SPECIAL REPORT IPCC
SU 1,5 °C DI RISCALDAMENTO GLOBALE
08.10.2018
- SMI/Redazione Nimbus
Sabato 6 ottobre 2018
a Incheon (Corea del Sud) è stato approvato il nuovo Rapporto Speciale
IPCC che, basandosi sulla letteratura scientifica oggi disponibile
(circa 6000 riferimenti bibliografici), descrive l'importanza di
limitare l'aumento di temperatura media globale a 1,5 °C anziché 2 °C
entro il 2100, e gli scenari di futuro associati a questi due
livelli di riscaldamento.
Il rapporto è stato
commissionato dalla
Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC),
e durante la
COP24 in programma a Katovice (Polonia) tra il 3 e il 14
dicembre 2018 sarà uno strumento fondamentale per discutere lo
stato dei negoziati climatici e degli impegni per la riduzione delle
emissioni alla luce dell'Accordo di Parigi.

Alcuni messaggi-chiave contenuti nel rapporto:
- la temperatura media
terrestre è già aumentata di circa 1 °C
dall'era preindustriale (+0,87 °C nel 2006-2015 rispetto al
1850-1900)
e gli effetti negativi si stanno già manifestando con la riduzione
della criosfera, l'aumento degli eventi estremi e dei livelli marini;
- Contenere il
riscaldamento a 1,5 °C anziché 2 °C farà la differenza nel mantenere
il pianeta più vivibile, evitare gli effetti peggiori dei cambiamenti
climatici e salvare milioni di persone.
Ad esempio, a fine XXI secolo l'innalzamento del livello del mare
sarebbe più basso di 10 cm, la probabilità che il Mar Glaciale Artico
rimanga privo di ghiaccio in estate sarebbe molto più ridotta, le
barriere coralline diminuirebbero del 70-90% (comunque moltissimo!)
anziché scomparire quasi del tutto... e la società umana e gli
ecosistemi naturali avrebbero più tempo per reagire e adattarsi.
- Stabilizzare il
riscaldamento globale a 1,5 °C è un obiettivo non impossibile, ma
richiederà sforzi senza precedenti da parte di governi, industrie
e cittadini, con azioni di mitigazione rapide, efficaci e durature
in tutti i settori, dalla produzione di energia all'agricoltura, dai
trasporti, all'edilizia e alla pianificazione urbanistica.
- Le emissioni
di CO2 nette globali prodotte dalle attività umane dovrebbero
diminuire entro il 2030 di circa il 45% rispetto al 2010,
azzerandosi intorno al 2050.
- La questione ormai è
di grande urgenza, il tempo a disposizione è poco, e se non
ridurremo le emissioni serra la soglia di 1,5 °C verrà già raggiunta
intorno al 2040 (o anche prima, in singole annate caratterizzate
da intensi episodi
El Niño), anziché verso il 2100.
- Superare la soglia
di 1,5 °C di riscaldamento comporterà il fare affidamento, per correre
dopo ai ripari, su tecniche di rimozione del carbonio
dall'atmosfera, la cui efficacia tuttavia non è ancora dimostrata.

Variazioni recenti
delle temperature globali e proiezioni future.
Con l'attuale tasso di riscaldamento, senza tagli alle emissioni serra,
la soglia di 1,5 °C verrebbe già raggiunta attorno al 2040.
Si tratta del primo di una serie di
rapporti speciali che verranno realizzati durante il percorso che
porterà alla pubblicazione, attesa per il 2022,
del
Sesto Rapporto di Valutazione IPCC.
Il prossimo, previsto nell'autunno 2019, sarà dedicato a
"oceani e
criosfera in un clima che cambia".
Comunicato stampa originale IPCC
Sintesi
per i decisori politici e report completo
Documenti e
infografica a cura del Centro Euro-Mediterraneo
per i Cambiamenti Climatici
Commento
di Luca Mercalli su La Stampa - TuttoGreeen (9 ottobre 2018)
Commento sul blog scientifico "Realclimate"
Commento e infografiche su "Climate Central"
Articolo su BBC: "Act now, idiots!"
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