Luglio 2012: rovente e secco al Nord Italia
01.08.2012 -
Redazione Nimbus
Su tutta l'Italia, e in particolare sulle zone a Sud del Po, luglio 2012
si è chiuso notevolmente caldo (e spesso secco) a causa
dell'anomala persistenza di anticicloni nord-africani distesi per lo
più con asse orientato da SW a NE al di sopra delle regioni
centro-meridionali. Questa configurazione meteorologica ha fatto sì
che a risentire delle temperature più elevate siano state quasi sempre
le regioni adriatiche, oltre alle zone interne di Sicilia e Sardegna,
per il contributo dell'effetto föhn che si sviluppa sottovento
all'Appennino in situazione di flusso sud-occidentale. A differenza
dell'estate 2003, quando i promontori risalivano con asse sulla Francia
e le Alpi W, le regioni nord-occidentali italiane sono rimaste spesso ai
margini delle grandi strutture anticicloniche, con temperature più
moderate, sebbene sempre superiori al normale, e infiltrazioni di aria
umida responsabili di molti temporali.
Solo tra il 21 e il 24 luglio un'irruzione di aria fresca
nord-orientale, con violenta bora sull'Adriatico, ha
temporaneamente interrotto il predominio del caldo.

La carta
delle anomalie del geopotenziale alla superficie isobarica di 500 hPa
(che mostra in sostanza le anomalie della pressione atmosferica in alta
quota, attorno ai 5800 m) è particolarmente efficace nell'identificare
le strutture degli anticicloni dinamici estivi, più apprezzabili ai
livelli medio-alti della troposfera (mentre in superficie il forte
surriscaldamento estivo dei continenti genera di solito situazioni di
pressione piuttosto livellata). Nel periodo compreso tra metà giugno e
fine luglio 2012 i promontori caldi subtropicali hanno insistito
particolarmente, con orientamento SW-NE, tra l'Italia
centro-meridionale, i Balcani e il Sud della Russia, dove non a caso si
sono sviluppate le onde di calore più marcate. Al margine, invece, le
Alpi centro-occidentali, spesso lambite da fronti legati alle saccature
atlantiche, particolarmente attive sul Regno Unito, dove infatti si è
registrata una piovosità straordinaria (reanalisi NCEP-NCAR).

A titolo di
confronto, ecco come erano distribuite le anomalie di geopotenziale a
500 hPa nella prima metà dell'agosto 2003: allora gli anticicloni
alimentati da aria eccezionalmente calda coinvolsero soprattutto
l'Europa centro-occidentale, Nord Italia compreso, mentre al Sud la
situazione fu pressoché normale (reanalisi NCEP-NCAR).

L'osservatorio geofisico di
Modena ha registrato il suo
luglio
più caldo dall'inizio delle misure termometriche nel 1861:
temperatura media 27.9 °C, scarto +3.6 °C rispetto al trentennio
standard 1961-90. La temperatura massima più elevata si è raggiunta nel
pomeriggio del giorno 1° luglio,
con 37.0 °C (invece al campus universitario, in periferia, 38.2 °C il
giorno 28 luglio).

In bassa
Valpadana alla calura eccezionale si è affiancata una straordinaria
penuria di precipitazioni, che ha aggravato l'aridità dei suoli.
Sempre a Modena, nel bimestre giugno-luglio 2012 si sono raccolti appena
9 mm di pioggia, minimo dall'inizio delle misure
pluviometriche nel 1830.
Lungo le Alpi, in regime
di correnti sud-occidentali invece i temporali sono stati numerosi,
specialmente in alcune vallate dell'Alto Adige: 230 mm nel mese a
Vipiteno (massimo dall'inizio delle misure nel 1921, superati i 207
mm del luglio 1987), 214 mm a Bressanone (secondo caso dal 1921,
dopo i 272 mm del luglio 1942, fonte:
Servizio meteorologico della Provincia Autonoma di Bolzano).

