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PRIMAVERA 2013 ESTREMAMENTE PIOVOSA AL NORD ITALIA

17.05.2013
SMI - Redazione Nimbus

Mentre le regioni meridionali si trovano da settimane sotto venti di scirocco, in atmosfera frequentemente soleggiata, calda e asciutta (Tmax fino a 33.3 °C a Paternò, Catania, l'11 maggio, fonte SIAS Sicilia), precipitazioni straordinarie continuano a interessare il Nord Italia e l'alta Toscana.

 

La carta delle anomalie del geopotenziale alla superficie isobarica di 850 hPa, periodo 1° marzo – 12 maggio 2013, mostra bene la causa dell'eccesso di precipitazioni: sull'Europa centro-occidentale la pressione alle quote medio-basse della troposfera (qui circa 1400 m) è stata nettamente inferiore al normale, con frequenti saccature atlantiche a Ovest dell'Italia che hanno generato flussi di aria  meridionale, umida ma non fredda, verso le Alpi, con ricorrenti episodi di sbarramento da parte di Alpi e Appennino settentrionale, dunque eccesso di precipitazioni (Fonte ESRL-NOAA).


L'eccezionalità della situazione è particolarmente evidente in Emilia, dove – a due settimane dalla fine della primavera meteorologica (trimestre marzo-maggio) - l'osservatorio di Parma-Università ha già registrato un totale stagionale di 453.2 mm di pioggia e neve fusa, dal 1° marzo al mattino di venerdì 17 maggio 2013, primavera più piovosa dall'inizio delle misure pluviometriche nel 1831.


Con le ultime piogge intense la situazione è divenuta anomala, sebbene non eccezionale, anche in Piemonte. Sempre nel periodo 1° marzo – 17 maggio 2013, Torino ha ricevuto 432 mm di pioggia e neve fusa (fonte ARPA Piemonte, stazione dei Giardini Reali), valore che pone questa primavera, almeno per ora, al 20° posto tra le più ricche di precipitazioni dal 1803. 

Nella piovosa Pontremoli (Lunigiana), totale stagionale al momento di 808 mm (Fonte: osservatorio SMI), terza posizione dopo i casi del 1879 (825 mm, valore che probabilmente verrà superato nei prossimi giorni) e del 1937 (940 mm, difficilmente superabili). 

Al Nord-Ovest l'ultimo evento piovoso ha apportato, dalla sera di martedì 14 maggio al mattino di venerdì 17, un massimo di 264 mm sulle Alpi Biellesi (Trivero-Alpe Camparient, rete ARPA Piemonte), ma le temporanee pause nelle precipitazioni e la neve che al mattino del giorno 16 è scesa talora fino a 1500 m sulle alte valli alpine occidentali, hanno scongiurato deflussi pericolosi lungo la rete idrografica, salvo qualche locale dissesto (frane sulle colline di Castellamonte, Prealpi Canavesane).

Diversa la situazione al
Nord-Est, dove violente piogge concentrate nella sola giornata di giovedì 16 maggio, con punte di oltre 200 mm in meno di 24 ore sulle Prealpi venete (221.4 mm a Recoaro-Rifugio La Guardia, 235.8 mm a Valpore, rete ARPA Veneto), hanno determinato una notevole piena dei corsi d'acqua, in particolare nei bacini del Bacchiglione (Vicentino) e dell'Alpone (Monti Lessini, Veronese); svariati gli allagamenti sulle pianure pedemontane, una vittima annegata in un garage a Lavagno (VR).


Aggiornamenti di cronaca in tempo reale su ”Il Giornale di Vicenza”.

AGGIORNAMENTO DI LUNEDI' 20 MAGGIO 2013
Le ulteriori abbondanti piogge del fine settimana hanno portato a 482 mm la precipitazione cumulata dal 1° marzo a
Torino-centro, dunque la primavera passa per ora dalla ventesima alla dodicesima posizione tra le più "bagnate" dal 1803.
A
Pontremoli la stagione è salita invece in seconda posizione, con 846 mm di pioggia e neve fusa.

AGGIORNAMENTO DI VENERDI' 24 MAGGIO 2013
Parma-Università: dal 1° marzo 474 mm, primavera più piovosa dal 1831
Pontremoli: 867 mm, 2° caso dal 1878
Torino-centro: 485 mm, 12° caso dal 1803

 


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