Versione stampabile 

Versión en Español

    a cura di Gustavo Pittaluga


L'inverno in Sudamerica - emisfero australe
(giugno, luglio e agosto 2005)

Durante questi mesi si sono avuti scarti di precipitazioni negative nel Nord del continente, specialmente in luglio. A giugno le temperature medie registrate hanno segnato valori di +4°C (sopra la media statistica) per delle zone del Sud del Brasile ed aree limitrofe; tuttavia la neve è stata abbondante nelle regioni australi. Luglio: un uragano si é abbattuto sulle vicinanze delle coste del Venezuela. Ad agosto una notevole depressone extra-tropicale si è sviluppata nella regione del “Rio de la Plata” portando piogge e venti fortissimi, con raffiche di oltre i 100 km/h.

Mappe delle anomalie delle temperature


Giugno 2005

Luglio 2005

Agosto 2005

Fonte: Iri (USA)


Anomalie delle temperature (°C)

Anomalie delle temperature:  rispetto ai valori medi  climatologici 1961 - 1990 
 

Mappe delle anomalie delle precipitazioni


Giugno 2005

Luglio 2005

Agosto 2005

Fonte: Iri (USA)


Anomalie precipitazioni (mm)

Anomalie delle precipitazioni: rispetto ai valori medi climatologici 1979 - 1995 

Bilancio climatico per giugno 2005

Si osservano anomalie negative della precipitazioni sul Nord del Brasile e nei paesi del Nord del continente: Ecuador, Colombia, Venezuela e le Guaiane. Nell'Est del Brasile, nel centro dell'Argentina e nel Cile si presentano valori tra +25 e +50 mm (sopra la media normale).

Le temperature registrano un considerevole scarto positivo sul Nord dell'Argentina, Sud del Brasile e zone del Paraguay e Uruguay. In certe posti i valori sono di + 4 C° (sopra la media normale). Nella Patagonia sfiorano dei valori appena sotto la media climatica.

Bilancio climatico per luglio 2005

Luglio è un mese relativamente secco. Si manifestano anomalie al di sotto della media statistica, specialmente in Colombia e Venezuela, con dei valori che arrivano a 150mm/mese, ripetendo in certo senso ciò capitato durante giugno. In Cile e nel Sud del Brasile le anomalie hanno dei valori che vanno oltre i 25mm/mese.

Le temperature non hanno molte deviazioni dalla media, appena sopra la norma nel centro dell'Argentina, Venezuela, Guaiane e il Nordest del Brasile. Un valore positivo di importanza relativa si manifesta sull'Oceano Atlantico nelle vicinanze dell'Uruguay.

Bilancio climatico per agosto 2005

Le piogge durante il mese, al Nord sono, nei confronti delle medie climatiche, relativamente minori. Lo stesso succede sopra grosse regioni del Brasile. Nel centro del Cile e nelle zone dell'Argentina i valori osservati sono invece di + 25 mm/mese.

Anche in agosto, ripetendo in un certo senso giugno, le temperature hanno uno scarto positivo sul Nord dell'Argentina, Sud del Brasile e zone del Paraguay e Uruguay, ma questa volta il massimo è vicino ai + 2 C°. La temperatura dell'acqua del mare sull'Est dell'Uruguay risulta superiora alla media, questo potrebbe essere stato uno degli elementi principali per lo sviluppo di una importante ciclogenesi (vedere più sotto).


Eventi più significativi e situazioni tipiche dell'inverno in Sudamerica

Giugno - Abbondante neve al sud del continente

L'inizio dell'inverno si presenta con molta neve. Aprono tutti i centri di sci nella provincia di Mendoza (Argentina) ma non mancano i problemi, per esempio le lunghe chiusure dei passi di frontiera tra Argentina e Cile.
Centri di sci, Mendoza (Argentina): è buona la neve per la stagione (sinistra).
Si calcola in 2500 i camion fermati sulle vie ed autostrade tra Argentina e Cile (destra).

 

 

L'avanzata di un fronte freddo (sopra) produce un'irruzione d'aria fredda nel sud del continente. L'immagine abbina l'infrarosso del satellite GOES 12 con l'analisi della pressione a in superficie, più i tipici colori dei fronti. Vedere il centro di bassa pressione occlusso sull'Est della Patagonia e sopra l'Oceano Atlantico. Il colore arancione segna una nuvolosità a sviluppo verticale.

