di Massimo Riso
   illustrazioni di Guido Goretti

Versione stampabile 

III  Puntata


Methane Clathrate

"Ciao, mamma. Sono arrivato." Disse Giulio mentre apriva la porta di casa.

"La mamma non c’è," rispose il nonno. "E’ andata a comprare non so cosa che gli mancava per preparare la cena."

Giulio rimase un attimo in silenzio pensieroso, poi disse: "Visto che siamo soli volevo chiederti una cosa riguardo oggi."

"Mmmm…. Sarà meglio che andiamo di là, non vorrei che entrasse tua madre e ci sentisse."

Appena entrarono in salotto il nonno disse: "Aspetta un attimo, accendo il visore esterno, così vediamo se arriva qualcuno. Bene, che cosa volevi chiedermi?"

"Innanzitutto non ho capito una cosa, mi raccontavi questa mattina che l’innalzamento della temperatura fu causato dall’inquinamento dell’atmosfera da parte dell’uomo. Ma come questo ha potuto causare un così rapido riscaldamento?"

"Vedi, l’uomo dal XIX secolo e per tutto il XX secolo ha bruciato una gran quantità di combustibili fossili: carbone, metano, petrolio, producendo un sacco di anidride carbonica. Nel XXI secolo poi, i paesi che allora venivano chiamati orientali: in particolare Cina e India, svilupparono una economia industriale, producendo una gran quantità di questo gas che si andò a sommare a quella prodotta dai paesi occidentali. L’anidride carbonica come sicuramente sai è un gas che provoca un effetto serra nell’atmosfera.

Ma l’anidride carbonica non fu direttamente la causa del disastro, funzionò un po’ come il detonatore in una bomba, una piccola quantità di esplosivo per innescare la vera e propria bomba distruttiva. La bomba si chiamava Methane Clathrate o Metano idrato.

Alla fine del XX secolo molti ricercatori scoprirono che questo composto di ghiaccio e metano intrappolava una quantità tale di gas da superare tutti i combustibili fossili esistenti sulla Terra.

Questo composto fu trovato in tutti i terreni perennemente ghiacciati esistenti allora intorno al circolo polare artico e soprattutto sui fondali oceanici. Il clathrate è un composto molto instabile, basta niente per destabilizzarlo e liberare il metano in esso contenuto. Tieni conto che un litro di quel composto contiene fino a centosettanta litri di metano. Gli scienziati lanciarono l’allarme in merito al pericolo che rappresentava l’accoppiata anidride carbonica - Clathtate, ma fu totalmente inascoltato.

L’anidride carbonica causò un lieve innalzamento della temperatura dell’atmosfera, questo provocò la fusione del terreno ghiacciato (il permafrost) che ricopriva i terreni artici.


Un pezzo di Methane Clathrate.
Si può tenere in mano e incendiare
il metano che viene liberato

Il clathrate intrappolato nel terreno si destabilizzò liberando una gran quantità di metano, che ha un potere 20 volte superiore all’anidride carbonica per quanto riguarda l’effetto serra. Da quel momento in poi la situazione precipitò. L’atmosfera cominciò rapidamente a riscaldarsi. Anche la temperatura dell’acqua del mare cominciò a salire, destabilizzando le enormi quantità di clathrate presenti nei sedimenti oceanici. Nel giro di pochi anni la temperatura letteralmente schizzò verso l’alto.
Quello che molti paventavano come un dramma, cioè l’innalzamento del livello dell’acqua del mare, passò praticamente inosservato, tali furono i danni causati dallo sconvolgimento climatico: continue alluvioni distruttive, tornadi e cicloni di potenza fino ad allora mai viste, enormi ondate tsunami cominciarono a colpire un po’ tutte le coste."

"Ma, che cosa è lo tsunami?"

