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RIVISTA DI METEOROLOGIA, CLIMA E GHIACCIAI

  

LA SITUAZIONE METEOROLOGICA SULL'ITALIA NORD-OVEST IL 29-30 MAGGIO 2008
ALLERTA PER RISCHIO DI PIENE FLUVIALI
C. Castellano, V. Acordon, redazione Nimbus - 28.05.2008

I dati pluviometrici segnalati appartengono alla Rete di Monitoraggio dell'Arpa Piemonte, consultabili su www.arpa.piemonte.it

L'EVOLUZIONE
Dopo una prima parte del mese asciutta e moderatamente calda dal 15 maggio le condizioni del tempo vengono influenzate dalle depressioni atlantiche centrate tra il Golfo di Biscaglia e le isole britanniche. Perturbazioni e aria umida vengono convogliate verso le Alpi da correnti tra ovest e sud-ovest, con temporanee estensioni al Mediterraneo. Tra il 15 e il 25 maggio le piogge quasi quotidiane accumulano tra i 100 e i 200 mm dalle zone montane alla pianura piemontesi. Al Sud Italia prevale l'influenza dell'alta pressione con condizioni più soleggiate e calde, mentre sulle zone centrali giungono a intervalli i fronti atlantici con condizioni più variabili e a tratti piovose. In seno al flusso sud-occidentale un'ultima perturbazione scorre tra sabato 24 e domenica 25 maggio con ulteriori apporti di 20-50 mm. Da domenica 25 maggio la struttura depressionaria presente sul Golfo di Biscaglia subisce uno spostamento ed estensione da nord verso sud fino al Marocco, favorendo la risalita di un'onda calda verso l'Italia; tra le due configurazioni si instaura un'intensa corrente meridionale che trasporta aria ancora umida verso le Alpi occidentali, foriera di intensi rovesci temporaleschi tra il 26 e il 27 maggio che provocano un primo significativo innalzamento dei livelli di fiumi e torrenti.

A tali apporti si aggiungeranno nuove piogge copiose dalla notte tra il 28 e il 29 maggio per l'intervento di una depressione in formazione sulla Sardegna con rischio di superamento della piena straordinaria per alcuni corsi d'acqua.

