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LA RIVINCITA DELL’ESTATE 2000: CALDO ANCORA PIU’ INTENSO DAL 23 AGOSTO 
Claudio Castellano - SMS redazione Nimbus

TORINO, 20 agosto 2000 - Ecco l’estate mediterranea in piena salute. Dopo un periodo di crisi e più fresco della norma, durato  circa 30 giorni, che ha sollevato l’attenzione di giornali, alimentato discussioni e sondaggi tra pseudoesperti sull’evoluzione futura, e portato qualcuno a pensare già a un raffreddamento del clima europeo per l’estinzione della Corrente del Golfo, riprende vigore l’anticiclone caldo subtropicale e le temperature tornano a superare in molte località i 35 gradi. Ecco l’analisi della situazione meteo per i prossimi giorni.

La situazione di domenica 20 agosto
La cupola di alta pressione si estende dall’Africa nord-occidentale ai Carpazi; il flusso di aria instabile da sud-ovest che nei giorni scorsi lambiva le Alpi occidentali rimane posizionato sulla Francia centrale. I 500 hPa di pressione si ritrovano sull’Italia a quote molto elevate, dai 5880 m sul Nord Italia ai 5940 m sulle Isole. L'isoipsa di 5880 m (588 sulla carta) delinea bene l’area interessata dal tempo ben soleggiato della giornata.



L’isoterma di 20 gradi al livello isobarico di 850 hPa (circa 1500 m) avvolge tutta l’Italia e descrive la posizione dell’onda calda. Il flusso da sud-ovest sul bordo occidentale dell’alta pressione ha accentuato negli ultimi giorni l’afa a causa del consistente apporto di umidità dal Mediterraneo. 

La situazione tra lunedì 21 e martedì 22 agosto 
Il promontorio di alta pressione resiste al centro-sud e subisce una temporanea attenuazione sulle regioni nord-occidentali. L’isoipsa di 5880 m (588 sulla carta), che delinea l’altezza alla quale la pressione assume il valore di 500 hPa, si porta sul Centro Italia. Sull’Italia nord-occidentale persiste il flusso da sud-ovest, ma la curvatura delle isoipse diviene ciclonica (la curvatura da convessa diviene concava, confrontare con carta precedente del 20 agosto). Una tale configurazione aumenta l’instabilità sulle regioni nord-occidentali.


Anche la carta delle isoterma al livello di 850 hPa (circa 1500 m), mostra un calo dei valori sull’Italia settentrionale, più accentuato sulla parte nord-occidentale. Tra Italia centrale e Alpi occidentali si crea un marcato gradiente termico. Il fronte nuvoloso da giorni stazionario sulla Francia centrale avanza infatti verso le Alpi. Temporali anche forti si svilupperanno dapprima sulle Alpi occidentali già a partire dal pomeriggio di lunedì 21 e soprattutto in serata, estendendosi in seguito alle zone alpine della Lombardia, portando un temporaneo refrigerio su qualche località. Al centro e al sud Italia nessun cambiamento di rilievo, sole e gran caldo.

La situazione dal 23 agosto
Dopo il temporaneo cedimento sul bordo occidentale l’alta pressione subtropicale si rinvigorirà ulteriormente fino ad invadere tutta l’Italia e l’Europa centrale. Il suo massimo sarà raggiunto tra giovedì 24 e venerdì 25 agosto, quando l’isoipsa di 5960 m (596 sulla carta) chiuderà gran parte dell’Italia. A questo elevatissimo livello (alquanto anomalo per l'Italia settentrionale) si collocherà il valore di pressione di 500 hPa e la massa d’aria in circolazione sarà molto calda. L’isoterma di 20 gradi (sempre al livello di 850 hPa, circa 1500 m) avvolgerà quasi tutta la Francia e parte dell’Italia si troverà all’interno dell’isoterma di 22 gradi. L’isoterma zero gradi sulle Alpi raggiungerà probabilmente i 4800 m. 

La situazione dell’11 agosto 1998

Nel 1998 un’intensa ondata di caldo interessò l’Italia e l’Europa centrale, con 38 gradi in Francia e sul Nord Italia e punte di 40 anche sulla pianura piemontese (assai rari). A Plateau Rosa l’11 agosto 1998 veniva misurata una massima di 14 °C, di poco inferiore al valore record del 2 luglio 1952. Purtroppo l’assenza di rilevamenti in questo periodo non ci consentirà di stabilire se l’invasione calda dell’agosto 2000 sarà più intensa di quella di due anni fa. Il responsabile dell’onda calda del 1998 era una vasto anticiclone subtropicale, i cui valori di geopotenziale a 500 hPa (altezza alla quale si colloca la pressione di 500 hPa) erano leggermente inferiori a quelli previsti per il 24-25 agosto 2000 (confrontare le relative carte). La posizione dell’isoterma 20 gradi delinea l’estensione dell’onda calda, ma i 22 gradi non raggiungevano l’Italia. 

Si ringrazia per le carte qui esposte il NOAA-CIRES Climate Diagnostics Center, Boulder, Colorado, USA (http://www.cdc.noaa.gov/) 



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