"Lo tsunami è una enorme onda del mare, velocissima, alta decine di metri, che si infrange sulle coste. Ha un potere distruttivo tremendo, normalmente è causata da terremoti, ma in questo caso fu causata da enormi frane lungo i pendii delle piattaforme continentali. Questi grandi depositi di clathrate erano localizzati proprio alla base delle piattaforme continentali, sciogliendosi, venne a mancare l’appoggio alle enormi quantità di sedimenti accumulati nel corso dei millenni proprio lungo le scarpate.

In pochi anni, si parla di qualche decennio non di secoli, la temperatura salì di oltre 10 gradi, rendendo invivibile la maggior parte dei territori terrestri. Quando le città come la nostra furono sigillate la temperatura era già salita di oltre 20 gradi e continuava ancora ad aumentare.

Poi non si è più saputo nulla. I dati ufficiali parlano di una temperature esterna di oltre cento gradi. Quando tutta la generazione di persone che visse quel periodo morì nessuno sapeva più cosa volesse dire vivere all’aria aperta con il sole che ti riscalda il viso in un freddo mattino. Tutti vedevano il sole come un nemico.

Ma alcune persone hanno continuato a sperare e hanno cominciato a raccogliere dati, sia passati che presenti. Come ti ho già accennato questa mattina, si è così creata una rete di persone che lavorano in clandestinità e che tengono sotto controllo il clima, aspettando il momento opportuno per diffondere a tutte le città del mondo le notizie.

E oggi c’è una novità, l’ho ricevuta proprio ora. Non so come, ma da una città d’Europa: Parigi, qualcuno, è riuscito di nascosto ad inviare all’esterno una sonda di rilevamento dati. Questi vengono trasmessi sulla rete clandestina, e la novità è questa: la temperatura ha ricominciato a scendere. Attualmente è di 70°C. Purtroppo non sappiamo da quanto tempo ha cominciato, ma il gruppo russo è quasi riuscito ad abbattere le ultime protezioni per entrare nei database delle multinazionali, se ci dovessero riuscire, speriamo non li scoprono, potrebbe finalmente giungere il momento tanto atteso."

"Oh, oh, sta arrivando la mamma." Disse Giulio indicando il visore esterno.

"Sarà bene che ritorniamo di là. Mi raccomando…"

"Stai tranquillo."

"Ce ne vorrebbero ragazzi come te, sono le nuove generazioni che mancano, non hanno più voglia di lottare."

"Non ti credere. Ho anche io una sorpresa. Ne parliamo dopo cena."

"Ciao mamma, visto che non mi sono bagnato?"

"Vedo, vedo." Disse la madre mentre posava il sacchetto della spesa ed estraeva gli ingredienti che aveva comprato. "Ma che cosa andate a fare sempre nella foresta?"

"Niente di particolare. Ci siamo costruiti una specie di rifugio intrecciando i rami e le foglie."

"Non è che fate niente di illegale? Sapete che le piante non possono essere tagliate."

"No, no, non le danneggiamo. Abbiamo semplicemente intrecciato i rami, non li abbiamo tagliati. Proprio oggi mentre eravamo nel rifugio Albert ha avuto una idea fantastica. L’altro giorno ha incontrato John Mallory."

"Ah, quel ragazzo che abitava a due isolati da qui. Suo padre era molto amico con tuo padre erano colleghi di lavoro."

"Già, mio padre… mi sarebbe tanto piaciuto conoscerlo. Non lo ricordo affatto. Comunque ti stavo dicendo: Albert con John hanno avuto l’idea di andare domenica al parco divertimenti del Nordest e hanno invitato tutto il nostro gruppo."

"Chi sarebbero, Enrik, Giorgio e Mario?" Disse la mamma mentre introduceva gli ingredienti nel sintetizzatore alimentare.

"Si, esatto. Spero che non hai nulla in contrario."

"No, anzi. John è un bravo ragazzo. Se non ricordo male dovrebbe avere ormai più di venti anni. L’importante che rientrate prima delle ore 20."

"Certo, comunque abbiamo sempre i comunicatori, il parco è interamente cablato per cui in qualunque momento ci possiamo sentire."

"Avete già deciso a che ora partite?"

