| RASSEGNA STAMPA Da La
          Stampa del 7 agosto 2002ISOLA SANT´ANTONIO
 Quelli dell´altra sera in Bassa Valle Scrivia sono stati dieci minuti di
          finimondo seguiti da un violento nubifragio: sono state pressoché azzerato
          le produzioni agricole tipiche di queste pianure: frutta, verdura e mais,
          comprese le coltivazioni protette dalle serre, che sono state spazzate via
          dalla tromba d´aria. Il vortice di vento e pioggia mista a grandine ha poi
          lambito le frazioni di Castelnuovo Secco e Pilastro, strada Ceroggia e
          strada dei Prati, quella che porta a Casei Gerola. A Isola, in via Mazzini,
          Francesco Dallera ha avuto l´abitazione sfondata dagli alberi e l´azienda
          annessa che produce meloni, distrutta: «In pochi minuti se ne è andato il
          lavoro di una vita». Regina Pallavicini, che abita nella stessa via, poche
          case più avanti, racconta: «Dalla finestra vedevo un muro di acqua e le
          tegole che vorticavano nell´aria. Era il tetto che se ne andava lasciando
          entrare il diluvio anche nella camera da letto». Un´ordinanza di sgombero
          l´hanno ricevuta i coniugi Anna Maria Alfano e Massimo Cagiotti, di Molino
          dei Torti, via Roma 19. La donna, incinta di 6 mesi, dice: «Mai vista una
          cosa simile. Dalle campagne si vedeva arrivare come del fumo nero, tagliato
          dai lampi. Ho fatto appena in tempo a mettere al sicuro i miei due bambini,
          di 9 e 4 anni; poi la cameretta dei ragazzi è crollata». I vicini di casa,
          la famiglia Lodi, hanno avuto due ettari di frutteto distrutti: pesche,
          pere, mele e susine. «E´ stata un´esperienza allucinante - commenta Paolo
          Lodi -, oltre tutto non sono assicurato». Ieri, alle 10, nel municipio di
          Isola, i sindaci Ornella Arfini (Isola), Pierino Cereda (Guazzora), Pierangelo Caldirola (Alzano), Angeleri Ferlando (vice sindaco di Molino),
          Gianni Tagliani (Castelnuovo) con l´assessore provinciale Ennio Negri e
          funzionari hanno incontrato i tecnici della Regione per redigere una prima
          stima dei danni e chiedere lo stato di calamità naturale.
 
 Da  La Provincia Pavese del 6 agosto 2002VOGHERA
 Mezz'ora di paura, il cielo che si oscura all'improvviso come nella notte dell'Apocalisse, vento,
          grandine, una tromba d'aria che ha investito in pieno Casei: alberi abbattuti, un lungo black out della luce, tetti
          danneggiati. La bufera di acqua e vento si è poi spostata in
          Lomellina, nella zona di Pieve del Cairo, e nel Tortonese: a Guazzora, scoperchiata la casa del sindaco. Danni e disagi
          anche per la viabilità: un camion si è rovesciato sull'A7, nei pressi del casello di Casei; gravi ritardi sulla tratta
          ferroviaria fra Voghera e Genova, per la caduta della linea elettrica.
 
 Il nubifragio si è abbattuto su Vogherese e Tortonese, lambendo anche la Lomellina, attorno alle venti di ieri sera
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 A Voghera, problemi in via Giuria dove un albero sradicato dalla furia del vento è caduto su una casa, ostruendo la
          porta d'ingresso. Intasato di chiamate il centralino dei
 vigili del fuoco, con la richiesta di decine di interventi. La linea ferroviaria Milano-Genova ha ricominciato a funzionare
          regolarmente soltanto dopo le 21.
 Critica la situazione a Casei. «Per fortuna non c'è stato alcun ferito, o almeno così sembra. Ora sto effettuando un
          sopralluogo con i vigili del fuoco e fra pochi minuti arriverà anche la Protezione civile». Queste le parole del sindaco
          Ernesto Cucinotta. «Molti alberi, anche di grosso fusto, sono stati sradicati, sia nelle proprietà private sia lungo
          la strada - spiega il primo cittadino - Inoltre dai tetti delle abitazioni sono volate via anche parecchie tegole». Solo
          oggi, comunque, si potrà fare una stima precisa dei danni causati dal maltempo. Il nubifragio che si è abbattuto a
          Casei Gerola non ha causato danni alle persone perché è scoppiato in un orario in cui il paese era quasi deserto. E'
          stata questa l'unica motivazione che ha evitato che passanti venissero feriti dallo sradicamento degli alberi o dalle
          tegole. Non è escluso che nei prossimi giorni il sindaco convochi un consiglio comunale straordinario.
 
 Danni anche in Lomellina. La tromba d'aria ha colpito a Pieve del Cairo e dintorni. Il sindaco Antonio
          Ferrari, ieri verso le 21, era in giro per Pieve con la pattuglia della
          polizia municipale per un primo sopralluogo. «E' andato completamente distrutto il nostro parco giochi - spiega -
          alcune cappelle del cimitero sono state danneggiate, i portici della piazza sono stato scoperchiati per cinque
          campate. In questo momento è difficile fare un calcolo dei danni, ma sono parecchi». Il sindaco segnala anche
          un'automobile centrata in pieno da un albero caduto sulla strada che unisce Pieve a Lomello. «Per fortuna - dice
          Ferrari - non si è fatto male nessuno». E le segnalazioni di piante abbattute dal passaggio della tromba d'aria arrivano
          anche da Sartirana e da Mede. In alcuni punti sono state necessarie deviazioni al traffico automobilistico.
          Inevitabili anche i danni alle coltivazioni. Gli uomini della Protezione
          civile, comunque, per tutta la serata hanno effettuato interventi.
 
 
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