Il tema della Giornata Meteorologica Mondiale, che si celebra il 23
marzo, per il 2002, è “Riduzione della vulnerabilità agli episodi
meteorologici e climatici estremi”.
Dati ancora provvisori indicano che, a livello globale, l’anno 2001 è
risultato il secondo più caldo negli ultimi 140 anni, con una
temperatura superiore di 0.42°C rispetto la normale del periodo
1961-1990. L’anno in assoluto più caldo è stato il 1998 con una
differenza di 0.57°C rispetto la stessa normale.
In Groenlandia il termometro ha raggiunto –60.2°C nella stazione
Summit ubicata sulla calotta a una quota di 3207 m s.l.m.
Texas settentrionale: 250 mm di pioggia in 24 0re
Stati Uniti
Nel Texas settentrionale, il giorno 16 dicembre, si sono abbattute
forti piogge che, in alcune località, hanno superato i 250 mm in 24
ore.
La città di Buffalo, nello stato di New York,
è stata colpita da una tempesta di neve nel giorno di Natale; nelle
24 ore il manto ha raggiunto un’altezza di 64 cm. Questa è la terza
nevicata più intensa in 24 ore registrata all’aeroporto della città.
La precipitazione nevosa è continuata nei giorni 26 e 27, per un
totale di 140 cm di altezza. In cinque giorni ravvicinati nei quali
si è avuta precipitazione nevosa, la neve cumulata, ha superato i
due metri. La temperatura al di sopra della norma delle acque dei
Grandi Laghi provoca un forte contrasto con la più fredda aria
sovrastante, innescando fenomeni di convezione, condensazione e
quindi forti precipitazioni le quali, sebbene nevose, spesso sono
accompagnate da tuoni e fulmini. Prima di questa nevicata,
dall’inizio della stagione invernale, si erano registrati solo 4 cm
di neve cumulata.
Alcune case sepolte dalla neve
Buffalo - New York
Il 9 febbraio una tempesta di neve ha bloccato il traffico
veicolare su numerose strade delle grandi pianure (Wyoming,
Colorado, Nebraska, South Dakota, Minnesota e Iowa). La coltre
nevosa ha superato i 60.
Acqua e fuoco
Australia
Nell’ultima decade di dicembre l’Australia orientale è stata
sconvolta da impetuosi incendi che hanno distrutto abitazioni e
vegetazione. Le temperature molto elevate (con una punta di 45.6°C
il giorno 25 a Cloncurry, piccola cittadina del Queensland, ai piedi
della catena dei monti Selwyn) e la bassa umidità, hanno favorito lo
svilupparsi e l’estendersi delle fiamme.
Il 5 febbraio un ciclone tropicale, il Chris, ha
colpito, per la prima volta in questa stagione, le aree costiere
settentrionali dell’Australia; la zona a sud ovest di Port Hedland,
città mineraria di 14.000 abitanti, è stata investita da venti con
raffiche superiori a 200 km/h. Il giorno 7, il ciclone, inoltrandosi
nell’interno del continente, si è indebolito e ha esaurito la
propria energia distruttiva.
Mongolia: superato il record mondiale di alta
pressione, raggiunti i 1085,6 hPa a Tosontsengel.
Mongolia
La più alta pressione atmosferica (ridotta) registrata sulla Terra, come risulta
in letteratura, è quella che il 31 dicembre 1968 gli strumenti hanno rilevato
nella città di Agata, in Siberia, con un valore di 1083.8 hPa. Da fonti NOAA si
apprende che questo valore sarebbe stato superato nella cittadina di
Tosontsengel, in Mongolia, circa 680 km a ovest della capitale Ulan Bator, posta
a 1720 m di altitudine. Qui, all’ora locale 0200 del 19 dicembre 2001, la
pressione ha raggiunto il valore di 1085.6 hPa. Al momento della lettura
il termometro segnava –40.5°C e uno strato di 4 cm di neve asciutta ricopriva
completamente il terreno. Gli estremi termici di quel giorno sono stati –44.1°C
e –23.8°C, al di sotto della temperatura media normale che, in dicembre, è di
–28.2°C, con –33.0°C di minima e –21.8°C di massima (i valori estremi sul lungo
periodo sono, per dicembre, rispettivamente di –51.6°C e 4.7°C)
I valori medi climatologici della pressione atmosferica di Tosontsengel sono di
1054.5 hPa per il mese di dicembre e 1031.9 per l’anno. Tuttavia è gennaio che
detiene la pressione media più alta con 1058.0 hPa; il mese con il valore più
basso è luglio con 1008.7 hPa.
