OPINIONI 
INVERNI NERI O BIANCHI?
Il futuro dell’innevamento in Valsusa in relazione al clima globale
Presentazione della conferenza tenuta a
Bardonecchia, 19 marzo 1999.

Dalle Alpi alla Maiella, la neve quest’inverno, anche se tardi, è arrivata in abbondanza. In alta Valsusa no. Appena quanto basta per tirare avanti una stagione sciistica sotto tono. Quali motivi climatici spiegano questa carenza? Un argomento di grande interesse per l’economia turistica piemontese, da non sottovalutare anche in vista della candidatura olimpica del 2006. Ne ha parlato venerdì sera a Bardonecchia il climatologo Luca Mercalli, nell’ambito del primo incontro di Valsusa Filmfest, concorso cinematografico dedicato al “tempo”, meteorologico e non. L’alta Valsusa non brilla quanto ad abbondanza di neve: a Bardonecchia la media di settant’anni ammonta a circa 230 cm, mente in Val Formazza, alla stessa quota si sfiorano i quattro metri. Sono gli effetti della posizione geografica rispetto alle perturbazioni. Ciò vuol dire che quando si incappa in un anno avaro di neve, come la stagione ormai in conclusione che ha ricevuto un metro in meno del normale, le piste da sci vanno in crisi. E da qualche anno, il continuo aumento della temperatura invernale riduce ulteriormente la durata della neve, rendendo le nevicate meno efficaci e mettendo fuori combattimento i cannoni dell’innevamento programmato. Va da sé che le colpe non siano da attribuire tout-court all’effetto serra, ma è ormai noto che il futuro della terra sarà più caldo. Un elemento che deve far riflettere sulle necessità di diversificazione dell’offerta turistica alpina. 

 


Torna indietro

 

Guida al   sito    |    Contattaci    |    Segnala il sito    |   Credits    |   Copyrights