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I GIACIMENTI DEL POTERE. A CHI APPARTIENE OGGI IL PETROLIO
Rampoldi G.
Mondadori Libri Spa , 2006
197 pagine, bianco/nero, no illustrazioni,
cop. in brossura, dim. 15 x 21 cm .
€14 
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DESCRIZIONE (a cura dell'Editore)

Dall'Iran al Venezuela, dalla Russia all'Arabia Saudita, inchiesta su chi controlla le grandi riserve energetiche del pianeta

Il mondo del petrolio è una delle realtà più opache che ci siano, del tutto simile a quello del traffico d'armi. Nessuno può dire con precisione se e quando finirà. Nessun governo al mondo sa se l'impennata dei prezzi dell'energia degli ultimi mesi sia temporanea oppure annunci l'età in cui non ci sarà più abbastanza greggio per soddisfare le richieste di tutti. Così come nessuno può predire se nuovi giacimenti o nuove tecnologie ci garantiranno un ritorno all'epoca del petrolio economico e copioso, o se invece quell'era sia finita. Non è detto che si realizzi il peggiore di questi scenari, ma il solo fatto che esso sia possibile finisce per condizionare pesantemente i comportamenti politici, e spesso anche militari, delle nazioni maggiormente coinvolte in questo mercato: i grandi produttori e i grandi consumatori di oro nero.
A chi appartiene oggi il petrolio? Chi sono i grandi produttori di greggio? Guido Rampoldi, inviato speciale della «Repubblica», intraprende un lungo viaggio intorno al pianeta del greggio per cercare di rispondere a queste domande. Dall'Iran degli ayatollah, a cui i grossi introiti garantiti dagli alti prezzi dell'oro nero permettono di sostenere una politica aggressiva nei confronti di tutto l'Occidente, al Venezuela governato dal presidente Chàvez, che grazie alla ricchezza dei propri pozzi decide di sfidare la tradizionale egemonia degli Stati Uniti in America Latina; dalla Russia di Putin, che servendosi del petrolio e del gas siberiano cerca di ritrovare il ruolo di superpotenza che appartenne all'Unione Sovietica, all'Iraq del dopo Saddam, dove il controllo sui pozzi nello scontro tra sunniti e sciiti è una delle poste in gioco più alte perché il paese ritrovi uno stato di equilibrio: Rampoldi ci racconta dove e quali sono i «giacimenti» di quel particolare potere che è dato dal possesso delle fonti di energia. Un potere altissimo e del tutto instabile, soggetto a rivolgimenti politici e a tensioni economiche continue; un potere che gli Stati Uniti e l'intero Occidente, tra cui anche il nostro fragile paese, cercano di controllare ma con cui sempre più spesso sono costretti a venire a patti. E' il potere dei nostri fornitori di energia, che ogni inverno minacciano di lasciarci al freddo o al buio.

 

 

 

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