L'ONDATA DI CALDO DEL 18-23 AGOSTO 2012 IN ITALIA
27.08.2012 - Redazione Nimbus
La lunga e intensa ondata di caldo che si è sviluppata tra sabato
18 e giovedì 23 agosto 2012 specialmente sulle regioni italiane
settentrionali e centrali tirreniche ha assunto caratteri straordinari
per la seconda metà di agosto, periodo in cui l'estate mostra di norma
segnali di declino.
Un vigoroso anticiclone nord-africano ha esteso la sua influenza
dall'Algeria all'Europa centrale coinvolgendo maggiormente le regioni
nordoccidentali, rispetto ai precedenti episodi di calura di questa
estate che avevano invece colpito di più il Centro-Sud Italia.
La natura subtropicale della massa d'aria sopraggiunta si evince
bene osservando le temperature registrate con i radiosondaggi
dell'atmosfera eseguiti con regolarità presso alcuni aeroporti: alla
superficie isobarica di 850 hPa, ovvero attorno a 1600 m di quota, si
sono misurati 21.0 °C al di sopra di Milano-Linate (alle h 12 UTC del
giorno 20) e 22.2 °C sopra Cuneo-Levaldigi (h 21 UTC del 21). Ancora più
marcata l'avvezione calda al di là delle Alpi, con ben 24.4 °C sui cieli
di Payerne, in Svizzera romanda (h 12 UTC del 19 agosto).
Più in quota, l'isoterma 0 °C in libera atmosfera è salita fino a
dei massimi, fuori dal comune, di 4775 m su Milano (h 12 UTC del 19),
4841 m su Bologna – San Pietro Capofiume (h 00 UTC del 20), e perfino
5126 m su Ajaccio, in Corsica (qui già alle h 12 UTC del 17 agosto).

Carta delle isoterme (°C, scala di colore) e dell'altezza del
geopotenziale (gpm) alla superficie isobarica di 850 hPa, h 15 UTC del
21 agosto 2012. E' evidente l'ampia risalita di aria rovente
subtropicale da Marocco e Algeria fino all'Italia, all'Europa centrale e
ai Balcani, con temperature, a quote di circa 1600 m in libera
atmosfera, superiori a 20 °C su gran parte dell'Europa meridionale. Una
situazione che si è ripetuta diverse volte nel corso della calda estate
2012, ma in questo caso l'asse del promontorio nord-africano si è
collocato tra la Francia e le Alpi, anziché tra Centro-Sud Italia e
Balcani.
In pianura si sono rilevate
temperature massime estesamente comprese tra 36 e 40 °C, talora
superiori, in particolare lungo la Valpadana e nelle zone interne di
Toscana, Lazio, Campania e Sardegna, mentre i versanti adriatici e
ionici, già interessati in precedenza dalle roventi ondate di caldo di
questa stagione, centrate più a Est, questa volta hanno visto i
termometri fermarsi in genere entro i 30-34 °C. Ecco alcuni valori
massimi giornalieri:
40.6 °C a
Firenze-centro il 20 agosto
40.4 ad Acqui
Terme (AL) il 21 agosto
40.3 a Galzignano
(PD) il 22 agosto
40.2 a San Felice sul
Panaro (MO) il 22 agosto
40.0 a Firenze-Peretola
il 20 agosto
39.4 a Ferrara il 21
agosto
39.2 a Decimomannu (CA)
il 18 agosto
39.0 a Guidonia (RM)
il 23 agosto
A bassa quota solo
localmente si sono stabiliti dei nuovi primati termici assoluti,
come i 38.2 °C del giorno 21 a Cameri (NO), massimo dall'inizio
delle misure nel 1988 (fonte
ARPA Piemonte),
lasciando per lo più imbattuti i record dell’agosto 2003, quando la
compressione favonica al Sud delle Alpi portò valori di 40 °C e oltre
anche sulle pianure piemontesi, mentre in questa occasione una debole
circolazione orientale nei bassi strati atmosferici ha impedito il
ripetersi di tali valori.
Colpisce tuttavia il momento tardivo in cui una così vigorosa onda di
calore si è sviluppata: si può infatti affermare che, soprattutto al
Nord-Ovest, non vi siano riscontri in passato di temperature così
elevate nel periodo successivo al Ferragosto.
Tale situazione si
inserisce pienamente nella recente tendenza ad avere stagioni estive
sempre più calde e prolungate a causa del riscaldamento globale:
nell'ultimo secolo a Torino-centro la temperatura massima ha
superato la soglia dei 35 °C nella seconda metà del mese per la prima
volta nel 1974 (35.8 °C il giorno 16), poi in maniera via via più
incalzante nel 2001 (35.0 °C il 28), 2009 (35.8 °C il 20 e 21), 2011
(35.7 °C il 22) e 2012 (36.5 °C il 22), quest'ultimo valore più
elevato dal 1753 per il periodo 16-31 agosto. I dati torinesi dei
recenti picchi di calura, dal 2009 in poi, sono riferiti alla stazione
ARPA Piemonte
della Consolata, in condizioni di misura coerenti con quelle degli
osservatori attivi in passato nei quartieri centrali della città.

