sommario   
 

 
Stratocumulus


Scattata nel mese di maggio 2004 poco prima del tramonto, riprende la parte orientale della città di Genova.
Uno stratocumulo ricopre interamente il cielo. Attaccati all'appennino, alle spalle della città, una fascia di cumuli orografici, al di sopra sono presenti anche alcuni altocumulus lenticularis
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Foto di: Sergio Sarigu

 

La primavera in Sud America

Le precipitazioni non hanno avuto una caratteristica globale preponderante, ma si sono presentate in modo variabile a seconda della zona geografica. Le temperature invece, soprattutto nel mese di Settembre, nel centro-est del continente sono state sopra la media.

 

L'ultima foresta

Se esistesse fattore naturale che moltiplica in modo esponenziale l'effetto serra causato dall'inquinamento dell'uomo, che cosa potrebbe accadere?
Prendendo come spunto questo reale pericolo ho costruito una situazione possibilistica per l'avvenire della Terra e la sopravvivenza dell'uomo.
In questo numero la terza parte.
Si chiarisce il fattore naturale innescato dall'uomo che ha causato il disastro climatologico.

 

La neve
La neve in Italia

In questa quarta parte viene analizzata la neve nel nostro paese.
Dalla quantità di precipitazioni nevose, alla frequenza della neve, alla durata del manto nevoso, ed infine la neve sulle Alpi.
Questo studio è stato fatto in base alla pubblicazione n. 26 del Servizio Idrografico Italiano, “La nevosità in Italia nel quarantennio 1921-1960” edita dall’Istituto Poligrafico dello Stato nel 1971.
Dato il considerevole riscaldamento del pianeta negli ultimi 35 anni, oggi questi valori sono drasticamente diminuiti.


Eccezionale nevicata a Bosco Chiesanuova (VR), in Lessinia.
Inverno 2004

Notizie dal mondo (Autunno)

Asia


26 settembre - Il Tifone Meari

SIBERIA
-51,8 °C a Ojmjakon
Venerdì 26 novembre è stato subito ritoccato al ribasso il limite di freddo stagionale, stabilito a Ojmjakon il giorno precedente. La freddissima località siberiana, vero "polo del freddo", è scesa fino a -51,8°C (la media delle minime di novembre è di 10°C più alta)

GIAPPONE
Formatosi nell’oceano Pacifico occidentale, il Tifone Meari ha colpito l’arcipelago del Sol Levante in particolare nell’isola meridionale di Kyushu il 29 settembre, con venti a 130 km/h, causando 15 morti.

Il 9 ottobre venti fino a 165 km/h hanno colpito Tokyo e le coste orientali dell’arcipelago, scatenati dal Tifone Ma-on. Si tratta del più intenso tifone da 10 anni che si è abbattuto sulla capitale nipponica.

Nord America


L'uragano Frances

STATI UNITI
Nel mese di settembre nel Paese sono stati registrati 247 tornado, numero che ha superato il precedente record di 139 casi, verificatosi nel 1967. L’elevato, e inusuale, numero di tornado, può essere ricondotto all’inoltrarsi sulla terraferma degli uragani. Frances ha prodotto 117 uragani, superando Beulah che, nel 1967, ne aveva innescati 115, mentre Ivan e Jeanne hanno prodotto, rispettivamente, 104 e 16 tornado.

Frances ha attraversato la Florida il 5 settembre nei pressi di Sewall’s Point, con venti intorno a 170 km/h.

Ivan, abbattutosi dieci giorni dopo lungo le coste dell’Alabama, del Mississippi e della Florida, ha provocato venti fino a 210 km/h e onde misurate da boe oceanografiche che hanno misurato un’altezza di 15 metri.

Oceania
ISOLE MARIANNE
Il Tifone Tokage, sviluppatosi nell’Oceano Pacifico occidentale il 12 ottobre, ha attraversato il settore settentrionale delle Isole Marianne il 13 e sei giorni dopo ha colpito Okinawa con venti intorno a 150 km/h, dirigendosi, successivamente, verso il Giappone.

Europa


8-9 ottobre.
Animazione Meteosat 7 del sistema frontale che ha colpito il Portogalle

PORTOGALLO
Le aree centrali e del nord del Portogallo sono state investite, tra i giorni 8 e 9 ottobre, dal passaggio di un sistema frontale che ha innescato venti con raffiche del vento fino a 100 km/h.

POLONIA E SLOVACCHIA
Una eccezionale tempesta di vento si è abbattuta il 18 e 19 novembre, con minore intensità, sulla Polonia con venti a oltre 95 km/h e con maggiore veemenza sulla Slovacchia. In quest’ultimo paese le raffiche hanno raggiunto 170 km/h. Sulla catena montuosa degli Alti Tatra una striscia di 60 km per 10 km di foresta è stata completamente abbattuta dalla forza del vento.

 

Questo ed altro nelle NEWS

 

Contributo alla classificazione dei climi della Liguria
Distribuzione geografica delle precipitazioni annue
III parte

In questa terza parte viene analizzata la distribuzione geografica delle precipitazioni nella provincia di Genova.

Il territorio della provincia di Genova è quello che, nel compartimento ligure, intercetta una più variegata distribuzione delle precipitazioni. Si passa, infatti, da 874 mm annui del Santuario della Madonna delle Grazie, nei pressi di Voltri, a 2333 mm di Parazzuolo, nella porzione orientale della provincia, nell’alta valle dell’Aveto, appena oltrepassato il displuvio appenninico.


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collaboratori

Guido Goretti

Gustavo  Pittaluga
Tecnico in meteorologia, classe II OMM, Dipartimento di Meteorologia presso l'Università di Buenos Aires

Nicola Podestà
Direttore dell'Osservatorio Meteorologico di Imperia

 

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