Versione stampabile 


   di Nicola Podestà

Dopo l’estate siccitosa e calda era stato pronosticato, anche autorevolmente, un Autunno ricco di eventi estremi, alluvionali; l’ennesima riprova di un clima sempre più tropicalizzato. Al contrario, la stagione è trascorsa quanto mai tranquilla, quasi scialba e priva di particolari spunti di cronaca.
La ripresa delle piogge dopo un periodo secco estremamente prolungato è avvenuta in maniera regolare: si sono fatte vedere, in verità assai poco, a settembre e sono proseguite più consistenti, ma distribuite nel tempo in maniera equilibrata, nei due mesi successivi. I rovesci di pioggia non hanno mai stati toccati gli eccessi che si potevano paventare e, senza arrecare disagi di sorta se non piccole frane o smottamenti fisiologici in un territorio come quello ligure, hanno progressivamente rimpinguato le falde idriche sino a porre rimedio , finalmente, ad un periodo siccitoso iniziato già in primavera.
Anche sul fronte delle temperature non si individua nulla da segnalare. Mentre le medie delle massime e delle minime di Settembre oscillano entro pochi decime di grado attorno alla norma, Ottobre se ne è discostato sensibilmente facendo segnare valori medi di circa 1-1,5°C gradi inferiore ai valori stagionali; Novembre, invece, presenta un incremento sulle medie storiche di circa 1°C per le massime e di 2°C sulle minime. Ne risulta che l’andamento termico complessivo rientra nella normalità stagionale.
Ora descriviamo con maggior dettaglio il trimestre autunnale.

Settembre

Il mese inizia in un scenario tendenzialmente buono per il consolidarsi di un anticiclone in spostamento dalle isole britanniche all’Europa continentale. L’instabilità sulle nostre regioni è però ancora mantenuta viva da un minimo sul Mar Ligure che richiama flussi freschi e secchi. Il cielo è sereno. Il campo anticiclonico si estende e per diversi giorni il settentrione italiano è immune dai flussi atlantici, costretti a transitare più a sud. Consistenti corpi nuvolosi interessano la Corsica e la Sardegna e solo marginalmente a Liguria su cui si verificano deboli e sporadiche precipitazioni tra i giorni 6 e 7.
Da lunedì 8 la pressione cede decisamente e prelude ad un nuovo deterioramento. Si forma un minimo barico sul golfo di Genova da cui deriveranno rinforzo del vento e temporali, essenzialmente concentrati sulla Riviera di Levante ed il Genovesato. In breve l’ondata di maltempo si sposta sul meridione dove è resa più attiva dalla presenza sullo Ionio di un vortice alimentato da aria fredda balcanica.
Subentra sulla Liguria una settimana di tempo alterno, con prevalenza di schiarite via via più ampie prodotte da correnti secche in discesa da un’area anticiclonica sul nord Europa. Le deboli piogge del giorno 14, associate al veloce transito di una linea di instabilità, interrompono solo momentaneamente la tendenza positiva. Il 15 il cielo torna sereno ed il bel tempo si protrarrà per circa una settimana. Una residua instabilità insiste sul meridione a causa di una depressione attiva sul golfo della Sirte. Dal 22 il tempo si deteriora moderatamente per effetto di una perturbazione atlantica che si invortica sull’Italia settentrionale apportando sporadiche precipitazioni e temporali.
L’ultima settimana del mese inizia all’insegna di tempo debolmente perturbato; la crescita di un nucleo di alta pressione sull’Europa produce forti venti da NW e temperature fresche, ma il peggioramento più sensibile si verifica tra sabato e domenica con piogge diffuse, anche se non intense. Si giunge a fine mese con una serie di giornate caratterizzate da una spiccata variabilità indotta da correnti meridionali che continuano ad addensare lungo le coste abbondanti corpi nuvolosi.

Ottobre

I flussi umidi iniziati il mese precedente non accennano a diminuire e apportano deboli piogge su levante ligure e le regioni tirreniche, mentre l’Italia orientale comincia a sentire l’influenza del campo anticiclonico in espansione sull’Europa dell’est. In Liguria permane una spiccata variabilità e il vento di libeccio determina alcuni giorni di mare agitato al largo e mareggiate sulle coste di levante.
Dopo un nutrito avvicendarsi di fronti perturbati una decisa rimonta anticiclonica stabilizza l’atmosfera tra i giorni 6 e 11. Il cielo rimane però prevalente nuvoloso o molto nuvoloso a causa dell’afflusso di aria calda e umida africana che localmente darà luogo anche a dense foschie.
Solo da mercoledì 15 la rotazione dei venti da settentrione, conseguente all’instaurarsi di un imponente anticiclone sulla Scandinavia (1041 hPa), favorirà il dissolversi della nuvolosità e causerà un sensibile calo termico specialmente sul settore adriatico. Dal 17 il nucleo anticiclonico inizia a cedere riaprendo il varco all’aria atlantica. Inizia così una fase grigia e piovosa, che giungerà sino a fine mese, propiziata dall’approfondirsi di una serie di minimi tra il golfo di Biscaglia e le Baleari che favoriranno la risalita di aria umida e instabile.
Il mese si chiude sotto l’influenza di una profonda e persistente circolazione ciclonica sull’Inghilterra i cui effetti sulle nostra regione si concretizzano in piogge, in qualche caso anche intense, venti forti occidentali e mare molto mosso o agitato.

Novembre

Dal giorno 2 il maltempo inizia ad attenuarsi per merito di una decisa rimonta anticiclonica che in breve si dominerà sull’Europa producendo diversi giorni di bel tempo. Solo l’Adriatico continua ad essere lambito dalla discesa di correnti fredde. Nei giorni 6 e 7 cieli grigi e deboli piogge intermittenti segnalano l’arrivo di flussi caldi in risalita dal Mediterraneo meridionale. Nei giorni successivi, nonostante la pressione al suolo resti su valori alti (1020 hPa il giorno 11), la Penisola si trova in una situazione di leggera instabilità: correnti settentrionali interessano le regioni alpine ed una circolazione depressionaria resta attiva sul meridione.
La parte centrale del mese vede il transito di una serie di perturbazioni atlantiche; i cieli sono in prevalenza nuvolosi e si verificano deboli piogge sparse. Dal 17 la pressione aumenta, dapprima sull’Europa occidentale per poi estendersi gradualmente verso est, deviando così le perturbazioni atlantiche vengono deviate a nord delle Alpi. Il nucleo anticiclonico si consolida e sino al 20 garantisce tempo stabile e discrete condizioni del cielo. Dal 21 l’alta pressione si sposta verso levante; ne consegue la risalita di aria caldo-umida di matrice africana. Ciò, in concomitanza con l’avvicinamento di sistema atlantico produce intensi addensamenti nuvolosi e segna l’avvio di una fase perturbata in cui l’incessante fluire di fronti atlantici apporterà dal giorno 24 a fine mese, quasi quotidianamente, precipitazioni di debole o moderata intensità.