IN RICORDO DEL PROF. RENATO SANTANGELO,
GIA' DIRETTORE DELL'OSSERVATORIO GEOFISICO
DI MODENA
29.12.2020
- SMI/Redazione Nimbus
Oggi, 29 dicembre 2020, è mancato all'età di 84 anni il prof. Renato
Santangelo, già direttore dell'Osservatorio
Geofisico di Modena: è grazie all'impegno suo e in seguito dei suoi
allievi se l'osservatorio universitario mantiene tuttora l'attività e la
serie storica di misure meteorologiche iniziata nel 1830, importante
punto di riferimento per la climatologia della Valpadana.

Il prof. Renato Santangelo accanto alla
cupola astronomica dell'Osservatorio Geofisico di Modena, ai tempi in
cui ne era direttore (1984-2002).
Pubblichiamo integralmente qui di seguito il ricordo diramato dallo
staff dell'Osservatorio.
L’Osservatorio Geofisico
dell’Università di Modena ha oggi perso il Prof. Renato Santangelo,
protagonista del suo rilancio scientifico e didattico.
Allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa, il Prof. Santangelo si
era laureato giovanissimo in Fisica presso quella Università, per poi
svolgere la sua iniziale attività scientifica e didattica presso
l’Istituto di Fisica di Padova nonché al CERN di Ginevra, nei settori
della fisica nucleare e delle particelle ad alta energia.
Vincitore di concorso a Professore Ordinario, era stato chiamato presso
l’Istituto di Fisica dell’Ateneo di Modena dal Prof. Arturo Loria
(anch’esso fisico di formazione patavina), con il compito di curare, tra
l’altro, anche l’attività scientifica e di ricerca del locale Istituto
Osservatorio Geofisico, che ha diretto dal 1984 fino al 2002, e quindi
come responsabile scientifico fino al 2010, quando è stato collocato in
quiescenza.
E se l’Osservatorio, dopo oltre 150 anni di storia, ha brillantemente
varcato le soglie del ventunesimo secolo lo si deve molto anche a Lui.
Una larga parte di coloro che attualmente svolgono la propria attività
all’Osservatorio sono stati suoi studenti, alcuni gli furono colleghi
fin dall’inizio della Sua carriera nell’Ateneo. E lo stesso vale per
diversi altri che nel frattempo sono andati in pensione.
Ricordiamo di Lui l’apertura di diverse ed innovative attività di
ricerca e l’impegno costante nel mantenere la continuità delle
osservazioni meteorologiche anche in momenti in cui l’Osservatorio venne
a trovarsi in oggettive difficoltà logistiche, così come, fra i tanti
progetti, l’aver voluto e promosso il ripristino della cupola
astronomica alla sommità del torrione.
Non meno rilevante l’impulso dato a nuove attività didattiche in ambito
geofisico e ambientale.
Tutti i suoi
collaboratori lo ricordano, oltre che come valente scienziato, anche
come uomo onesto che perseguiva con tenacia gli obbiettivi nei quali
credeva e che, pur apparentemente riservato, nei momenti personali più
difficili sapeva essere presente e totalmente disponibile.
Modena, 29 dicembre 2020
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