A
dominare la scena meteorologica italiana tra fine aprile e inizio
maggio 2013 è stato un persistente flusso caldo di scirocco,
responsabile di temperature eccezionalmente elevate al Centro-Sud e di
precipitazioni frequenti al Nord, in particolare su Alpi e Prealpi
del Nord-Ovest, una configurazione atmosferica ricorrente in questo
periodo dell'anno.

L'immagine Meteosat9 delle h 16 UTC del
29.04.2013 (canale infrarosso) mostra i corpi nuvolosi spiraleggianti
intorno alla depressione iberica “Torsten”. Nubi e piogge risalgono
dal Mediterraneo verso il Nord-Ovest italiano, soggetto a un lungo
periodo piovoso, mentre il Centro-Sud è raggiunto per lo più da nubi
medio-alte e da aria insolitamente calda per il periodo (fonte:
Eumetsat).
In
varie riprese, dal 27 aprile al 3 maggio 2013, si sono totalizzati
fino a oltre 400 mm di pioggia dall'alto Canavese al Verbano-Ossola
(punte di 401 mm a Valstrona-Sambughetto, 410 a Traversella-Succinto e
446 a Montecrestese-Larecchio; fonte
ARPA Piemonte).
Il livello del Lago Maggiore è salito fino alla quota di 195.55 m
giovedì 2 maggio, superando di pochi centimetri la soglia di
esondazione sul litorale di Verbania (Fonte:
CNR-ISE), 170 cm
sopra la media, ma ben al di sotto delle piene lacustri più importanti
(quota di circa 197,9 m nell'ottobre 2000).
Ma l'episodio pluviometrico più importante in termini di
precipitazioni ed effetti sul territorio è stato il violento
nubifragio autorigenerante che nel tardo pomeriggio di sabato 27
aprile – in situazione di forti correnti umide e instabili da Sud - ha
investito Ivrea e dintorni (TO), rovesciando fino a 100 mm
in un'ora alla stazione
ARPA Piemonte
di Andrate-Pinalba, sulle retrostanti Prealpi, dando luogo a impetuosi
straripamenti di corsi d'acqua minori, allagamenti di edifici e
scantinati ed erosioni stradali nei territori di Ivrea, Montalto Dora,
Borgofranco, Settimo Vittone, Nomaglio e Andrate, nonché nei vicini
comuni valdostani di Pont-Saint-Martin e Donnas.
A Ivrea il nubifragio ha messo in crisi la capacità della rete urbana
di drenaggio, e fino a mezzo metro d'acqua ha invaso molte vie tra cui
la centrale Stradale Torino.

Il centro di Ivrea allagato dal nubifragio del 27.04.2013 (f. A.
Scaglia).
In questo periodo lo scirocco ha soffiato con raffiche fino a
87 km/h a Pantelleria e 106 a Cagliari (qui con caduta di rami,
cartelloni e cornicioni nella notte tra domenica 28 e lunedì 29
aprile), portando temperature eccezionalmente elevate
soprattutto lunedì 29 e martedì 30 aprile, con nuovi primati per il
mese, come i 30,0 °C di Roma-Ciampino (precedente record: 28.2
°C il 30 aprile 2003) e i 32.0 °C di Trapani (superati i 30.0
°C del 29 aprile 1999).
Il vento nordafricano ha altresì trasportato per più giorni grandi
quantità di polvere sahariana, che ha opacizzato i cieli della
penisola ed è caduta insieme alle piogge al Nord.

L'immagine nel canale visibile ripresa dal
satellite NASA-Terra (Sensore Modis) alle h 10:10 UTC del 30.04.2013
mostra, oltre alla nuvolosità irregolare sull'Italia, la presenza di
polvere in sospensione proveniente dal Sahara, visibile come un
sottile velo giallastro al di sopra
del Canale di Sicilia e del Tirreno (fonte:
NASA).
Ma, sul finire di questo periodo, a stupire è stata soprattutto la
supercella temporalesca che attorno alle ore 17 di venerdì 3 maggio ha
causato violente grandinate (chicchi come uova) e uno
spettacolare tornado tra le province di Modena e Bologna,
da Castelfranco Emilia a Minerbio: 13 feriti, edifici parzialmente
crollati, tetti divelti, vetture rovesciate, esplosione di vetrate...
danni che suggeriscono un'intensità EF2 (Enhanced Fujita Scale) con
venti rotanti tra 178 e 217 km/h, un fenomeno inconsueto ma di cui ci
sono tuttavia diversi riscontri passati in Valpadana, tra cui alcuni
particolarmente gravi:
- 23 luglio 1910, Brianza: 60 vittime;
- 24 luglio 1930, Volpago del Montello (TV): 23 vittime,
probabilmente uno dei più rovinosi tornado mai verificatisi in Europa;
- 16 giugno 1957, Robecco Pavese e Vallescuropasso (PV): 6
vittime;
- 4 luglio 1965, da Fiorenzuola (PC) a Torricella di Sissa
(PR): 9 vittime;
- 11 settembre 1970, dai Colli Euganei a Venezia: 36 vittime
(di cui 21 per il rovesciamento di un motoscafo nella laguna veneta),
circa 500 feriti;
- 7 luglio 2001, Arcore e Concorezzo (MB), circa 50 feriti;
- 6 giugno 2009, Vallà di Riese (TV), circa 30 feriti.

Il tornado EF2 del 03.05.2013 su Castelfranco
Emilia (MO) ripreso da Nonantola (f. A. Reggiani).
Ecco
una raccolta di video del tornado (da youreporter).
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