della città di Drochtersen scoperchiando i tetti di alcune case.

GRAN BRETAGNA
Tra il 15 e il 23 dicembre le vittime dovute al maltempo in tutte le isole sono state 2500 a causa delle temperature estremamente basse e alle estese nevicate con una coltre fino a oltre 30 cm nello Yorkshire

 

Turchia: un'ondata di freddo con estese nevicate ha causato la morte di 10 persone.

INDIA


L'immagine Ciclone Tropicale 03B

Lo stato di Andhra Pradesh è stato colpito il 15 dicembre dal Ciclone Tropicale 03B con venti fino a 100 km/h e inondazioni estese, lasciando dietro sé 50 vittime.

Dopo due settimane di dense nebbie che hanno coperto il nord del paese, dalla fine di dicembre a tutto gennaio, ha fatto l’ingresso un’ondata di freddo che ha abbassato le temperature fino a raggiungere valori compresi tra 0°C e 5°C, anche nel Bangladesh, causando centinaia di morti tra i senzatetto.

TURCHIA
Tra il 9 e il 12 gennaio sono morte 10 persone a causa di un’ondata di freddo con estese nevicate che hanno isolato circa 2000 villaggi. Nella capitale Ankara la temperatura è scesa a –13°C il giorno 9 mentre la media minima climatologia è di -3.3°C

MEDIO ORIENTE
Il 13 febbraio la maggior parte del Medio Oriente è stato colpito da estese nevicate. Su parte del Libano e della Giordania la neve ha superato 60 cm di altezza.
 

 

Il ciclone Elita ha colpito due volte il Madagascar causando 29 morti e 44.000 persone senza casa.

MADAGASCAR
Piogge torrenziali e venti fino a 85 km/h si sono registrati nella parte settentrionale dell’isola a causa del Ciclone Tropicale Cela, tra il 9 e il 10 dicembre.

Il 26 gennaio il Ciclone Tropicale Elita, dal Canale di Mozambico, si è diretto verso il Madagascar, che ha raggiunto il giorno 28. Forti piogge e venti fino a 110 km/h hanno colpito l’isola. Il 3 febbraio, dopo essersi rinforzato nuovamente, Elita è tornato a colpire l’isola con venti fino a 120 km/h e lasciando dietro sé 29 morti e 44.000 persone senza casa.
 

 

Una delle più intense onde di calore mai registrate ha colpito l’Australia orientale.
Un violento ciclone con venti di 240 Km/h ha colpito le isole Samoa.

AUSTRALIA
Il giorno 2 del mese di dicembre, nella parte occidentale dell’isola continente, sono state registrate temperature di 42°C a Port Hedland e 44°C a Marble Bar. La media climatologia del periodo è di 36°C. Nel medesimo giorno Melbourne è stata colpita da un intenso fenomeno temporalesco che ha portato pioggia e grandine; in città sono caduti oltre 100 mm di precipitazione in sole due ore, un evento che, secondo l’Australian Bureau of Meteorology, si verifica con un periodo di ritorno secolare.

Il 18 dicembre, nel Mare di Aratura, e successivamente nel Northern Territory a est di Darwin, si è abbattuto di Ciclone Tropicale Debbie con venti fino a 120 km/h. L’intensità delle piogge ha fatto sì che questo dicembre sia il 3° più piovoso dal 1890 per il Northern Territory.

Una delle più intense onde di calore mai registrate ha colpito l’Australia orientale durante il mese di febbraio. Il termometro è salito a oltre 45°C in molte aree.

Il Ciclone Tropicale Fritz, formatosi sul Mare dei Coralli il 9 febbraio, ha raggiunto l’Australia nella penisola di Capo York, nel Queensland, spostandosi e indebolendosi poi nel Golfo di Carpenteria con venti di 65 km/h.

Il Ciclone Tropicale Monty ha raggiunto la sua massima intensità il 29 febbraio 315 km a nord est di Learmonth, con venti massimi fino a 205 km/h


Una bella immagine del tornado che ha
colpito la costa occidentale di Oahu.

HAWAI

Il 14 gennaio un sistema frontale ha provocato l’interruzione nella fornitura di energia elettrica e la chiusura di una dozzina di scuole. I venti hanno soffiato con raffiche di 135 km/h e, il giorno 25, un tornado ha colpito la costa occidentale di Oahu.

SAMOA
Tra il primo e il 4 gennaio il Ciclone Tropicale Heta ha colpito le isole Samoa. Si tratta del primo ciclone tropicale che si abbatte sull’arcipelago nell’ultimo decennio. Attraversando l’isola di Niue, il giorno 6, i venti hanno raggiunto la velocità di 240 km/h provocando numerosi feriti e gravi danni.

VANUATU
Il 24 febbraio, il Ciclone Tropicale Ivy, formatosi due giorni prima nel Pacifico meridionale, si è abbattuto sulle isole con venti intorno a 160 km/h.

 

 

 

Salvo diversa dicitura la fonte delle notizie è NOAA : http://www.ncdc.noaa.gov

  A cura della Rivista Ligure di Meteorologia
 
Una iniziativa della
Società Meteorologica Italiana - Sezione Liguria