"Si, vogliamo essere lì appena apre, così abbiamo tutto il giorno davanti. Dobbiamo partire almeno alle sei, ci vuole poco più di un’ora di viaggio con il metrò, sono oltre 500 Km. I biglietti cominciano a venderli alle 7.30 anche se poi apre alle 8.00.
Mmm… Che buon profumino, ma cosa ci metti nel mangiare?"

"Ci aggiungo delle erbe. Dopo che il cibo esce dal sintetizzatore aggiungo alcune erbe e lo inserisco ancora qualche minuto nel fornetto."
"Sono quelle in quei vasi sul balcone? Credevo fossero piante da fiori."

"Fanno anche dei fiori carini violetti, le foglie sono però molto aromatiche e danno un buon gusto ai cibi. Sono comunque diverse piante, ognuna ha un gusto diverso. Me le aveva portate il nonno anni fa."

"Eh si, sono passati quasi venti anni," disse il nonno mentre sgranocchiava il cibo. "Me le aveva regalate un mio amico anni addietro, e quando tua madre si sposò con mio figlio preparai delle nuove piantine per regalargliele. Eh si, passa il tempo."

"Mamma, che fai questa sera? Vedi il solito teleromanzo?"

"Si, vedo: Un posto al fresco, sono ormai le ultime puntate. Viene anche Mary, quella mia amica magrolina, e comunque non è un teleromanzo."

"Beh, è comunque la solita solfa. Ma il protagonista è sempre in galera?"

"Si, ma sembra che sia innocente e forse lo rilasciano."

"Beh, mentre voi vi vedete il teleromanzo o quello che diavolo è, io vado di là al terminale della rete. Vieni anche te nonno? Ti faccio vedere il sito 3D che sto facendo."

Driiinnnn…..

"Sarà Mary," disse Giulio. "Vi lascio al vostro teleromanzo, io col nonno andiamo di là."

Quando entrarono nella camera col terminale Giulio accese l’impianto di amplificazione audio, si diffuse subito nell’ambiente una musica ad alto volume.

"Come mai hai messo la musica così ad alto volume?" Disse il nonno.

"Aspetta e vedrei."

Non trascorse un minuto che si sentì: "Giuliooo! Abbassa un po’ quella musica che qui non si sente niente!"

Visto, la mamma ha subito protestato.

"Si. Chiudo la porta così non vi disturbo." Poi disse a bassa voce: "Così posso chiudere la porta senza che si insospettisca."

"Ah, già. Mi avevi detto che avevi una sorpresa."

"Esatto, domenica con i miei amici usciamo."

"Si, lo so, andate al parco divertimenti del Nord est."

"No, non in quel senso, usciamo veramente."

"Come sarebbe: veramente."

"Significa che usciamo fuori."

"Fuori? Ma intendi proprio fuori fuori?"

"Si, intendo proprio fuori. John ha scoperto un passaggio nelle vecchie miniere che, secondo lui, porta all’esterno."

"Ma come ha fatto a scoprirlo?"

Giulio ripeté più fedelmente possibile il racconto di Albert.

"Bene, se non ho capito male il padre di John insieme a due suoi colleghi trovarono questa grotta e la chiusero per non farla scoprire a nessun altro."

"Esatto."

"Ma non sarà pericoloso uscire? Se dovessero beccarvi? Non lo posso permettere."

"Stai tranquillo, staremo molto attenti non ci beccheranno. Per quanto riguarda la temperatura penso che non ci sia pericolo se all’esterno di Parigi, in Europa, è sui settanta gradi qui dovremmo essere sui quaranta una temperatura ancora accettabile."

"Speriamo tu abbia ragione. Vieni ti do una cosa."

Il nonno aprì un armadio e tirò fuori una custodia."

"La tua videocamera 3D!"

"Si, te la presto per domenica. Se riuscite ad uscire dovete riprendere tutto quello che vedete, è troppo importante, almeno che ne valga la pena correre tutti questi rischi."

"Grazie nonno, non speravo tanto."

 

FINE TERZA PUNTATA