A Torino il mese è stato pure assai più caldo del
normale, ma meno straordinario:
Tmed 25.5 °C, scarto +1.9 °C dal 1961-90, dodicesima posizione tra i più
caldi dal 1753.
Eventi meteorologici
significativi
1 – Tmax 40 °C a Perugia-Sant'Egidio, eguagliato il record
assoluto del 29.07.2005 (inizio misure nel 1967).
2 – Depressione “Nadine” sulla Costa Azzurra, vigoroso flusso
umido da Sud con violenti temporali sulle Alpi occidentali: 101 mm nelle
24 ore a Macugnaga-Rifugio Zamboni (VB), con piena del T. Anza che
danneggia alcune difese spondali. Nel pomeriggio 100 mm di pioggia e
grandine come noci a San Maurizio Canavese (TO), di cui 85 in un'ora.
Ancora molto caldo altrove: 40.0 °C a Faenza, 38.2 °C a Istrana (TV),
qui record per luglio.
4 – Nubifragio pomeridiano a Torino: 53.4 mm in via della
Consolata, grandine a tratti, alberi abbattuti su vetture.
6 – Grandine dal diametro di 5 cm in varie località tra il
Ferrarese e i lidi ravennati (es. tra Tresigallo e Massa Fiscaglia).
12 – Caldo estremo in Sicilia: 45.1 °C a Mineo, 43.3 a
Caltagirone, 42.8 a Caltanissetta.
15 – Maestrale e gravi incendi in Sardegna: in fumo quasi 2000
ettari di macchia tra Nuorese e Gallura.
21 – Impulso fresco da NE: numerosi temporali al Nord, al mattino
nubifragio a Verona (37 mm a Chievo), nel pomeriggio grandine a Milano e
nel basso Piemonte (con diametro di 5-7 cm a Sommariva Perno). Ancora 39.6 °C a
Sigonella (SR).

La
grandine caduta nel pomeriggio del 21.07.2012 a Moncalieri - Testona,
nel Torinese (f. G. Mortara).

La sera del 21 luglio
2012 un impulso di aria fresca e instabile da Nord-Est
si propaga
tra Alpi e Valpadana attivando numerosi
temporali. Qui un cumulonembo illuminato da lampi
in
atmosfera limpida,
visto da Torgnon, Valtournenche (f. G. Vercellin).
22-23 – Vigorosa irruzione di bora e tramontana, 118 km/h a
Trieste-sede ISMAR, 91 a Capo Mele. Allagamenti a Potenza per un
nubifragio la sera del 23; cadono 85 mm a San Luca, alle falde
dell'Aspromonte.

Il
23.07.2012, mentre gran parte d'Italia è sotto forti raffiche di Bora e
Maestrale, sulle Alpi occidentali torna per qualche ora il sereno. Nella
notte una sottile nevicata ha imbiancato il Rocciamelone
oltre i 2500 m, fenomeno peraltro non inconsueto nell'estate alpina (f.
L. Giunti).
24 – I temporali
si concentrano sul Salento: Lecce è allegata e un fulmine incendia la
sede dell'emittente locale “Telerama”.
27 – Un violento temporale serale (circa 50 mm in mezzora) attiva
una piena impulsiva lungo il T. Rabbia (Val Camonica), un ponte è
abbattuto a Sonico, interrotta la ferrovia Brescia-Edolo fino al mattino
del 28.
28 – Il “garbino” (föhn appenninico, da SW) fa di nuovo impennare
le temperature in Emilia-Romagna e versante adriatico: 39 °C a Bologna,
sfiorato il record assoluto di 39.6 °C del 29 luglio 1983.
30 – Forti temporali la sera tra Alto Adige, Cadore e Comelico,
51 mm in 2 h a Bressanone, strade chiuse e allagamenti nell'alto
Bellunese.
31 – La siccità prosegue invece sul versante tirrenico, numerosi
incendi divampano alle periferie di Roma (Monte Mario, Cassia, Ostia,
Colle Aurelio...).
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