Ma ancora più straordinarie
sono le temperature misurate in varie località delle Alpi
occidentali, dove talora sono stati battuti dei massimi assoluti.
Sul versante italiano,
ARPA Piemonte indica il raggiungimento di valori estremi in varie
serie di misura (almeno ventennali) a quote attorno ai 2000-2500 m, con
20.5 °C al Rifugio Gastaldi (2659 m), 23.0 °C al Colle della Lombarda
(2305 m) e 26.1 °C a Sestriere (2020 m). Inoltre, sul
versante francese si sono stabiliti nuovi primati assoluti di 35.8
°C a Briançon (1310 m), 28.3 °C a Val d’Isère (1850 m) e 13.4 °C all'Aiguille
du Midi (3845 m).

Sabato 18 agosto 2012: il forte promontorio anticiclonico raggiunge le
Alpi occidentali determinando,
oltre alle temperature straordinariamente elevate (isoterma 0 °C attorno
a 4700 m), una netta
stabilità atmosferica che impedisce lo sviluppo diurno di cumuli sopra i
rilievi.
Qui il gran sereno al Col de Vars, a 2111 m sulle francesi Hautes Alpes,
dove la siccità persistente ha ingiallito i pascoli alpini: una
situazione tuttavia piuttosto ricorrente in estate sulle Alpi francesi
del Sud
(f. D. Cat Berro).
Durante il periodo il tempo
si è mantenuto quasi sempre soleggiato e asciutto, salvo lo sviluppo
serale di temporali “di calore” sulle Alpi tra lunedì 20 e mercoledì 22
agosto, in locale sconfinamento alle pianure pedemontane.

Immagine satellitare NOAA ripresa nel
canale infrarosso alle h 20:01 UTC del 22 agosto 2012. Sereno su tutta
l’Italia, a parte le celle temporalesche sulle Alpi, frutto
dell’instabilità atmosferica stimolata dal forte surriscaldamento del
suolo a fine giornata (cortesia Rec. St. Univ. Dundee, UK).
Al
ghiacciaio Ciardoney, dove - a quota 2850 m - la temperatura
massima del periodo ha toccato i 18 °C, un violento temporale la sera di
mercoledì 22 agosto ha scaricato 25 mm di precipitazione, di cui 18 in
un’ora, determinando un intenso ruscellamento sulla superficie glaciale
già penalizzata dalla fusione per la calura, dunque una repentina piena
del torrente ablatore il cui livello è salito a 70 cm, massimo
dall’inizio delle misure nell’agosto 2010.

Immagine ripresa dalla webcam del
ghiacciaio Ciardoney alle h 08 locali di giovedì 23 agosto 2012:
è tornato il sereno dopo il violento temporale della sera precedente,
che ha causato lo scivolamento a valle del grande blocco erratico posto
in zona mediana del ghiacciaio, del volume stimato di circa 100 m3. La
superficie glaciale da inizio
agosto è interamente sgombra di neve residua, esposta a forte fusione e
annerita dal detrito,
preludio a una nuova stagione con bilancio di massa decisamente negativo
(come ogni anno, le misure glaciologiche verranno eseguite verso la metà
di settembre).
Dopo
un’estate che in Italia si collocherà probabilmente al secondo posto tra
le più calde dal 1800, anche le acque superficiali del Mediterraneo
mostrano temperature insolitamente elevate, con una deviazione media
dalla norma attualmente di circa +2 °C (con punte > +4 °C intorno alla
penisola) secondo le analisi del
Gruppo Nazionale di
Oceanografia Operativa dell’INGV.

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