Indonesia
Il 7 febbraio un’onda di marea di oltre di 9 metri di altezza, provocata da un
tifone, si è abbattuta sull’isola di Bali costringendo all’evacuazione di
centinaia di abitazioni e causando l’inondazione di numerose coltivazioni.
Afganistan
Il 7 febbraio una valanga ha bloccato il tunnel più alto al mondo, costruito dai
russi durante l’occupazione del paese, a 3363 metri s.l.m. Era stato riaperto
appena un mese prima dopo che nel 1990 fu chiuso a causa del materiale bellico e
di risulta abbandonato e accatastato all’interno. Sul posto durante la notte,
mentre era in atto una tempesta di neve , la temperatura è scesa a –30°C.
Dolomiti -22°C, Romania -26,3°C,
Federazione Russa: Europa: -42,9°C - Asia -64,5°C
Italia I primi
giorni del 2002 hanno portato temperature rigide sul nord Italia, sia sull’arco
alpino (estremi di –22°C sulle Dolomiti e di –17.0°C a Dobbiaco) che in pianura
(-13.0° il giorno 2 all’aeroporto milanese della Malpensa). In Liguria il freddo
ha provocato notevoli danni alle colture, in particolare nella piana di Albenga
(-6.0°C il 2) e nel Sarzanese (-7.2°C il a capodanno).
Il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica, come indicato nel
numero 2/2001 della Rivista di Meteorologia Aeronautica, sta ultimando il
programma di installazione sul territorio italiano di 110 stazioni sinottiche
automatiche che andranno a integrare quelle attualmente operanti, gestite da
proprio personale. Il programma, iniziato con una prima fase alla fine degli
anni ’80 del secolo scorso, porterà a coprire l’intera rete nazionale con un
totale di circa 200 stazioni entro l’anno in corso. Notiamo purtroppo che tra
queste stazioni non vi è traccia di Plateau Rosa: possiamo sperare in un refuso?
Per quanto riguarda la Liguria, alle stazioni della rete aeronautica attualmente
in funzione, Capo Mele, Albenga, Genova Sestri, Passo dei Giovi e Sarzana Luni,
andranno ad aggiungersi o ad affiancarsi quelle automatiche di Monte Settepani,
Genova, Passo dei Giovi, Chiavari, Palmaria e Sarzana Luni.
Germania Il 28 gennaio una violenta tempesta si è abbattuta sul nord della Germania e
sulle regioni costiere del Baltico e del mare del Nord. Il vento (che in alcuni
casi ha raggiunto il 150 chilometri orari) e la pioggia hanno investito per ore
il paese provocando la morte di due persone e qualche decina di feriti. La
tempesta ha colpito anche Berlino e la ragione circostante. Solo nella capitale
in poche ore i vigili del fuoco sono dovuti intervenire 240 volte, per incidenti
che in alcuni casi hanno provocato danni e feriti.
(Notizia tratta da: la Repubblica.it)
In Germania a Meiervik, nel land di Schleswig-Holstein,
vicino al confine danese il 28 gennaio il vento ha raggiunto i 128 km/h.
In francia a Dunkerque, sulla Manica, vento a 111 km/h il 28/1
Isole Britanniche
La violenta tempesta che si è abbattuta il 1° di febbraio sulle Isole
Britanniche, e sull’Irlanda in particolare, ha provocato la morte di almeno 7
persone. Forti venti e piogge torrenziali hanno colpito in maniera più marcata
le contee meridionali dell’isola di smeraldo e la parte sud occidentale
dell’Inghilterra. I venti più impetuosi sono stati tuttavia rilevati nelle isole
settentrionali della Gran Bretagna. Nelle Isole Shetland a Muckle Holm, già il
28/1 la massima raffica è stata di 180 km/h e nella piccola isola di Foula di
178 km/h il 2/2. A Stornoway, nelle Ebridi Esterne il 1° febbraio l’anemometro
ha segnato 143 km/h.
