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   di Roberto Pedemonte

6 Distribuzione geografica delle precipitazioni annue
   II parte


b. Provincia di SAVONA

Nella provincia di Savona lo spartiacque alpino si avvicina al mare e, lungo i due versanti, la quantità delle piogge che cade annualmente decresce a mano a mano che si scende di quota. Vengono a configurarsi in tal modo due aree con minore apporto pluviometrico: una sul versante interno e l’altra su quello marittimo. Le più basse quantità della provincia si riscontrano, infatti, all’estremo lembo di costa occidentale e alle quote inferiori e più interne della Valle Bormida di Millesimo, rispettivamente con 700 mm a Capo Mele e 711 mm alla diga di Osiglia.

Lungo la fascia costiera si nota che, procedendo da ponente verso levante, rispetto la provincia imperiese che presenta una più regolare distribuzione delle piogge lungo le coste, vi è un più marcato aumento della quantità di precipitazioni. Infatti, avvicinandosi maggiormente alla parte più settentrionale del Mar Ligure, in particolare dove la costa assume un andamento meno esposto a mezzogiorno, i valori aumentano sensibilmente. Ai due estremi abbiamo 700 mm a Capo Mele e 977 mm a Varazze. Anche le stazioni poste nell’interno del versante meridionale presentano una situazione analoga. Ad esempio, nelle stazioni di Balestrino e Alpicella, poste circa a 6 km nell’entroterra, e a quota simile, la differenza è di oltre 250 mm a favore di quest’ultima, ubicata agli estremi lembi orientali della provincia.

L’aspetto più interessante, osservando la carta delle isoiete, è riscontrabile nell’andamento dell’isoieta 1100 mm, che racchiude al suo interno, con precipitazioni superiori, tutta la porzione centrale della provincia. La isoieta 1000 mm, sul versante meridionale, appare poco distante dal Colle del Melogno per poi procedere, verso est, in modo graduale ma deciso in direzione della linea di costa, escludendo una piccola rientranza in prossimità di Capo Noli, sfiorando il litorale in prossimità del confine con la provincia di Genova.
Il versante padano presenta una diminuzione della piovosità a mano a mano che si scende di altitudine, con precipitazioni annue al di sotto di 1000 mm a un’altezza approssimativa sul livello del mare di 500 m.
Si vede ancora un’area con piovosità maggiore di 1000 mm in un piccolo tratto di territorio interno, sul confine occidentale, adagiato sulla destra idrografica della Valle Arroscia.
Alle altitudini più elevate le precipitazioni annue possono raggiungere valori intorno a 1500 mm. Pur mantenendosi pressoché costanti lungo tutto il crinale, risulta evidente il solito aumento procedendo verso est, interrotto da un’area di precipitazioni minori in corrispondenza della Sella di Altare o Colle di Cadibona (1185 mm a 473 m s.l.m.), punto di demarcazione geografica tra Alpi e Appennini e posta a quota molto inferiore rispetto alla circostante catena montuosa. A ovest del valico risulta circoscritta un’area a maggiore piovosità, con fulcro nella parte più interna della Valle Bormida di Pàllare (Bormida mm 1407). Simili valori di piovosità riprendono quindi a levante della Sella di Altare, raggiungendo, nella parte più interna della provincia, il valore più elevato a Piampaludo a 857 m di quota, con 1425 mm.

Analizzando il gradiente pluviometrico delle valli del Letimbro e del Sansobbia, i cui corsi d’acqua defluiscono nel Mar Ligure, balza subito all’attenzione la gran differenza tra loro, sebbene entrambe siano sfocianti in prossimità del capoluogo e di uguale lunghezza (circa 11 km). La prima, che ha un andamento sud-est /nord-ovest procedendo verso l’interno, è più riparata al flusso delle principali masse di aria apportatrici di precipitazioni mentre la seconda, la cui asta segue un percorso sud/nord, è più aperta alle correnti umide meridionali che scontrano i primi contrafforti occidentali dell’Appennino Ligure.
Si passa da un gradiente di 58 mm ogni 100 metri di quota della Val Letimbro, valore paragonabile a quello dei gradienti delle valli più orientali della provincia di Imperia, ai 173 mm ogni 100 m della Val Sansobbia.


Tabella 2. Gradiente pluviometrico in alcune valli della provincia di Savona

Le stazioni ubicate nella Valle Bormida di Pàllare, sul versante interno, utilizzate per un confronto, sono Cairo Montenotte e Bormida. Anche qui, per una lunghezza dell’asta valliva di circa 15 km e una differenza di altitudine di 250 metri, il gradiente pluviometrico, di 125 mm per 100 m di quota, risulta piuttosto alto.


Tabella 3. Variazione della quantità di pioggia con l'altitudine

L’andamento della quantità di pioggia rispecchia l’orografia del territorio, aumentando con l’altitudine. Il gradiente pluviometrico medio per l’intera provincia è di 52 mm/100 m. Il quantitativo di precipitazione raggiunge mediamente valori superiori a 1000 mm quando si oltrepassano i 250 metri di altezza (500 m sul versante padano) e tale apporto piovoso rimane costante fino ai 750 metri s.l.m. Oltre questa quota si ha quasi il 60% in più delle piogge rispetto le aree situate alla più bassa altitudine.