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             CLIMATOLOGIA
            LOCALE 
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            VIAGGIO NELLE
            TEMPERATURE ESTREME DEL PIANETA TERRA 
              
            16 Maggio 2000 -
              Gianni Sperone, SMS 
               
              Forniamo con grande piacere ai
            cultori della statistica e senza scomodare reliquie del passato, alcuni elementi curiosi
            pertinenti ad estremi termici climatici occorsi nel 1998 sulla nostra Terra, escludendo
            ovviamente Mr. Antartide e l'interno delle saune finlandesi che partirebbero troppo
            avvantaggiati. In data 20.08.98, presso il sito "Kuwait International Airport"
            si sono rilevati i seguenti dati termici: Tn: 30.0°C, Tx: 51,3°C con una Tm pari a
            42.8°C. Viceversa, in data 01.02.98, il "solito" polo del freddo
              OJMJAKON, situato nella nemmeno pił tanto remota Jakutia,
            alla stessa latitudine della Finlandia Centrale, ha registrato una Tn pari a - 62.2°C con
            una Tx di - 49.0°C. E' interessante sottolineare come la media trentennale di questo
            ameno villaggio anticiclonico (Tm giornaliera per il mese di gennaio), sia pari a -
            48.5°C ( - 49.4°C. secondo altre fonti e periodi di durata disomogenea o
            discontinua), talchč questa giornata si discosta dal valore medio di circa 7°C. Sul
            fronte del caldo, la localitą che offre rilievi statistici pił regolari e che presenta
            uno dei pił elevati valori medi (in °C.) per il mese di luglio, risulta essere la cittą
            di ABADAN, situata nell'Iran di SW, sul Golfo Persico, in
            prossimitą del confine iracheno ed a ca 100 km a N. di Kuwait City. La
            gradevole Abadan arroventa infatti i suoi 350.000 abitanti con una Tm per
            il luglio di 36.2°C. che la pone quindi ai vertici della "Hot Parade" e supera
            nettamente i 35°C (scarsi) di Bassora, Baghdad e la
            stessa Kuwait City. Val la pena di ricordare che le notoriamente
            caldissime Assua, Luxor e Yuma
            (Arizona), evidentemente grazie al regime di clima desertico di cui fruiscono e relative
            marcate escursioni termiche diurne, presentano Tm per il mese pił caldo (luglio assai
            simile all'agosto) inferiori ai 33.0°C, pertanto nettamente distanziate. Per quanto
            riguarda il Vecchio Continente, le medie mensili estreme contrapposte, osservate in
            Stazioni poste a quota altimetrica omogenea e con serie storica significativa, spaziano
            fra i - 14.6°C per il gennaio della norvegese KARASJOK e della finlandese MUONIO ed i 28.6°C per il luglio di Siviglia (E), pur se fonti diverse si ostinano a
            collocarne il valore a 29.2°C. La predetta KARASJOK, il 28.01.99, ha
            gratificato l'Europa con un vistoso - 51.2°C, a tutt'oggi uno dei valori pił bassi
            osservati nel continente in parola. A tale riguardo mi pongo garante per la veridicitą
            dei dati di quella Stazione che ho visionato nel giugno del '93 con un blitz sconvolgente
            per la anziana, ma brillante signora, deputata alla manutenzione della capannina di
            rilevamento dati (tutto in automatico ad Oslo e verifiche a campione sul luogo). E
            l'italia ? Beh, qua c'č assai meno di estremo e molto pił di confuso nei meandri degli
            Osservatori (strutture e persone fisiche) che giustificano in un qualche modo la loro
            esistenza; certo non siamo in presenza di elevato rigore scientifico quando,
            sull'autorevole trattazione in tre volumi del Mennella C.("Il Clima d'Italia"),
            alla pag. 109 del volume II si citano come valori di "grande attendibilitą" gli
            estremi max. di 43.0°C rilevati a Domodossola e di 32.0°C ai 2500 m.
            del Lago Goillet (n.d.r. : chissą... a Cervinia quel giorno l'asfalto
            evidentemente scioglieva a vista...!). D'altra parte, non c'č limite al peggio, come
            diceva anni fa un mio caro amico di Genova; in effetti alla pag. 333 del medesimo volume,
            la tranquilla Ivrea si infuoca con lo scettro di Lucifero avvampando a
            ben 45.0°C, e poichč tutti quanti potremo, ovviamente, credere con fiducia a queste
            astrazioni numeriche, consentitemi di evidenziare che non tanto č malaccorto l'anziano
            Osservatore preposto da qualche Ente idro-elettrico a fornire pure quel dato, magari da un
            termometro ventennale da cartoleria collocato in una capannina verde brillante od appeso
            ad un muro convenientemente esposto alla sferza solare, quanto assolutamente censurabile
            chi trascrive e rende pubblico, dunque divulga una notizia che : 1) appare poco verosimile
            ma vien riportata col dolo del far comunque notizia (vedasi i dati glaciali sulla Val
            Ridanna (BZ), in passato riportati con fervore su molti quotidiani nazionali e smentiti
            platealmente dal sottoscritto), oppure 2) detta notizia appare credibile, nel qual caso, se,
            e quando non se ne abbia la competenza, si passi a compilar ricette di insalatone estive.  
                
              
          
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