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25 MARZO 2013: ECCEZIONALE GELICIDIO A TRIESTE E SUL CARSO

25.03.2013
SMI - Redazione Nimbus

Un eccezionale episodio di pioggia congelante (gelicidio) si è verificato lunedì 25 marzo 2013 a Trieste e sull’altipiano carsico, al confine tra Italia e Slovenia.

  

Effetti del gelicidio su un giardino a Contovello, periferia di Trieste (f. F. Pieri).

La causa del fenomeno - rarissimo ad osservarsi fin sulle parti più basse della città di Trieste,
e per di più a inizio primavera - va ricercata in una temporanea e locale avvezione di aria mite alle quote intermedie dell’atmosfera al di sopra dell’Istria e della Venezia-Giulia (valori fino a circa 5 °C attorno ai 1400 m) che ha determinato la trasformazione della neve in pioggia, la quale è poi rapidamente rigelata al suolo dove era presente aria con temperature prossime o inferiori a 0 °C, trasportata da una bora tempestosa (raffiche fino a 135 km/h a Trieste-Molo Bandiera).

 

 Analisi al suolo, h 00 UTC del 25.03.2013: una depressione (995 hPa) sulle coste laziali richiama forti venti di bora nei bassi strati atmosferici dall’entroterra balcanico e carsico verso l’alto Adriatico (Institut für Meteorologie, Berlin).

In città, dove la temperatura è stata eccezionalmente bassa per la terza decade di marzo
(0.1 °C alla sede ISMAR-CNR nelle ore centrali) sono bastati pochi millimetri di ghiaccio vitreo per paralizzare il traffico stradale, autostradale (chiusa la A4 Venezia-Trieste) e ferroviario, causare numerosi incidenti tra vetture e scivolate ai pedoni, con decine di persone contuse. 

Ma l’episodio è stato ancora più evidente nell’entroterra carsico, con temperature negative tutto il giorno (circa -4 °C a quote di 500 m) e depositi di ghiaccio spessi da 1 - 3 cm sopra il suolo e la vegetazione. 

In mattinata un fortissimo gradiente termico (quasi 15 °C in 60 km) si sviluppava in direzione Ovest-Est tra la costa triestina (fino a 4-5 °C al livello di 850 hPa, circa 1400 m) e la Slovenia occidentale (circa -9 °C alla stessa altitudine), tanto che poco oltre il confine italo-sloveno la precipitazione si è sempre mantenuta in forma nevosa (oltre 20 cm a Postumia).

Nella seconda parte della giornata la bora ha via via prevalso sull’avvezione mite in quota, trasformando la pioggia congelante in neve (grazie a temperature prossime o inferiori a 0 °C lungo tutta la colonna atmosferica) anche sulle alture a monte di Trieste (circa 10 cm entro fine giornata a 500 m), sempre con intense raffiche, superiori a 100 km/h.

 

 La carta delle isoterme alla superficie isobarica di 850 hPa (circa 1400 m) relativa alle h 14 UTC del 25.03.2013 mostra la presenza di nuclei di aria più mite, oltre che lungo le Alpi, anche al di sopra della Venezia Giulia (riquadro rosso), con valori anche superiori a 2 °C (verde molto chiaro), mentre al suolo era presente aria più fredda, con temperatura prossima o inferiore a 0 °C,
che favoriva il rigelo delle gocce di pioggia (fonte: LAMMA Toscana).

 

 

 

Altre immagini del ghiaccio accumulatosi su suolo, oggetti e vegetazione alla periferia di Trieste e sul retrostante altipiano carsico (le due foto in alto sono di F. Pieri, quella qui sopra di R. Colucci).

 Notizie e gallerie fotografiche (quotidiano triestino “Il Piccolo”).

Grazie a Roberto Colucci (ISMAR-CNR/Università di Trieste)
e a Furio Pieri (ARPA Friuli-Venezia Giulia)
per le informazioni e le immagini del fenomeno.

 
 


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