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VIOLENTI TEMPORALI DEL 19-20 SETTEMBRE 2014 IN TOSCANA
Giovanni Battista Mazzoni, Maurizio Ratti - 24 settembre 2014
 
Violenti temporali, straordinari per intensità ed estensione dei territori colpiti, si sono abbattuti sulla Toscana tra venerdì 19 settembre 2014 e la notte successiva.

La situazione sinottica mostrava una rimonta anticiclonica subtropicale al Centro-Sud Italia fino all'altezza circa del Lazio, mentre infiltrazioni di aria umida e fresca nord-atlantica si dirigevano proprio sulla Toscana, creando quel contrasto tra masse d'aria con differenti caratteristiche termodinamiche che è maggiormente propizio alla formazione di temporali di forte intensità.

Il primo fronte temporalesco si è sviluppato al largo delle coste toscane settentrionali nelle prime ore del mattino del 19, seguendo una lenta traiettoria Ovest - Est e intensificandosi sempre di più.
La prima cella temporalesca, non particolarmente intensa, ha interessato lo Spezzino e la provincia di Massa-Carrara tra le h 7 e le h 8, mentre la parte più violenta del temporale restava in mare.

Immagine radar (Arpa Piemonte e Arpa Liguria), h 07:20 UTC (h 09:20 locali) del
19 settembre 2014: un intenso nucleo temporalesco, con precipitazioni superiori a 50 mm/h, si muove dal Mar Ligure verso lo Spezzino e la Versilia.


Dopodiché si è assistito all'avvicinamento verso la costa della parte più intensa del nucleo, che ha colpito pesantemente dapprima la Versilia, poi la città e provincia di Lucca.

Immagine radar (Arpa Piemonte e Arpa Liguria), h 09:20 UTC del 19 settembre 2014: la cella temporalesca è ora in piena attività tra Versilia e Lucchesia,
prima di dirigersi verso Firenze.

Il fronte, malgrado la sua relativa rapidità, ha innescato fenomeni violenti: a Viareggio sono caduti 40.8 mm di pioggia, quasi tutti nelle due ore tra le 9 e le 11, con un picco di 21.6 mm tra le 10:15 e le 10:30, mentre a Lucca si sono rilevati 33.2 mm con un picco di 21.6 mm tra le 10:45 e le 11:00, accompagnati da raffiche di vento fino a 70 km/h, responsabili di danni alle alberate.
La zona maggiormente colpita dalla pioggia è stata quella di Pietrasanta, in Versilia, dove sono caduti 90.4 mm.

Il fronte si è poi rapidamente spostato in direzione Est, andando ad investire Prato e Firenze. In questo caso a provocare gravi danni (stima di un milione e mezzo di euro solo al sistema museale del capoluogo) non è stata tanto la quantità di pioggia (16.0 mm a Prato Università, 24.0 mm a Firenze centro), quanto piuttosto la grandine e il vento violentissimo.
A Firenze si è registrato un picco di 21.2 mm tra le 11:45 e le 12:00 solari, e il vento ha soffiato con straordinaria intensità toccando punte superiori ai 100 e persino ai 150 km/h: molti alberi sono crollati (devastati in particolare i Giardini di Boboli e l'Orto Botanico dell'Università) e la città è stata colpita anche da una furiosa grandinata (rara a vedersi a Firenze) che ha raggiunto uno spessore al suolo di 5 cm su diverse vie del centro.
La violenza della pioggia e della grandine ha comportato infiltrazioni anche all'interno di Palazzo Vecchio, degli Uffizi e della Biblioteca Nazionale.

Firenze, 19 settembre 2014: passata la tempesta di pioggia, vento e grandine,
5 cm di ghiaccio ricoprono il piazzale di fronte alla cattedrale di Santa Maria del Fiore e al Campanile di Giotto, tra lo stupore dei turisti (fonte: Il Tirreno).
 

Firenze, 19 settembre 2014: i danni causati dal vento all'Orto Botanico dell'Università (fonte: La Repubblica - Firenze).
 

Ma grandine con chicchi fino a 4-5 cm di diametro e violente raffiche discendenti e vorticose hanno sferzato soprattutto la parte occidentale della provincia di Firenze situata a nord di Empoli e dell’Arno (zona Cerreto Guidi, Stabbia e Lazzeretto): varie stazioni meteorologiche hanno segnalato punte massime istantanee del vento fino a 150-180 km/h, di provenienze anche opposte, e vegetazione, colture ed edifici hanno riportato anche qui gravi danni.

I feriti, un centinaio tra città e provincia, sono stati quasi tutti colpiti da tegole e altri elementi sollevati dalla furia del vento.


19 settembre 2014: il temporale visto da Montecalvoli (PI) verso la Lucchesia e il Pistoiese (f. Giovanni Battista Mazzoni).


I fenomeni si sono attenuati nel pomeriggio ma, durante la notte e le prime ore del mattino di sabato 20 settembre, un altro fronte nuvoloso si è diretto velocemente dal Mediterraneo Occidentale verso l'Emilia-Romagna, attraversando rapidamente la Toscana.
Si sono così scatenati violenti temporali stavolta lungo la dorsale appenninica, e in particolare sull'Appennino Fiorentino e quello Romagnolo.

A Firenzuola (FI) sono caduti 178.4 mm di pioggia, con picchi di 32.4 mm tra le 02:15 e le 02:30, di 26.6 mm tra le 03:00 e le 03:15 e di 76.8 mm tra le 02 e le 03:15.
Inoltre nelle vicine località di Palazzuolo sul Senio e Marradi sono caduti in totale rispettivamente 140.0 mm e 131.2 mm, ma il temporale ha colpito un po’ tutto l'Appennino Settentrionale, riversando ad esempio 129.4 mm a Montepiano di Vernio (PO) e oltre 100 mm in varie altre stazioni delle province di Massa-Carrara, Lucca, Pistoia, Prato e Firenze e delle limitrofe province del versante padano-adriatico.

Ne è conseguita un'onda di piena dei principali fiumi che dall'Appennino si dirigono verso la pianura emiliano-romagnola, con straripamento del fiume Santerno a Imola (BO).


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