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a cura di Gustavo Pittaluga
L'inverno in Sudamerica
Emisfero australe (giugno, luglio e agosto 2003)
In questi tre mesi le temperature del Pacifico Tropicale si trovano vicine alla
media stagionale, senza indizi di fenomeni Niño né Niña.
Giugno è un po' caldo ma il resto della stagione invernale tende alla media
termica statistica.
Le precipitazioni in genere tendono però a presentarsi leggermente sotto dal suo
valore medio, tranne al nord del Perù e l'Ecuador.
A luglio, in Venezuela, un temporale colpisce fortemente Caracas.
Mappe delle anomalie delle temperature
Mappe delle anomalie delle precipitazioni
Bilancio mensile per Giugno 2003
Il blocco dei sistemi frontali fa che durante questo mese si registrino scarti
termici positivi, specialmente nel centro sud del continente, introno al
Paraguay. Lì si distingue un massimo di + 4°C.
Ci sono settimane con temperature massime giornaliere vicine ai 30 °C in
Brasile, nord di Argentina e Paraguay. Altrove le massime girano intorno ai 20
°C. L'eccezione è nelle regione di montagne nel Perù dove gli scarti sono
negativi.
C'è un'anomalia umida nel nord di Perù e invece siccitá nel sud di Colombia e
Venezuela. Un clima relativamente caldo, e un po' secco, favorisce la raccolta
nelle coltivazioni di caffè ed arance nel Brasile e di cerali d'estate
nell'Argentina.
Bilancio mensile per Luglio 2003
I termometri segnalano che non ci sono anomalie significative delle temperature
nel continente sudamericano per questo mese.
Per quanto riguarda la precipitazione c'è una fascia secca al centro di Cile, è
anche secco il nord dell'Uruguay e le sue vicinanze (fatto che rallenterà la
germinazione del frumento invernale per mancanza di piogge) e si ripetono le
scarse precipitazioni relative nel sud di Colombia e Venezuela.
Al nord del Venezuela si forma un'anomalia umida climatologica; infatti nelle
prime settimane di luglio questa nazione è colpita da importanti piogge.
Bilancio mensile per Agosto 2003
Ancora agosto è piuttosto normale giacché non si vedono anomalie forti delle
temperature: appena al nord e al sud ci sono piccolissime anomalie positive e
nel centro, specie al nord di Bolivia, ci sono modeste anomalie negative. La
fascia secca al centro del Cile si ripete, anche nel nord dell'Uruguay e nelle
sue vicinanze è leggermente secco. I valori delle precipitazioni sono
adesso negativamente anomali in tutta la Colombia e il Venezuela.
Eventi più significativi e situazioni tipiche dell'inverno australe in
Sudamerica
- Perù (Giugno 2003)
Il servizio idrometeorologico peruviano registra una ondata fredda con valori
minimi di -20 °C. Il fenomeno accade nei dipartimenti di Puno, ad una quota di
1200 metri sopra il livello del mare.
La situazione contribuisce a che salgano ad oltre 87000 le persone colpite da
pneumonite, ci sono purtroppo morti. Vale dire che è una zona dove l'elettricità
scarseggia e mancano fonti alternative di riscaldamento.
- Venezuela (Luglio 2003)
Quando la convergenza
intertropicale si spostata al nord
inizia l'epoca delle piogge nel nord del
continente.
Il 15.08.03 un forte temporale colpisce la
città di Caracas (capitale di questa
nazione). Ci sono venti massimi di oltre 80
km/h con cadute di alberi ed antenne. Ci
sono feriti e anche vittime mortali. La
stampa locale segnalò che il temporale
generò terrore nella popolazione. |

Macchina danneggiata da un albero caduto
Fonte: El Universal (Venezuela) |
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- Argentina e Cile
(Luglio e Agosto 2003)
Le nevicate in montagna
sono buone e la neve non manca nelle valli
delle montagne patagoniche del Cile e
Argentina.
Le condizioni sono buone per praticare lo
sport dello sci. |

Bariloche,
Argentina, frequentata dai turisti
Fonte: La Nación (Argentina) |
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- Fronte freddo arriva al sud del Brasile e Bolivia - 6 e 7 agosto 2003
Durante l'inverno il Sudamerica si trova nel sentiero dei percorsi dei
temporali. Il forte gradiente termico tra nord e sud sostenta quei temporali
nelle latitudini medie.
Qua sotto si presentano delle immagini di una situazione tipica dell'inverno
2003. Le gelate, che accompagnano queste situazioni, costituiscono un rischio,
soprattutto per le coltivazioni tropicali brasiliane.

Animazione dal 6 al 7
agosto di 2003.
La bassa è già occlusa (al sud
dell'Uruguay), con una parte del fronte
freddo che arriva al sud del Brasile. Più al
sud, un altro fronte freddo man mano si
avvicina dalle zone polari e passa per tutta
la Patagonia.
Osservare la neve nelle montagne della
Cordigliera delle Andes.
Fonte: NASA(USA), animazione speciale per
RLMET |

Giorno 6 agosto 2003.
Satellite IR e analisi di pressione di
superficie con i centri di basse e alte
pressioni ed i suoi fronti associati. In
viola le basse occluse, in azzurro i fronti
freddi, in rosso i fronti caldi. Verso il
nord, una linea di colore arancio segnala la
convergenza intertropicale.
Fonte: Vara, Chavez, Davison, NOAA(USA) |
- Fenomeno Föehn tra Argentina e Cile (19 agosto 2003)
Si presenta un forte
vento Föehn, chiamato Zonda in questa parte
del mondo. Un minimo di pressione sottovento
di circa 1004 hPa nel centro ovest in
Argentina (vedere analisi sotto alla
sinistra).
È un minimo di pressione verso il quale i
venti convergono. Le temperature, come era
da aspettare per le caratteristiche di
questo fenomeno meteorologico, sono
significativamente diverse: sopravvento, con
venti Stau in atto, i valori si manifestano
intorno ai 10 °C, che salgono a +10 °C a
est; sottovento, con valori di circa 20 °C
(vedere analisi sotto alla destra).
La siccità favorisce la diffusione degli
incendi. |

Fuoco nella periferia della città di
Mendoza - Argentina
Fonte: Los Andes (Argentina) |
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Analisi 19.08.2003 - 00Z
A sinistra: pressione al livello del mare (hPa 1000), spessore 1000-500 hPa
(decametri)
A destra: 850 hPa, temperatura C, umidità relativa % verde chiaro 50%, verde più
scuro >90%, vento (m/s)
FONTE: National Centers for Environmental Prediction
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