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RIVISTA DI METEOROLOGIA, CLIMA E GHIACCIAI
  

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MISURE DI VARIAZIONE FRONTALE AL GHIACCIAIO DEL LYS, MONTE ROSA
L. Mercalli, D. Cat Berro, SMI - redazione Nimbus - 18 Ottobre 2003

La parentesi soleggiata che ha caratterizzato le zone interne delle Alpi in questa metà di ottobre ha favorito gli ultimi sopralluoghi alle fronti glaciali. Il giorno 16 è stata la volta del ghiacciaio del Lys, sul versante aostano del Monte Rosa, che con poco meno di 11 km2 di superficie rappresenta la quarta area glacializzata d’Italia e uno dei ghiacciai maggiormente studiati delle Alpi intere.



Una veduta generale del ghiacciaio del Lys e del gruppo del Monte Rosa
dall’Alpe Sitten (2346 m), scattata da Willy Monterin il 23.08.2003.

 

Da Stafal di Gressoney-La-Trinité il sentiero porta verso la fronte inerpicandosi lungo le morene abbandonate dal ghiacciaio al termine della Piccola Era Glaciale. E’ il consueto appuntamento autunnale tra i larici dorati, con il decano degli operatori glaciologici del Monte Rosa, il gressonaro Willy Monterin. Dal padre Umberto – glaciologo e naturalista che condusse campagne di misura sul massiccio negli Anni 1920 e 1930 – ha ereditato la passione per nubi e ghiacci della sua valle, portando avanti anche i rilievi meteorologici presso l’osservatorio di Gressoney – fraz. D’Ejola, attivo fin dal 1927.


 Luca Mercalli e Willy Monterin sul sentiero verso la fronte del ghiacciaio. Al centro, l’evidente morena laterale sinistra: il terreno liberato dal ghiaccio da 150 anni è ormai colonizzato da una rada foresta di larici. (f. D. Camisasca, www.davidecamisasca.com )

 


 Luca Mercalli su una magnifica roccia montonata e striata a valle dell’attuale fronte, testimonianza della potente azione abrasiva del ghiaccio. Queste rocce sono state abbandonate dal ghiacciaio da circa 50 anni (f. D. Camisasca).




 Ed ecco la fronte del Lys, che si arresta a quota 2350 metri circa,
scaricando di tanto in tanto blocchi di ghiaccio e detriti rocciosi
nelle pozze di acqua di fusione
(f. L. Mercalli, in alto, e  D. Camisasca, qui sopra).

Sul Nord Italia e le Alpi l’estate 2003 è stata la più calda dall’inizio delle misure strumentali, vale a dire almeno dalla metà del 1700. All’osservatorio di Gressoney – D’Ejola (1850 m) la temperatura media del trimestre giugno-agosto ha raggiunto 15.6 °C, ben 4 °C oltre il valore medio del trentennio di riferimento 1961-90, superando così il massimo noto in precedenza, che con 14.0 °C spettava all’estate del 1947.
Il prolungato caldo anomalo ha inflitto pesanti perdite al ghiacciaio: le misure di variazione frontale indicano un arretramento di ben 38 metri rispetto al 2002. Il ghiacciaio del Lys vanta una delle più lunghe serie di dati di variazione frontale delle Alpi, che inizia nel 1812, proprio al culmine della Piccola Era Glaciale (PEG). Per ritrovare un regresso annuale così importante occorre risalire fino al 1950, quando la fronte indietreggiò di 42 metri. Anche quella fu un’estate molto calda. Il ritiro complessivo dal 1812 a oggi ha raggiunto i 1285 metri. E’ dal 1999 che la fronte mantiene la posizione più arretrata degli ultimi due secoli. Inoltre, tenendo presente che durante tutta la fase PEG – almeno dalla metà del secolo XV – il ghiacciaio ha sicuramente assunto posizioni più avanzate rispetto all’attuale, è ragionevole affermare che il regresso di questi ultimi quattro anni abbia liberato terreno rimasto sepolto dal ghiaccio per oltre 500 anni.


Grafico delle variazioni frontali del ghiacciaio del Lys dal 1812 al 2003. Si noti, dopo le forti avanzate intorno al 1820 e al 1860, la fase di intenso regresso intervenuta dalla fine del XIX secolo. In poco meno di due secoli la fronte è arretrata di 1285 metri.

 



 Alcuni momenti delle misure di variazione frontale:
dal 2002 il regresso è stato di 38 metri. (f.  D. Camisasca)


Dopo i rilievi, si discute sui risultati: è il regresso più importante
degli ultimi 50 anni (f.  D. Camisasca).

Con le prime gelate, i larici sulle morene del Lys si vestono
delle tinte autunnali, in attesa del nuovo inverno alpino
che è alle porte (f. L. Mercalli).


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