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LUGLIO TEMPORALESCO DI QUA E DI LA’ DALL’APPENNINO
Resoconto meteo relativo al Luglio 2002 in Emilia-Romagna e Toscana
Maurizio Ratti, SMI Toscana.

7 Ago 2002 - Di tutto e di più si è detto (come al solito) intorno alle bizze atmosferiche del trascorso mese di Luglio. Personalmente ne serbo un ricordo positivo. Preferisco di gran lunga i mesi estivi che, ogni qualche giorno, interrompono il regime a base di stabilità e caldo per consentire il transito di brevi, talora intensi fronti temporaleschi. Il Luglio 2002 non ha fatto davvero economia di fenomeni degni di menzione. E, alla fine, le belle giornate serene, spesso capitate in coppia, sono risultate particolarmente gradite. Il luogo di osservazione dalla valle più a nord della Toscana non può cogliere tutti i punti di vista, ma credo che il tipo di circolazione atmosferica, sempre piuttosto mosso, abbia favorito un po’ dovunque nelle nostre due regioni l’assenza di giornate afose in serie.

PRECIPITAZIONI – Una volta tanto si può dare precedenza alla pioggia, che in quello che dovrebbe essere il mese più asciutto dell’anno, al contrario, non si è risparmiata né in frequenza né in quantità. Ma d’estate, si sa, i rovesci si divertono a procurare allagamenti mentre a pochi km non cade una goccia: nonostante le numerose occasioni, perciò, non tutti i pluviometri si sono riempiti, nel più classico copione delle precipitazioni estive “a macchia di leopardo”.
Valga da solo l’esempio di Pisa e di Lucca, città separate dal M.Serra e da una quindicina di km in linea d’aria: se in riva all’Arno e sotto la torre pendente sono stati registrati 150 mm, poco più a nord, la città lambita dal Serchio non ne ha visti cadere che 25 scarsi.

Per Pisa si tratta di uno dei mesi di luglio più piovosi dal 1881 (certo non come il luglio 1893, che arrivò a quota 214 mm), tenendo presente che il valore normale per luglio è pari a 27 mm. Lucca ha chiuso in difetto, una decina di mm sotto la norma che è di 34 mm.

Come si diceva, oltretutto, la pioggia si è distribuita nel mese in modo equo, non come nel 1991, anno in cui – è comodo dare ancora un riferimento pisano – il giorno 31 si scatenarono nubifragi che in poche ore buttarono giù 117 mm dopo cinque settimane di siccità!
I dati che seguono, riferiti ad altre città e località, dicono con l’immediatezza delle cifre che in genere c’è stata prevalenza di surplus, benché non dappertutto in maniera così netta. Tra parentesi viene indicato il livello normale delle precipitazioni di luglio.

Piacenza ha avuto il luglio più piovoso degli ultimi 70 anni (il record appartiene al 1932 con 128 mm), Modena con 139 mm addirittura il più piovoso dal 1833, anno in cui un luglio autunnale riversò ben 217 mm sulla città della Ghirlandina.
Una grandinata di forte intensità ha interessato lo spartiacque tra il Parmense e la Lunigiana nel tratto compreso fra i valichi del Battello e della Cisa nella serata del 18 luglio.

Altre forti grandinate si sono verificate il 25 luglio, e questo evento è andato a colpire soprattutto il Ferrarese e, in parte, zone della Romagna.

TEMPERATURA – Gli anticicloni atlantico e africano non hanno avuto vita facile sul Mediterraneo, specie nella parte più settentrionale del bacino, ragion per cui la temperatura dell’aria non ha ripetuto le impennate di giugno. Poche le giornate con temperature massime oltre i 30°C nelle valli a ridosso dei rilievi, ed anche in pianura i 33°-34°C sono stati rilevati solo in 4-5 occasioni nel corso del mese. I valori minimi, d’altra parte si sono tenuti su livelli normali, e in definitiva il mese è classificabile termicamente allineato ai canoni climatologici o in leggero difetto.

Le temperature massime estreme sono state raggiunte il giorno 8 in Toscana e nei gg 11-12 o il 29 in Emilia e Romagna.
I grigi giorni piovosi di metà mese hanno visto le temperature massime più basse, ferme sui 19°-23°C.
In grafico si riporta l’andamento delle temperature minime e massime a Pontremoli.

CREDITS E RINGRAZIAMENTI
I dati dell’Osservatorio “Alberoni” di Piacenza sono tratti dall’articolo di Simona Segalini comparso su “Libertà” del 2 agosto c.m. (intervista al responsabile dell’osservatorio Matteo Cerini).
I dati di Modena si possono trovare sull’ottimo sito dell’Università di Modena e Reggio-Emilia, a cura di L. Lombroso e S. Quattrocchi, in particolare alla pagina web: http://www.ossgeo.unimo.it/meteo/luglio2002/

I dati di precipitazione dell’osservatorio dell’Università di Parma sono tratti da articolo della Gazzetta di Parma del 30.07.2002 e quelli dell’Osservatorio Ximeniano di Firenze sono stati comunicati gentilmente da Christian Holtz, responsabile tecnico-scientifico dell’osservatorio.

Un grazie per la tempestiva comunicazione dei dati rilevati presso le loro stazioni amatoriali ai soci G. Mantovani (Calestano, PR), M.Olivieri (Villafranca L., MS), G.Riani (Gragnola, MS), A.Nerelli (Pisa), G.B. Mazzoni (Lucca) e F.Matteoni (Ponte Buggianese, PT).

Una menzione speciale per Don Luca Franceschini e Francesco Lazzoni che da otto anni rilevano e trasmettono via fax dati pluviometrici di Massa-centro, collaborando all’attività della rete provinciale promossa dall’osservatorio UCEA di Pontremoli.

INVITO ALLA COLLABORAZIONE
Tutti i soci SMI e i non soci, che rilevano dati meteo in Emilia-Romagna e Toscana, o possono comunicare dati utilizzabili per questi resoconti mensili (previa citazione della fonte), sono pregati di mettersi in contatto con Maurizio Ratti all’indirizzo e.mail: m.ratti@nimbus.it


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