LUNEDI' 26 MAGGIO 2008
Una depressione atlantica centrata sul Golfo di Biscaglia estende maggiormente verso sud la sua saccatura fino all'entroterra marocchino favorendo per contrasto la risalita dalla Libia di una cupola di alta pressione africana verso l'Italia, più accentuata al Centro-Sud. Tra le due strutture si instaura un'intensa corrente da sud-ovest all'interno della quale si sviluppano diversi fronti nuvolosi che dal nord dell'Algeria si protendono verso le Baleari e la Francia, coinvolgendo anche il Nord-Ovest con estesa nuvolosità e precipitazioni sulle Alpi occidentali. L'onda calda associata all'alta pressione africana, supportata dai venti di scirocco in rinforzo al di sotto dei 1500-2000 m, invade la Sardegna e parte del Sud Italia ma l'aumento termico raggiunge anche le Alpi con un innalzamento dello zero termico fino a 3449 m alle 12 UTC (dato radiosondaggio Milano Linate), leggermente inferiore sulle Alpi occidentali (3336 m dal profilo di Cuneo Levaldigi). Il nucleo umido presente sulle Alpi occidentali provoca estesa nuvolosità con piogge in ripresa e intensificazione nel corso della mattinata dapprima dalle Marittime alle Cozie e in seguito dalle Alpi Graie alle Pennine con progressiva estensione alla pianura. Piogge a carattere di rovescio interessano soprattutto le valli torinesi e cuneesi accumulando tra i 30 e i 50 mm nel corso delle 24 ore tra le valli Stura di Demonte, Varaita, Po, Pellice, Susa, Lanzo e Orco (46 mm a Bardonecchia, 54 mm al Colle Barant, 35 mm a Coazze, 56 a Forno Alpi Graie, 46 a Luserna S. Giovanni, 49 a Crissolo ed Argentera, 43 a Noasca, 51 a Usseglio Lago dietro la Torre, 45 a Pontechianale e Vinadio). I rovesci che si estendono alle pianure occidentali accumulano quantità più modeste comprese tra i 5 e i 15 mm. Sulle valli settentrionali del Piemonte, raggiunte da rovesci tra pomeriggio e sera si accumulano tra i 20 e i 30 mm (36 mm a Carcoforo, 35 all'Alpe Cheggio, 26 a Premia). Tra le aste fluviali sono la Stura di Demonte e la Dora Riparia a rilevare gli incrementi più sensibili, di circa 1 m in 12 ore, a causa di piogge da moderate a forti estese ai settori medio-alti del bacino e quota neve in innalzamento fin verso i 3000 m; verso sera i livelli idrometrici raggiungono la piena ordinaria a Susa e Fossano.
MARTEDI' 27 MAGGIO 2008
Nel corso della giornata la depressione presente tra Golfo di Biscaglia e Penisola iberica si approfondisce ulteriormente con asse sud-nord sull'entroterra marocchino e nel contempo l'onda di calore africana di contrasto si intensifica al Sud Italia e raggiunge le regioni alpine portando lo zero termico a 3966 m alle 12 UTC. Il cielo è sereno su gran parte d'Italia, a eccezione del nord-ovest, e l'intenso scirocco eleva le temperature su valori pienamente estivi con punte prossime ai record assoluti del mese a Palermo (38 °C) e a Roma (33 °C). Dall'Algeria al Golfo del Leone fino alla Francia centrale si posiziona in quota una corrente a getto da sud, che lambisce anche le Alpi occidentali; dai 3000 m i venti divengono molto forti meridionali, mentre al di sotto dei 1500-2000 m rinforza lo scirocco con componente più orientale sulle valli occidentali piemontesi. Il vento da sud in quota fa rilevare alla stazione d'alta quota del Passo del Moro sul Monte Rosa raffiche di 136 km/h, mentre a nord delle Alpi si instaura una calda corrente favonica nelle vallate svizzere. In corrispondenza del getto si generano estesi nuclei nuvolosi convettivi che provocano frequenti e intensi temporali che dal sud della Francia si propagano verso la regione centrale dove in serata viene diramata l'allerta “arancio” da Meteo France per rischio di piene improvvise. Anche sulle Alpi occidentali l'intenso flusso meridionale si presenta moderatamente umido e la vicinanza della corrente a getto da sud favorisce i moti ascensionali dell'aria con l'innesco di celle temporaleschi rigeneranti che per tutta la giornata provocano rovesci di pioggia da forte a molto forte fino a quote elevate; la neve è ormai confinata oltre i 3000 m da più di 24 ore, fatto che contribuisce a incrementare i deflussi idrici verso valle. Ne risentono tutte le aste fluviali e torrentizie che rilevano graduali aumenti di portata, rimanendo però al di sotto dei livelli di attenuazione; solo Dora Riparia e Stura di Demonte oscillano prossime al livello di piena ordinaria. Sulle zone di pianura l'intervento delle precipitazioni si limita a veloci passaggi temporaleschi tra pomeriggio e sera, mentre sul settore alpino occidentale i rovesci sono più persistenti e tendono ad attenuarsi temporaneamente solo verso il tramonto. In serata un sistema temporalesco rigenerante si forma tra le valli Pellice, media Valle di Susa e alte valli di Lanzo e Orco.


Tra Stura di Demonte e Po i rovesci della giornata accumulano dai 20 ai 40 mm (39 mm a Bellino, 44 ad Acceglio Collet, 39 a Crissolo). Tra Pellice, Chisone e Dora Riparia cadono fino a 80 mm in 24 ore, con picchi di intensità oraria di 20 mm (81 mm a Massello, 53 al Colle Barant, 49 a Bobbio Pellice, 49 a Chiomonte Finiere, 40 a Pra' Catinat, 50 a Giaglione Val Clarea, 83 mm a Pragelato di cui 50 in 6 ore, 54 a Praly, s50 a Susa, sui 20-30 mm in alta Valle di Susa). I massimi accumuli regionali si rilevano tra le alte valli Lanzo e Orco con rilevanti picchi di intensità che portano ad accumulare 45 mm in tre ore al Lago Agnel. Proprio al Lago Agnel si ritrova la massima quantità giornaliera con 111 mm, seguono i 109 mm del Rifugio Gastaldi, quindi i 67 mm di Balme, 59 di Ceresole. Sull'alto Piemonte i rovesci intensi giungono in serata , ma con apporti inferiori (31 mm ad Alagna e Fobello, 36 al Lago Paione, 40 a Formazza Bruggi, 46 all'Alpe Veglia).


Dalla carta isobarica a 500 hPa è ben evidente il contrasto tra la discesa depressionaria su Spagna e Marocco e la risalita dell'onda calda di contrasto con isoipse fitte su Tirreno e Alpi ovest, indice di forti venti in quota.


La posizione della corrente a getto nel pomeriggio del 27 maggio (individuato dalla zona gialla con flusso da sud). Proprio in corrispondenza del getto si formano nel corso della giornata continue celle temporalesche rigeneranti in Francia e sulle Alpi occidentali.


Dal satellite polare ben visibile un esteso sistema convettivo a V sulla Francia, che indica la presenza di un sistema convettivo a mesoscala stazionario e rigenerante (temporali persistenti per più ore sulle stesse zone con importanti accumuli di pioggia).

