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26-28 GIUGNO 2005: CALDO VERSO I MASSIMI STORICI PER IL MESE SUL NORD-OVEST ITALIANO
Daniele Cat Berro, SMI redazione NIMBUS - 29 Giu 2005
Il caldo anomalo: fino a 38 °C in pianura
L’azione di un robusto promontorio anticiclonico di origine nord-africana ha generato nei giorni passati la seconda grande ondata di calore estivo del 2005. Già alla fine di maggio una configurazione analoga aveva fatto salire i termometri a 33÷35 °C sulle pianure del Piemonte, con punte di 35.2 °C a Torino e 35.6 °C a Moncalieri il giorno 28 maggio.
Ora, dopo una temporanea parentesi di clima relativamente fresco alla metà di giugno (massime sotto i 20 °C in pianura il giorno 14, sotto nubi e pioggia), una nuova risalita di aria molto calda dal Nord-Africa ha invaso l’Europa centro-meridionale, con massimi effetti su Spagna, Francia, Italia e Germania.
L’apice del caldo è stato raggiunto nei giorni tra il 26 e il 28 giugno, quando si sono raggiunti i 35 °C quasi ovunque in pianura padana, mentre nelle zone urbane il termometro ha toccato i 38 °C a Torino e i 38.6 °C all’osservatorio di Moncalieri. Questi valori, superiori al normale di 8÷10 °C, hanno sfiorato i massimi storici del mese di giugno, rispettivamente i 38.2 °C del 21 giugno 2003 a Torino e i 38.9 °C del 28 giugno 1935. Al di là dei singoli picchi giornalieri di temperatura - già di per sé notevoli - ciò che più stupisce è la maggiore frequenza con cui queste anomalie si stanno presentando negli anni recenti, anche precocemente a inizio estate. Ad esempio, a Moncalieri in tutti i mesi di giugno dal 2001 al 2005 si è rilevato un estremo massimo superiore a 36 °C: non era mai accaduto prima dall’inizio delle misure (1865).
Il caldo non ha dato tregua nemmeno di notte: sia il 28 sia il 29 giugno, a Moncalieri la minima non è scesa sotto i 24 °C, con uno scarto positivo di 7 °C rispetto alla media. A titolo di confronto, la notte più calda mai osservata in giugno all’osservatorio del Real Collegio fu quella del 23 giugno 2002, con 25.0 °C.


Temperature minime e massime giornaliere rilevate all’osservatorio storico di Moncalieri – Real Collegio dall’1 al 29 giugno 2005, e confronto con i valori normali del trentennio di riferimento 1971-2000. Al di là di una breve parentesi più fresca a metà mese, il caldo anomalo prevale nettamente.

La siccità: metà della precipitazione normale nel primo semestre 2005
A complicare la situazione ambientale in questo inizio d’estate concorre anche la siccità. Dall’inizio dell’anno a oggi sulla pianura piemontese si è raccolto appena il 50÷60% della precipitazione mediamente attesa: 192 mm di pioggia e neve fusa a Moncalieri (53%) e 256 a Torino (anche qui 53% del normale). Va un po’ meglio sui rilievi dalle Valli di Lanzo all’Ossola, dove i forti rovesci del 14 giugno scorso (fino a 150 mm in Val Sesia) hanno attenuato il secco. Intanto, sorprende rilevare come per il terzo anno consecutivo la fine della primavera e l’inizio dell’estate abbiano proposto un deficit di precipitazione. Nel 2003 andò ancora peggio: poiché nel primo semestre dell’anno si totalizzarono appena 125 mm a Moncalieri, e alla fine di giugno ampie porzioni di bosco cominciavano a disseccarsi sulle zone di bassa montagna.


Precipitazioni cumulate dall’1 gennaio al 29 giugno a Moncalieri – Real Collegio: confronto tra la situazione nel 2005, nel 2003 e la media del trentennio 1971-2000. Nel primo semestre del 2005 si sono raccolti 192 mm di pioggia e neve fusa, pari al 53% della quantità normale.

Acqua e ghiacciai: verso una stagione negativa?
La situazione climatica registrata nel passato inverno, scarsamente nevoso, non depone a favore di abbondanti riserve d’acqua. In alta quota e sui ghiacciai il manto nevoso stagionale, già modesto, si è ampiamente ridotto con i recenti calori. Al 1° giugno 2005 sul ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso) si è misurato un accumulo medio di 0.77 m di equivalente d’acqua, un valore tra i più scarsi del periodo 1992-2005; si consideri che l’accumulo nevoso stagionale medio dovrebbe attestarsi intorno a 1 m di equivalente d’acqua.


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