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RIVISTA DI METEOROLOGIA, CLIMA E GHIACCIAI
  

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Come già per altri settori, anche nella meteorologia l'Italia vive tra mille contraddizioni. Da un lato un "sistema meteorologico distribuito" che promette una maggiore presenza e capillarità sul territorio, dall'altra la difficoltà reale di ottenere, efficacemente e tempestivamente, i "preziosi" dati meteorologici. Leggiamo a questo proposito un articolo tratto dal quotidiano LA STAMPA di Domenica 7 Gennaio 2001

Tra Satap e Regione
Battaglia sul servizio meteo
Maurizio Tropeano

E’ polemica sul servizio previsioni meteorologiche della Regione Piemonte. Il motivo? La mancata convenzione tra la Satap, la società che gestisce l’autostrada Torino-Piacenza, e la Regione per la fornitura dei dati sul monitoraggio meteoidrografico. La richiesta della Satap è motivata dalla necessità di proteggere il cantiere per l’adeguamento delle fondazioni del viadotto Tanaro. La società ha realizzato una serie di opere di salvaguardia ma per evitare di spostare mezzi e materiali e di bloccare i lavori al minimo segnale di allerta ha bisogno di una «previsione attendibile di piena, con un anticipo di 6-8 ore che necessita dell’inserimento in tempo reale dei dati pluviometrici». Una richiesta che viene respinta dal direttore generale della Regione, Vincenzo Coccolo. «Il disimpegno della Satap per la realizzazione del collegamento Asti-Cuneo da una parte e il potenziamento delle reti di monitoraggio dall’altra fanno ritenere decaduti e superati i presupposti per l’avvio della convenzione», scrive il direttore. Coccolo invita la Satap a consultare il sito Internet della Regione anche se «è necessario un cauto utilizzo» dei dati e comunque la Regione non è da ritenersi responsabile per danni o problemi causati dal servizio diffuso in rete». Per la Satap, però, «il dato visualizzato ha un ritardo di 3/4 ore sull’ora effettiva del collegamento in rete». La conseguenza? «La Società - si legge in un documento - si è vista costretta, e si vedrà costretta in futuro, a sospendere a scopo precauzionale, e quasi sempre senza una reale necessità, i lavori del viadotto Tanaro ogniqualvolta venga ricevuto il bollettino di allertamento inviato dalla Protezione Civile, che avviene di norma quando la piovosità supera di poco quella considerata normale». Conclude la Satap: «Purtroppo questa prassi provoca ritardi ed è inoltre causa di maggiori costi. I ritardi causati dalla Regione verranno comunicati sia all’Anas che alla Protezione Civile e verrà chiesto alla Regione il rimborso dei maggiori costi sostenuti».
Il caso, poi, è diventato politico. Pino Chiezzi, capogruppo dei Comunisti Italiani in Consiglio regionale, ha presentato un’interpellanza urgente. Spiega: «I dati sulla quantità di pioggia caduta devono essere di dominio pubblico e non possono essere forniti discrezionalmente. Purtroppo la Regione ha agito in modo diverso negando una serie di dati». Conclude: «La Giunta deve intervenire affinché si provveda ad una diffusione universale dei dati». Replica Ugo Cavallera, assessore regionale alla Protezione Civile: «Il nostro servizio di rilevamento è stato citato come esempio di efficienza (*) dal direttore nazionale della Protezione Civile, Franco Barberi». Aggiunge: «Le previsioni sono disponibili su Internet e, progressivamente, si sta ampliando il numero delle informazioni fornite. I dati, poi, vengono forniti anche a soggetti privati che ne fanno richiesta in base alle loro specifiche esigenze».


(*)
Vedi l'articolo sulla recente alluvione in Piemonte: "Le previsioni erano corrette?" 

 

  
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