Le anomalie delle temperature, in certe zone della Patagonia, raggiungono valori tra -5 e -7°C. Nel contempo, sul Brasile, il fenomeno è il contrario: di +5 fino ai +7 C. (alla destra)


Luglio: la neve persiste


 

Immagine del satellite americano "TERRA" (sopra), del 5.luglio.2005, delle 14:40 UTC. Un'anticiclone strutturato su tutti i livelli dell' atmosfera, copre la maggior parte della Patagonia e consente di osservare le nevicate su tutto il territorio, tranne sul largo dell'Atlantico (alla destra dell'immagine) dove la neve non è arrivata.
Analisi del modello GFS
- Pressione sul livello medio del mare e gli spessori 1000/500 hPa (sopra alla destra): si vede il grande anticiclone associato ad  una massa d'aria fredda. Pure un fronte freddo si può determinare al Nord, nel sud del Brasile per l'unione degli spessori. 
- Livello  300 hPa e  venti (destra e sotto): un promontorio causa i cieli sereni sulla Patagonia.




14 luglio: il largo del Nord di Venezuela è minacciato da un'uragano, l'"EMILY"

Il Servizio meteorologico del Venzuela informava, il giorno 14, che l'uragano si spostava ad una velocità di 30 km/h ed aveva un un minimo di pressione di 991 hPa. I venti massimi arrivavano ai 150 km/h, con delle raffiche ancora più forti. L'uragano corrisponde alla classe uno, secondo la qualificazione di Saffir-Simpson.

Visibile del satellite GOES 12 (a sopra). Sul mare del Caraibi visibile l'uragano "EMILY"


3 e 24 agosto: eccezionale ciclogenesi sul "Río de la Plata" (Argentina e Uruguay)

Si sviluppa un notabile centro di bassa pressione sul Río de la Plata, il minimo di questo arriva ai 992 hPa. I venti superano i 90 km/h nelle due capitali: Buenos Aires e Montevideo, come pure capita ad altri centri urbani. I danni maggiori sono sull'Uruguay dove le raffiche arrivano ai 108 nudi.

Mix di mappe, analisi del modello GFS, del 24.08.2005, 0 Z (sotto).

* 850 Hpa, temperature. Un fronte freddo va avanti, associato ad un sistema di bassa pressione, alla sinistra di questo, mentre la parte calda si inoltra verso il Sud, sulle acque dell'Atlantico.

* 300 hPa, Altezza geopotenziale e venti. Una saccatura si situa sopra la zona di maltempo.

* Superficie e spessori 1000/500 hPa. Da una parte gli spessori ripresentano il posto dove c'è il fronte e le rispettive masse d'arie. È notabile il gradiente barico, che spiega, come era aspettabile, i così forti venti.

* Umidità 850/500 hPa: sono coperti i cieli in tutta la zona.

Meteogrammi della temperatura, punto di rugiada, pressione e vento medio orario per la città di Montevideo (Uruguay). L'atmosfera ha un'umidità prossima al limite di saturazione, i venti massimi medi sono dell'ordine di 103 km/h, e sono concomitanti con i minimi di pressione.

I forti venti producono gravi danni, particolarmente nell'Uruguay. Si perdono delle vite umane, cadono moltissimi alberi e ci sono guasti nelle infrastrutture.



Antenna di telecomunicazione caduta nella capitale dell'Uruguay (sopra).

Immagine da satellite, 23.08.2005, canale infrarosso (sotto): celi coperti in tutta la regione, Uruguay, centro - Est dell'Argentina e parti del Sud del Brasile.

Oltre i venti, il sistema di maltempo porta copiose piogge, in quei due giorni (su certe zone) i pluviometri segnano circa 100 mm. Vedere sotto la grafica per la stazione Ezeiza, nella periferia di Buenos Aires.
Con questo periodo termina una sequenza relativa di giorni senza piogge.

Fonti:
diarios Los Andes (Argentina)
El Mercurio (Chile), El País (Uruguay)
meteogrammi di Underground.