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LANCIATO MSG-1, IL SATELLITE METEO DI NUOVA GENERAZIONE
Claudio Castellano, SMI Redazione Nimbus

30 Ago 2002 - Alle 00,30 locali del 29 agosto 2002 il primo Satellite Meteosat di Seconda generazione è stato lanciato con successo dalla base spaziale di Kourou, nella Guiana francese. Il volo Arianespace che ha portato MSG1 in orbita era previsto 24 ore prima, ma il countdown era stato interrotto nella notte tra il 27 e il 28 agosto per problemi tecnici rilevati sulla comunicazione tra il centro di controllo e la rampa di lancio. 

Il nuovo satellite sostituirà nel corso del 2003 il Meteosat7, in orbita dal 1997, e per almeno 12 anni dalla postazione fissa a 36000 km sopra l’Equatore, 0° di Longitudine (sopra il Golfo di Guinea, sulla costa occidentale africana), osserverà l’atmosfera terrestre fornendo dati e immagini più precisi dei suoi antenati. 


Il decollo di Ariane5 alle 00:30 del 29 agosto 2002 con satellite MSG1
Fonte: ESA/CNES/ARIANESPACE-S. CORVAJA, 2002, www.esa.int

MSG è un satellite geostazionario, ovvero descrive un’orbita nello stesso senso di rotazione della Terra e con la stessa velocità, vedendo sempre la stessa porzione del pianeta.
I satelliti polari girano intorno alla Terra da un polo all’altro a 800 km di altezza, attraversando tutte le latitudini intermedie; in questo caso però il satellite passerà sulla stessa zona solo 2 volte al giorno.


La porzione della Terra che MSG1 osserverà dal 2003 al 2015

Le differenze tra MSG e Meteosat

MSG
Osservazioni ogni 15 minuti
Radiometro a 12 canali
Risoluzione nel visibile: 1 km
Risoluzione nell’Infrarosso: 3 km

Meteosat7
Osservazioni ogni 30 minuti
Radiometro a 3 canali
Risoluzione nel visibile: 2.5 km
Risoluzione nell’Infrarosso: 5 km

I dati forniti da MSG permetteranno di ottenere previsioni meteorologiche a breve termine più precise sull’Europa, soprattutto per quanto riguarda i fenomeni di estensione limitata, quali i temporali e i banchi di nebbia. Le immagini trasmesse da MSG1 saranno più frequenti e conterranno un maggior numero di informazioni, grazie ai 12 canali a disposizione tra l’infrarosso e il visibile (solo 3 nel precedente Meteosat). Anche la periodicità delle immagini aumenterà passando da 30 a 15 minuti. 

Questo significa che la sequenza delle immagini satellitari diffuse dai bollettini meteorologici dei canali televisivi europei saranno più fluide e scorrevoli e i meteorologi potranno beneficiare di questi progressi soprattutto in fase di previsione a breve termine e monitoraggio di fenomeni a evoluzione rapida, quali temporali, piogge torrenziali o nevicate. L’agricoltura, i trasporti e numerosi settori commerciali potranno beneficiare di questi miglioramenti. 
MSG1 sarà inoltre un utile supporto ai programmi di ricerca tesi a studiare l’evoluzione delle siccità e dei deserti e delle condizioni meteorologiche estreme in Africa. I dati di MSG consentiranno di identificare i cambiamenti che intervengono sulla vegetazione, di monitorare l’avanzata del deserto in Senegal e le nubi di polvere e, grazie al maggior numero di canali a disposizione, la correzioni delle misure dei parametri atmosferici saranno più precise permettendo di localizzare meglio le zone con raccolti deficitari. MSG consentirà inoltre di seguire e fare previsioni sulla propagazione di infezioni mortali, attraverso una più precisa localizzazione delle zone che presentano le condizioni favorevoli allo sviluppo e diffusione degli insetti vettori della malaria o delle condizioni ambientali favorevoli alla diffusione della malaria. 

Per saperne di più
Eumetsat a Darmstadt, dove i dati di MSG verranno trattati e distribuiti 
ESA, L’Agenzia Spaziale Europea 
Meteosat Second Generation 

Meteosat di Seconda Generazione è un progetto congiunto ESA-EUMETSAT

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