| SITUAZIONE
          GHIACCIAI ALPI OVEST 2000 A cura di Luca Mercalli.
 Da
          quasi 10 anni molti soci della Società Meteorologica Subalpina (ora
          Italiana) seguono costantemente insieme al Comitato Glaciologico
          Italiano l'andamento delle variazioni dei ghiacciai. Anche quest'anno
          i dati non sono positivi: continua l'estesa e significativa fase di
          regresso ormai in atto dal 1986 su tutte le Alpi. Nel settore alpino
          occidentale  nonostante un Luglio fresco, i forti calori di
          Agosto hanno provocato la totale scomparsa della neve residua
          invernale e una ingente fusione delle masse glaciali. In Settembre
          sono stati rilevate come di consueto le variazioni delle fronti
          glaciali rispetto ai segnali fissi che hanno mostrato quasi ovunque
          valori negativi sebbene meno drastici rispetto al 1998 ed al 1999.
          Nella cartina sono indicati gli arretramenti in metri, rispetto al
          1999,  di alcuni importanti ghiacciai delle Alpi occidentali, di
          cui vi proponiamo alcune immagini di seguito.   
    Il
          piccolo ghiacciaio Basei presso il colle del Nivolet, Parco Nazionale
          del Gran Paradiso. Dal 1999 al 2000 la fronte è arretrata di 1 m (foto
          L. Mercalli) .
       Il
          ghiacciaio Ciardoney, sorvegliato speciale.Dal 1992 questo piccolo ghiacciaio in alta Valle Soana, in un vallone
          remoto del Parco Nazionale del Gran Paradiso, è oggetto di
          dettagliate ricerche sul bilancio di massa, condotte con il sostegno
          dell'Azienda
          Energetica Metropolitana SpA di Torino. Qui ogni anno in primavera
          si misura la quantità di neve accumulatasi nell'inverno che
          rappresenta l'alimentazione del ghiacciaio e si misurano le perdite di
          ghiaccio in autunno tramite speciali paline infisse nel corpo
          glaciale. Un dettagliato report sui lavori condotti su questo
          ghiacciaio è stato recentemente pubblicato sulla rivista ALP di
          Dicembre 1999.
  Un
          momento delle misure di densità del manto nevoso al Colle Ciardoney,
          3140 m, il 01.06.2000 (F. D. Cat Berro)
            Ghiacciaio Ciardoney:
          misura della perdita di spessore alle paline ablatometriche  
          (F. L. Mercalli)
  Il
          grafico mostra l'andamento degli accumuli nevosi (in azzurro),
          dell'ablazione (in blu), e del bilancio di massa (in rosso) sul
          ghiacciaio Ciardoney dal 1992 al 2000.Il ghiacciaio ha sempre subito
          perdite di massa ma negli ultimi tre anni ha mostrato una
          considerevole accelerazione del fenomeno.Il 1998 è stato l'anno più
          gravoso con oltre tre metri di spessore perduti nella sola estate; la
          stagione 1999-2000 ha chiuso con una perdita di 1,23 m .
          Complessivamente dal 1992 il ghiacciaio si è abbassato di oltre 11 m
          .
  
 
 Il
          ghiacciaio del Lys sul Monte Rosa, Valle di Gressoney, come appariva
          nel 1922 (foto in alto, U. Monterin) e nel 1999 (foto in basso, W.
          Monterin). Si nota l'imponente perdita di ghiaccio alle quote medie e
          la scomparsa della grande lingua valliva. Dal 1812 il ghiacciaio è
          arretrato di oltre 1200 m, 15 m sono stati persi nell'ultima campagna
          di misura (1999-2000). Oggi il ghiacciaio ha raggiunto il suo punto
          più arretrato di circa 5 secoli di storia nota.    |