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"TYLER PRIZE" PER L'AMBIENTE 2019
A MICHAEL MANN E WARREN WASHINGTON

      12.02.2019 - SMI/Redazione Nimbus

Il prestigioso "Tyler Prize for Environmental Achievement" - riconoscimento internazionale riservato a scienziati e attivisti che si distinguono nella ricerca e nella divulgazione dei temi ambientali - nel 2019 verrà assegnato a due scienziati americani di fama mondiale particolarmente fecondi negli studi
sul clima:

- Michael E. Mann (Pennsylvania State University), celebre per la sua attività divulgativa e politica contro il negazionismo climatico, e per il grafico “hockey-stick” di ricostruzione delle temperature globali dell'ultimo millennio (attaccato dai negazionisti, ma promosso dal mondo scientifico);

- Warren M. Washington (National Center for Atmospheric Research), pioniere fin dagli Anni Sessanta della modellizzazione numerica dell'atmosfera e del clima. Al suo lavoro più che quarantennale dobbiamo molto di ciò che oggi si sa sul funzionamento del sistema climatico terrestre.

La cerimonia di consegna del premio si terrà venerdì 3 maggio 2019
a San Francisco.

Comunicato stampa
 

Warren M. Washington e Michael E. Mann (f. J. Yospyn, archivio Tyler Price).
 

Il direttivo della Società Meteorologica Italiana esprime felicitazioni per l'importante riconoscimento a entrambi, e in particolare a Michael Mann, a cui nel giugno 2018, in occasione della visita e conferenza al Collegio Carlo Alberto di Moncalieri, venne conferita la nomina di Socio onorario SMI (foto qui sotto).
 

Moncalieri - Collegio Carlo Alberto, 22 giugno 2018: Luca Mercalli consegna a Michael Mann l'attestato di Socio onorario della Società Meteorologica Italiana, al termine della lectio magistralis "Il negazionismo climatico nell'era di Trump".


Il Tyler Prize è assegnato fin dal 1973 dalla University of Southern California, e negli anni tra i vincitori si sono distinti numerosi ricercatori particolarmente influenti nelle scienze climatologiche, atmosferiche e ambientali:
Roger Revelle
e Charles D. Keeling (1984 e 2005), "maestro" e allievo che nel 1958 avviarono le misure di CO2 al Monte Mauna Loa; Bert Bolin (1988), meteorologo svedese che fu primo presidente dell'IPCC; Paul Crutzen (1989), autorità mondiale nel campo della chimica atmosferica, inoltre premio Nobel per la Chimica nel 1995 insieme a Mario Molina e Sherwood Rowland per la scoperta del meccanismo di distruzione dell'ozono stratosferico; Willi Dansgaard, Hans Oeschger e Claude Lorius (1996), pionieri nelle ricostruzioni paleoclimatiche attraverso l'analisi delle carote di ghiaccio polari, nonché Lonnie Thompson (2005), dedito al medesimo settore di indagine ma concentrato sui ghiacciai tropicali.


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