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Primavera 2011 al nord-ovest: straordinariamente calda,
secca e soleggiata

SMI - Redazione Nimbus

Oggi, 1° giugno, l’estate meteorologica 2011 sulle Alpi occidentali inizia curiosamente con piogge battenti a fondovalle e copiose nevicate in montagna, con fiocchi fino a 1200 metri sulle alte valli al confine con la Francia, dove si è posizionata la “goccia fredda” in discesa dal Nord Atlantico. Un episodio - peraltro ben previsto da almeno 3 giorni - che all’improvviso pone fine a un periodo primaverile straordinariamente caldo, secco e soleggiato.
 

Maggio 2011 a Torino si è collocato in seconda posizione tra i più caldi dal 1753 con una temperatura media mensile di 20.4 °C (scarto dalla norma: +3.6 °C), a un soffio dal record storico di 20.5 °C stabilito nel recentissimo 2009.
 

Anche considerando il trimestre marzo-maggio a Torino la temperatura media di 15.9 °C (scarto +3.0 °C) si colloca al secondo posto tra le più elevate dal 1753, dopo il recente caso del 2007 (Tmed 16.4 °C).
 

Davvero insolita la combinazione tra caldo e scarsità di precipitazioni a causa dell’anomala persistenza di alte pressioni estese dall’Atlantico alla Russia.

Nel bimestre aprile-maggio 2011 a Torino-Borgo Po si sono accumulati 84 mm di pioggia, quantità pari ad appena il 40% del normale, situazione che a fine primavera si osserva in media una volta ogni 15 anni circa.

A fine maggio il Lago Maggiore a Locarno ha toccato un minimo storico di livello per questo periodo dell’anno dall’inizio delle osservazioni nel 1943.

Solo grazie alle abbondanti piogge di marzo, che avevano creato una buona riserva idrica, tale situazione meteo-climatica non ha prodotto importanti ripercussioni su agricoltura e vegetazione, e ora i forti rovesci di questi giorni hanno allontanato almeno per alcune settimane il rischio siccità, che invece prosegue in modo preoccupante in Francia.

Le elevate temperature primaverili con frequenti punte sopra i 30 °C in pianura (registrate eccezionalmente già a inizio aprile, e poi di nuovo nella seconda metà di maggio) hanno determinato una precoce scomparsa del manto nevoso sulle Alpi, solo in minima parte bilanciata dalle nevicate tardive delle ultime ore.

Il Colle del Nivolet (2612 m, Gran Paradiso) è stato eccezionalmente riaperto al transito già lunedì 30 maggio (data media di apertura attorno al 15-20 giugno), e anche nella vicina Svizzera i passi alpini non erano mai stati liberati dalla neve così presto nella stagione, complessivamente: dal 30 aprile è percorribile il San Gottardo, dal 7 maggio il San Bernardino, dall’11 maggio il Passo della Novena e dal 12 maggio la Forcola di Livigno.

1° giugno 2011 – Un’insolita nevicata tardiva imbianca i prati di St-Nicolas (1200 m, alta Valle d’Aosta)
senza tuttavia cambiare le sorti di una stagione primaverile che verrà ricordata per il caldo
e la precoce scomparsa delle neve sulle Alpi. Fonte:
Regione Valle d'Aosta

 

aprile-maggio 2011 a pontremoli: un bimestre da guinness
Maurizio Ratti - Società Meteorologica Italiana

L’accoppiata aprile-maggio 2011 termina lasciando a bocca aperta meteorologi e climatologi. Oltre alle temperature record della prima decade di aprile, ha impressionato la tenuta del bel tempo lungo due mesi che, tradizionalmente, si rivelano assai volubili, tra ricadute seminvernali (specie in aprile), piogge frequenti e talora prolungate e primi assaggi di caldo verso la fine di maggio.

Al contrario, si sono visti rari attacchi perturbati ad una generale stabilità che ha regnato dal 1° aprile sul Nord Italia e parte delle regioni centrali. Presi singolarmente e nei loro valori medi di temperatura, né aprile né maggio hanno stabilito primati in tal senso: aprile fu più caldo nel 2007 e maggio in varie altre occasioni, sia in un passato più remoto (1868, 1920) sia più di recente (1986, 2000, 2003, 2009).



Maggio 2011 a Pontremoli, con una temperatura media di 17.0 °C, si è collocato
in quinta posizione tra i più caldi dal 1929.

E’ piuttosto il persistere delle medesime condizioni per due mesi consecutivi a sorprendere. In termini di nuvolosità e di soleggiamento, in effetti, si realizzano obiettivi strabilianti. Negli ultimi 35 anni almeno, a Pontremoli, mai ad un aprile dai cieli spesso sgombri era seguito un maggio altrettanto scarso di nubi. La nuvolosità media di aprile ha toccato l’indice più basso dal 1976 con 3,5 decimi di cielo coperto, e maggio non ha inteso esser da meno (2,9 decimi; minimo precedente 3,3 decimi proprio nel maggio 1976).

Con tali premesse, il totale delle ore di sole ha toccato cifre che sarebbero più consone ad un’isola nel cuore del Mediterraneo piuttosto che ad una località di fondovalle dell’Appennino Tosco-Emiliano. Dopo le notevoli 266 ore di aprile, il sole ha brillato su Pontremoli, in maggio, per più di 330 ore: un traguardo formidabile, se si  pensa che giugno non ha ancora mai infranto la soglia delle 300 ore in 17 anni di osservazioni.

Va precisato, poi, che maggio 2011 va a piazzarsi al 2° posto fra i mesi più generosi di sole dal 1994 ad oggi, rimanendo saldo al comando della radiosa classifica il luglio 2007 a quota 345 ore.

Rare sono state le occasioni piovose. Con appena 51,4 mm, è il bimestre aprile-maggio più avaro di pioggia da oltre un secolo.



Nel maggio 2011 a Pontremoli il sole ha brillato per 331 ore (72% delle ore possibili con
cielo teoricamente sempre sereno), un valore record per il mese dall’inizio delle misure
di eliofania nel 1994, e secondo solo alle 345 ore del luglio 2007.
 

 


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