Romania
Anche la Romania è stata colpita da un’ondata di freddo particolarmente intensa
durante i primi giorni dell’anno. A Lugoj, cittadina situata una cinquantina di
km a est di Timisoara, la temperatura minima del giorno 4 gennaio è stata di
–25.4°C. Sulla vetta del Monte Omu, a 2509 m di altitudine, il giorno
successivo, sono stati registrati –26.3°C. La neve caduta in abbondanza ha
raggiunto, in alcune zone della Transilvania e della Dubruja, l’altezza di 150
cm provocando l’interruzione delle comunicazioni stradali.
Federazione Russa
A Mosca, nella prima decade di dicembre, la temperatura non ha mai superato i
12°C sottozero, provocando la morte di oltre 170 persone per assideramento;
anche se ciò potrebbe essere dovuto non solo agli estremi termici registrati, ma
anche ai problemi sociali che ancora opprimono quel paese. La temperatura media
sul lungo periodo a Mosca nel mese di dicembre è di –6.1°C con una minima media
di –10.0°C e un’estrema, sul lungo periodo, di –27.0°C. A Pinega,
nell’entroterra di Arcangelo, nella valle della Dvina, il 22 dicembre la
temperatura ha toccato –39.6°C. Anche
gennaio ha riservato alla città di Mosca, come d’altra parte al resto del paese,
temperature estremamente basse (-25.1° il giorno 3). Il giorno 8 a Sura,
località della Russia europea circa 500 km a est della capitale, il termometro è
sceso a –42.9°C.
In Siberia invece il periodo più freddo dell’inverno si è verificato circa tre
settimane dopo: gennaio ha fatto registrare un’estrema di –60.6°C a Verhojansk e
–62.7°C a Ojmjakon, entrambe il giorno 31, mentre il 1° di febbraio, quest’ultima
località, ha avuto una temperatura minima di –64.5°C. Anche le sponde del Mar
Nero, sulle pendici meridionali del Caucaso, hanno sofferto per le nevicate che
si sono verificate nei giorni 2, 3 e 4 gennaio. A Sotchi, dove la neve è stata
tolta da palme, eucalipti e cipressi, la temperatura massima è scesa da 14.0°C
del primo giorno dell’anno a 1.9° del giorno 3, con -2.7° di minima il giorno
successivo.
Europa meridionale e orientale
Le forti nevicate, verificatesi nei giorni centrali del mese di dicembre
nell’area settentrionale della penisola iberica, hanno messo in seria difficoltà
automobilisti e cittadini. Nelle regioni di Castilla e Leon e de La Rioja la
temperatura ha raggiunto punte estremamente basse (-10° C a Logrono). Anche nel
nord dell’Italia, in Francia e sui monti della Corsica si sono registrate
precipitazioni nevose e temperature rigide; a Milano Malpensa il giorno di
Natale la minima è stata di –12.0°C, a Luxeuil-les-Bains, nell’Alta Saona, il
giorno 24 dicembre il termometro ha segnato –18.3°C, mentre a Figari, nel sud
della Corsica, a Natale il termometro ha raggiunto di –4.9°C. In Grecia e in
Turchia tempeste di neve hanno bloccato i trasporti; a Larissa il giorno 20
dicembre la temperatura minima ha raggiunto il valore di –20.4°C (nel periodo
1961-1990 l’estrema minima si era verificata in gennaio con –21.6°C). Lo stesso
giorno e Edirne, in Turchia, il termometro ha segnato –10.4°C. Anche la Polonia
ha subito la morsa del freddo che ha ucciso 117 persone; a Lublino, vicino al
confine con la Bielorussia il termometro ha fatto registrare –22.2°C il giorno
il 17 dicembre.
Mongolia, Tosontsengel, dove è stata registrata la più alta pressione
atmosferica (ridotta) registrata sulla Terra 1085,6 hPa