RICORDO DI MATTEO CERINI (1973-2014),
RESPONSABILE DELL'OSSERVATORIO "ALBERONI", PIACENZA
03.10.2014
Maurizio Ratti – redazione di Nimbus e
osservatorio di Pontremoli
Mercoledì pomeriggio, 1° ottobre, prima di compiere l’osservazione delle
ore 14 solari, un veloce sguardo alla posta non mi ha fatto trovare il
puntuale resoconto meteo che, il più delle volte, ricevo da Piacenza già
il primo del mese, bensì la notizia, triste e inimmaginabile in quel
momento, che Matteo non era più fra noi.

Matteo Cerini (1973-2014) nel parco del
Seminario di Bedonia (PR)
durante un'escursione del gruppo SMI tosco-emiliano al Monte Maggiorasca,
giugno 2012 (f. M. Ratti).
Matteo Cerini, che aveva compiuto 41 anni nel mese di agosto, era
responsabile dell’Osservatorio
Meteorologico e Sismico del Collegio Alberoni di Piacenza,
storica istituzione della città emiliana per la formazione del clero
fondata dal cardinale Giulio Alberoni a metà del XVIII secolo.
Dal 1994, egli curava costantemente le osservazioni meteorologiche e
sismiche ed era persona conosciuta e stimata sia in città che in
provincia per le sue collaborazioni con i mass-media locali.
Il
primo contatto con Matteo fu telefonico, nel 2003, quando mi rivolsi
direttamente al Collegio Alberoni per richiedere i dati riassuntivi
mensili da pubblicare nella rubrica della cronaca meteorologica su
Nimbus. Ne nacque una collaborazione e uno scambio di dati tra SMI,
osservatorio di Pontremoli e di Piacenza, attivo fino al presente.
L’anno successivo, il 28 settembre 2004, andai in visita al Collegio
Alberoni e conobbi personalmente Matteo, che con molta disponibilità mi
condusse in visita agli osservatori sismico e meteorologico parlandomi
anche dei progetti che aveva in animo per valorizzarli ulteriormente.
Fu
in quell’occasione che maturò l’idea di tenere l’assemblea annuale della
Società Meteorologica Italiana presso l’Alberoni, proposta accolta
dall’amministrazione del Collegio e che si realizzò felicemente la
primavera seguente, quando i soci SMI convenuti da molte regioni si
riunirono nella Sala degli Arazzi sabato 30 aprile 2005. Seguì una
completa visita del complesso alberoniano: la stazione su prato e la
torretta panoramica, gli uffici, le collezioni scientifiche, la galleria
con i suoi tesori artistici. Una giornata destinata a rimanere nella
memoria di tutti i partecipanti.
Matteo ricambiò la visita venendo a Pontremoli in agosto, e poi ancora
altre volte, così come io tornai a Piacenza, trovando ogni volta qualche
innovazione e miglioria all’osservatorio, specialmente nella sezione
sismica.
L’apprezzamento delle bellezze naturalistiche era comune ad entrambi e,
con base il Seminario di Bedonia, nel giugno 2012 organizzammo
un’escursione sul M. Maggiorasca ed una sul M. Pelpi, ripagati
finalmente da due giorni di tempo magnifico dopo che eravamo stati
costretti a rimandare più volte nelle settimane precedenti causa
pioggia.
L’anno scorso e quest’anno, purtroppo, non eravamo riusciti a rivederci,
ma lo scambio dei dati e un saluto rimanevano un infallibile
appuntamento mensile.
Cortesia, riservatezza, professionalità erano i tratti tipici di Matteo,
di cui mi piace ricordare pure la grande passione per la musica e la
chitarra in particolare.
La
Società Meteorologica Italiana porge le più sentite condoglianze ai
genitori, alla sorella, ed anche alla comunità alberoniana.
Ciao Matteo, ci rivedremo ‘fra le nuvole’, che per tanti anni hai
osservato alzando lo sguardo al cielo.
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