PRIMAVERA 2020:
INSOLITO BUCO NELL'OZONO SOPRA L'ARTICO
11.04.2020
- SMI/Redazione Nimbus
Il buco dell'ozono,
presente da quarant'anni specie sopra l'Antartide, sta migliorando
grazie al
Protocollo di Montreal del 1987 che ha ridotto i gas refrigeranti
della famiglia dei freon, o cloro-fluoro-carburi: questi composti
industriali, all'interno di
nubi stratosferiche polari a -80 °C, innescano reazioni di
distruzione dell'ozono che attorno a 20 km di altezza filtra i raggi
ultravioletti dannosi per le cellule viventi (mentre al livello del
suolo l'ozono costituisce un inquinante nocivo per la nostra salute).
Si prevede che il buco nell'ozono antartico si rimargini in pochi
decenni, una delle rare buone notizie in campo ambientale (vedi l'ultimo
rapporto internazionale sulla situazione dell'ozono, pubblicato nel
2018).


Carta della quantità totale di ozono lungo
tutta la colonna atmosferica nell'emisfero settentrionale il 5 aprile
2020. In azzurro-blu le aree con bassi livelli di ozono: al di sotto
delle 220 unità Dobson si parla convenzionalmente di "buco nell'ozono"
(220 unità Dobson significa che se tutto l'ozono atmosferico fosse
concentrato come gas puro alle condizioni standard di 0 °C e 1000 hPa,
corrisponderebbe a un sottile strato di 2,2 mm). Il 5 aprile il fenomeno
riguardava anche zone abitate tra Islanda, Scandinavia e Scozia
(fonte: NASA
- Ozone Watch).
Ma nell'inverno 2019-20, dentro al potente
vortice polare che ha trattenuto aria più gelida del solito nei
cieli artici, senza lasciarla traboccare verso l'Europa (dove infatti
la stagione è stata molto mite), si sono generate condizioni ideali
per un “buco nell'ozono” anche intorno al Polo Nord, scoperto dal
programma di monitoraggio Copernicus.
Era già accaduto nel 1997 e 2011, ma non con questa
intensità ed estensione, quasi un milione di chilometri quadrati,
fino a lambire la Scozia.
Tuttavia, per quanto insolito per la zona, il “buco” è oltre venti volte
più piccolo di quello antartico e dovrebbe esaurirsi entro poche
settimane al ritorno di temperature meno fredde sopra al Polo.
Articolo su "Nature".
Comunicato dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale.
Per saperne di più, con aggiornamenti in tempo reale:
NASA-Ozone
Watch.
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