Violenti temporali, straordinari per
intensità ed estensione dei territori colpiti, si sono abbattuti
sulla Toscana tra venerdì 19 settembre 2014 e la notte successiva.
La situazione sinottica mostrava una rimonta anticiclonica
subtropicale al Centro-Sud Italia fino all'altezza circa del Lazio,
mentre infiltrazioni di aria umida e fresca nord-atlantica si
dirigevano proprio sulla Toscana, creando quel contrasto tra masse
d'aria con differenti caratteristiche termodinamiche che è
maggiormente propizio alla formazione di temporali di forte intensità.
Il primo fronte temporalesco si è sviluppato al largo delle coste
toscane settentrionali nelle prime ore del mattino del 19, seguendo
una lenta traiettoria Ovest - Est e intensificandosi sempre di più.
La prima cella temporalesca, non particolarmente intensa, ha
interessato lo Spezzino e la provincia di Massa-Carrara tra le h 7 e
le h 8, mentre la parte più violenta del temporale restava in mare.

Immagine radar (Arpa
Piemonte e
Arpa Liguria), h 07:20 UTC (h 09:20 locali) del
19 settembre 2014: un intenso nucleo temporalesco, con precipitazioni
superiori a 50 mm/h, si muove dal Mar Ligure verso lo Spezzino e la
Versilia.
Dopodiché si è assistito all'avvicinamento verso la costa della parte
più intensa del nucleo, che ha colpito pesantemente dapprima la
Versilia, poi la città e provincia di Lucca.

Immagine radar (Arpa
Piemonte e
Arpa Liguria), h 09:20 UTC del 19 settembre 2014: la cella
temporalesca è ora in piena attività tra Versilia e Lucchesia,
prima di dirigersi verso Firenze.
Il fronte, malgrado la sua relativa
rapidità, ha innescato fenomeni violenti: a Viareggio sono caduti 40.8
mm di pioggia, quasi tutti nelle due ore tra le 9 e le 11, con un
picco di 21.6 mm tra le 10:15 e le 10:30, mentre a Lucca si sono
rilevati 33.2 mm con un picco di 21.6 mm tra le 10:45 e le 11:00,
accompagnati da raffiche di vento fino a 70 km/h, responsabili di
danni alle alberate.
La zona maggiormente colpita dalla pioggia è stata quella di
Pietrasanta, in Versilia, dove sono caduti 90.4 mm.
Il fronte si è poi rapidamente spostato in direzione Est, andando ad
investire Prato e Firenze. In questo caso a provocare gravi danni
(stima di un milione e mezzo di euro solo al sistema museale
del capoluogo) non è stata tanto la quantità di pioggia (16.0 mm a
Prato Università, 24.0 mm a Firenze centro), quanto piuttosto la
grandine e il vento violentissimo.
A Firenze si è registrato un picco di 21.2 mm tra le 11:45 e le 12:00
solari, e il vento ha soffiato con straordinaria intensità toccando
punte superiori ai 100 e persino ai 150 km/h: molti alberi sono
crollati (devastati in particolare i Giardini di Boboli e l'Orto
Botanico dell'Università) e la città è stata colpita anche da una
furiosa grandinata (rara a vedersi a Firenze) che ha raggiunto uno
spessore al suolo di 5 cm su diverse vie del centro.
La violenza della pioggia e della grandine ha comportato infiltrazioni
anche all'interno di Palazzo Vecchio, degli Uffizi e della
Biblioteca Nazionale.

Firenze, 19 settembre
2014: passata la tempesta di pioggia, vento e grandine,
5 cm di ghiaccio ricoprono il piazzale di fronte alla cattedrale di
Santa Maria del Fiore e al Campanile di Giotto, tra lo stupore dei
turisti (fonte: Il
Tirreno).

Firenze, 19 settembre 2014: i danni causati dal
vento all'Orto Botanico dell'Università (fonte:
La Repubblica -
Firenze).
Ma grandine con chicchi
fino a 4-5 cm di diametro e violente raffiche discendenti e
vorticose hanno sferzato soprattutto la parte occidentale della
provincia di Firenze situata a nord di Empoli e dell’Arno (zona
Cerreto Guidi, Stabbia e Lazzeretto): varie stazioni meteorologiche
hanno segnalato punte massime istantanee del vento fino a 150-180
km/h, di provenienze anche opposte, e vegetazione, colture ed
edifici hanno riportato anche qui gravi danni.
I feriti, un centinaio tra città e provincia, sono stati quasi
tutti colpiti da tegole e altri elementi sollevati dalla furia del
vento.

19 settembre 2014: il temporale visto da
Montecalvoli (PI) verso la Lucchesia e il Pistoiese (f. Giovanni
Battista Mazzoni).
I fenomeni si sono attenuati nel pomeriggio ma, durante la notte e le
prime ore del mattino di sabato 20 settembre, un altro
fronte nuvoloso si è diretto velocemente dal Mediterraneo
Occidentale verso l'Emilia-Romagna, attraversando rapidamente la
Toscana.
Si sono così scatenati violenti temporali stavolta lungo la dorsale
appenninica, e in particolare sull'Appennino Fiorentino e quello
Romagnolo.
A Firenzuola (FI) sono caduti 178.4 mm di pioggia, con
picchi di 32.4 mm tra le 02:15 e le 02:30, di 26.6 mm tra le 03:00 e
le 03:15 e di 76.8 mm tra le 02 e le 03:15.
Inoltre nelle vicine località di Palazzuolo sul Senio e Marradi sono
caduti in totale rispettivamente 140.0 mm e 131.2 mm, ma il temporale
ha colpito un po’ tutto l'Appennino Settentrionale, riversando ad
esempio 129.4 mm a Montepiano di Vernio (PO) e oltre 100 mm in varie
altre stazioni delle province di Massa-Carrara, Lucca, Pistoia, Prato
e Firenze e delle limitrofe province del versante padano-adriatico.
Ne è conseguita un'onda di piena dei principali fiumi che
dall'Appennino si dirigono verso la pianura emiliano-romagnola, con
straripamento del fiume Santerno a Imola (BO).
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