MERCOLEDI' 28 MAGGIO 2008
Nel corso della notte tra martedì e mercoledì rimane attiva una cella temporalesca rigenerante tra la Valle di Susa e le alte valli di Lanzo e Orco con ulteriori apporti di 40-50 mm in poche ore. In mattinata il sistema temporalesco si dissolve e subentra una fase di tregua caratterizzata da nuvolosità irregolare e isolati rovesci di breve intensità. A poche ore dall'inizio di una nuova fase perturbata con piogge ancora copiose i bacini piemontesi rilevano cumulate pluviometriche sugli ultimi 3 giorni comprese tra 80 e 200 mm e livelli idrometrici prossimi alla piena ordinaria su Dora Riparia e Stura di Demonte e 20-40 cm al di sotto della piena ordinaria su Orco e Dora Baltea.

Nelle valli sud-occidentali da domenica 25 maggio alla mattina di mercoledì 28 si sono accumulati 115 mm ad Acceglio Collet, 114 a Crissolo, 106 ad Argentera e Bellino, 103 a Canosio. Nelle valli tra Pellice, Chisone e Susa 154 mm a Massello, 124 a Pragelato, 133 a Prà Catinat, 124 a Bardonecchia Melezet, 129 a Susa. Sulle Alpi Graie si raggiungono i 226 mm al Rifugio Gastaldi, 129 a Balme, 198 al Lago Agnel, 135 a Ceresole, 177 a Forno Alpi Graie, 136 a Malciaussia, 159 al Lago dietro la Torre, 70 a Cogne, 87 a Noasca, 90 a Forzo. Mentre sull'alto Piemonte le piogge cumulate da domenica 25 maggio oscillano tra i 70 e 120 mm (123 mm all'Alpe Veglia, 114 al Lago Paione, 80 all'Alpe Cheggio, 74 ad Alagna).

Nel corso del pomeriggio sul Nord dell'Algeria giunge l'aria fredda collegata alla depressione ormai centrata sulla Penisola iberica e si attivano sulla Libia Complessi Convettivi a Mesoscala. Il sistema in formazione sulla Libia si estende rapidamente verso nord-ovest richiamato dalla depressione nascente sulla Sardegna che determinerà le condizioni del tempo nelle successive 48 ore. In serata l'avvezione umida si intensifica nuovamente verso le regioni alpine nord-occidentali e le schiarite pomeridiane si chiudono velocemente. Lungo tutta la catena alpina tornano a fiorire celle temporalesche in rapido sviluppo con forti rovesci. All'interno della fascia nuvolosa in estensione dal Canale di Sicilia alla Corsica si rigenerano velocemente sistemi convettivi a mesoscala e anche lungo le Alpi i rovesci temporaleschi divengono più intensi e numerosi. 

GIOVEDI' 29 MAGGIO 2008
Nel corso della notte tra mercoledì e giovedì i sistemi convettivi formatisi sul Tirreno raggiungono il Nord-Ovest, nuove celle temporalesche rigeneranti si formano in loco lungo le Alpi portando piogge con picchi orari fino a 30-50 mm tra le valli pinerolesi, valle di Susa e alta valle di Lanzo. Altri picchi di scroscio si localizzano tra Eporediese e Valle d'Aosta sud-orientale.

Si conferma la previsione di piogge estremamente intense sulle basse e medie vallate alpine occidentali, con possibilità di accumuli localmente fino a 300 mm. Piogge abbondanti anche sulle restanti zone alpine e prealpine, con accumuli fino a 150-200 mm. La fase più critica, con maggior rischio di piogge intense dovrebbe iniziare nelle prossime ore e concludersi entro la mezzanotte di oggi. Probabilmente risulta invece sovrastimata la previsione delle precipitazioni in pianura, per il momento ancora praticamente assenti, a causa dell'intenso flusso di scirocco che induce nel modello una esaltazione dello sbarramento e delle precipitazioni a ridosso dei rilievi. In questa prima fase le precipitazioni non sono ancora diffuse, ma sono caratterizzate da rovesci e temporali molto localizzati e intensi, uno dei quali ha interessato le valli del Torinese nella notte.

Alle ore 09 si segnalano già accumuli fino a 91 mm a Balme (ARPA-Piemonte), 86 mm a Massello (ARPA-Piemonte), 82 a Groscavallo, 79 mm a Ceresole (ARPA-Piemonte), 70 mm a Pragelato, 57 mm a Bussoleno-Castello Borello (SMI). Queste precipitazioni stanno ulteriormente aggravando la situazione nei bacini del torinese, già colmi dopo le piogge dei giorni scorsi; oltre a improvvisi dissesti e allagamenti, soprattutto della rete idrica secondaria, durante i rovesci più intensi, nelle prossime ore si attende un ulteriore sensibile innalzamento dei livelli idrometrici in particolare di Dora Riparia, Pellice e Chisone.

Vedi anche:
Previsione meteo aggiornata alle 12.00
 

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