INNEVAMENTO DELL'INVERNO 2013-14
A GRESSONEY-D'EJOLA (MONTE ROSA)
16 maggio 2014,
SMI/Redazione Nimbus
L'osservatorio meteorologico di Gressoney-La Trinité (AO), frazione D'Ejola
(1850 m) è rappresentativo della situazione meteo-climatica sul versante
italiano del Monte Rosa: è operativo dal 1927, e dall'inverno 2013-14 è
stata attivata la lettura in remoto dell'altezza della neve al suolo
sull'asta nivometrica tramite webcam, innovazione resa necessaria per
rimediare alla cessazione delle osservazioni per anzianità dello storico
operatore Willy Monterin.
Grazie ai proventi del 5 per 1000, la Società Meteorologica Italiana
Onlus ha provveduto alle spese di acquisto e cablaggio elettrico della
webcam, in collaborazione con il
Centro Funzionale
della Regione Autonoma Valle d'Aosta, che invece si è occupato
dell'installazione di nuovi sensori di temperatura e precipitazione per
garantire la continuità della serie storica.

Un'immagine della webcam di Gressoney-D'Ejola (prossimamente on-line su
una pagina pubblica) ripresa al mattino del 26 dicembre 2013 con
140 cm di neve al suolo, durante l'intensa nevicata avvenuta tra Natale
e Santo Stefano
(91 cm in 24 ore e 110 cm in totale nell'episodio).
Il grafico qui sotto mostra l'evoluzione giornaliera della neve al
suolo nell'inverno 2013-14 (linea rossa), particolarmente nevoso
sui settori alpini dalla Valle d'Aosta orientale verso Est a causa
dei continui afflussi di aria temperata e umida dall'Atlantico e dal
Mediterraneo; la situazione dell'ultimo inverno è confrontata con lo
spessore medio del trentennio 1981-2010 (linea nera), con quello
massimo nell'intero periodo disponibile (1927-2012, linea blu), e con
quello della stagione 1971-72, nel suo insieme la più ricca di neve
fresca dal 1927 (linea arancione).

La prima nevicata significativa è giunta
l'11-12 ottobre 2013 (25 cm), seguita da altri episodi nella seconda
metà di novembre, ma è dal periodo natalizio che gli spessori sono
divenuti importanti (144 cm alle h 8 del 27 dicembre), mantenendosi ben
al di sopra della norma fino alla primavera 2014.
In particolare le due intense nevicate del 28 febbraio - 1° marzo e del
3-4 marzo hanno fatto crescere il manto totale al suolo fino a ben
240 cm, valore che non si era più visto dal febbraio 1986 (290 cm) e
che, limitatamente a quei giorni, costituisce un primato dal 1927 (si
veda la linea rossa 2014 che incrocia brevemente quella blu dei massimi
noti). Il record assoluto (325 cm il 12 febbraio 1978) resta invece
lontano.
Dopo questa grande abbondanza invernale, la primavera ha visto un
cambiamento radicale di regime atmosferico, con anticicloni più
frequenti, tepore e precipitazioni più rare (due sole nevicate
rilevanti, il 19 e 28-29 aprile 2014), tanto che la neve al suolo si è
rapidamente assottigliata ridimensionando l'anomalia a una situazione
ordinaria per il periodo.
Oggi, 16 maggio, il prato in cui da 87 anni è collocata la stazione
meteorologica è tornato a scoprirsi, dopo 189 giorni (= 6 mesi e 9
giorni) di copertura nevosa continua e, salvo episodi tardivi al momento
non prevedibili, la stagione di innevamento 2013-14 si può ritenere
conclusa.
Ecco un riepilogo dei principali aspetti nivometrici della stagione
2013-14 a D'Ejola:
Totale neve fresca (*): 653 cm (media 1981-2010: 397 cm,
+64%)
Posizione tra gli inverni più nevosi: quarta dal 1927, dopo le
stagioni 1971-72 (massimo, 780 cm di neve fresca), 1974-75 (751 cm) e
2008-09 (715 cm).
Giorni con nevicata: 42 (media 1981-2010: 31 giorni)
Nevicata più intensa in una sequenza di 24 ore:
91 cm tra le h 14 del 25 e le h 14 del 26 dicembre 2013
Spessore nevoso massimo: 240 cm alle h 8 del 4 marzo 2014
Spessore nevoso medio novembre-aprile: 98 cm (media 1981-2010: 53
cm)
Durata totale innevamento: 194 giorni (media 1981-2010: 167 giorni)
(*) neve fresca calcolata da differenza tra spessori nevosi al suolo
in giorni consecutivi alle h 8.
Ecco altre immagini riprese durante l'inverno dalla webcam.

Al mattino del 3 marzo 2014, con 2 m di manto in prossimità del massimo
stagionale di spessore nevoso (240 cm il giorno seguente). In questo
periodo è stato necessario rimuovere ripetutamente la neve dai dintorni
della webcam per scongiurarne il seppellimento, che tuttavia è avvenuto
per brevi periodi sotto le nevicate più intense.

Dopo un lungo periodo anticiclonico e mite, l'inverno torna nei giorni
attorno a Pasqua 2014: qui la fitta nevicata da mezzo metro di sabato 19
aprile, che fa crescere il manto al suolo da 43 a 92 cm, situazione
tuttavia non insolita a metà primavera
a quota 1850 m.

16.05.2014: banchi di neve residua rimangono ancora intorno alla
stazione meteorologica, ma l'asta nivometrica ne è ormai completamente
libera e la stagione nevosa 2013-14 si può ritenere conclusa, con 10
giorni di ritardo rispetto alla data mediana di scomparsa (6 maggio),
vale a dire la data entro cui,
un anno ogni due, la neve al suolo si esaurisce.
Ciò può sembrare in apparenza contraddittorio con quanto riportato nel
grafico in alto, dove si nota che la curva rossa del 2014 al contrario
tocca lo zero circa 20 giorni prima di quella dei valori medi 1981-2010:
questi ultimi, tuttavia, mentre sono utili a evidenziare le anomalie di
spessore durante la stagione invernale, sono meno adatti a indagare la
statistica della data consueta di fusione primaverile, poiché - a causa
del peso che esercitano i dati degli anni con innevamento molto tardivo
- le medie mantengono molto a lungo valori superiori a zero,
anche se molto piccoli.
Ringraziamenti
Alla famiglia Monterin, per aver consentito la posa di nuove
apparecchiature e la prosecuzione delle osservazioni.
Al Centro
Funzionale della Regione Autonoma Valle d'Aosta, per aver
creduto nell'importanza del mantenimento delle misure storiche e per
l'installazione di nuovi strumenti.
A Michele Freppaz (Università di Torino, Laboratorio Neve e Suoli
Alpini) per il supporto operativo alla logistica e alle misure sul
campo.
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