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Misure 2011 di accumulo nevoso al ghiacciaio Ciardoney: una stagione magra

SMI Redazione Nimbus - 15 giugno 2011

Il 14 giugno 2011 sono state effettuate le consuete misure di accumulo nevoso stagionale sul ghiacciaio Ciardoney, sul versante piemontese del Gran Paradiso, grazie al determinante appoggio logistico di IREN Energia e alla disponibilità dell’ Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso. Inoltre le attività sono state riprese dagli operatori della sede RAI di Aosta.

Nonostante le copiose nevicate tardive della prima decade di giugno, l’accumulo nevoso sul ghiacciaio quest’anno è decisamente inferiore al normale, frutto di un inverno segnato da pochi eventi significativi di precipitazione, e seguito da una primavera particolarmente asciutta e calda.

Dopo due settimane di tempo instabile e perturbato, con precipitazioni
pressoché quotidiane sulle Alpi occidentali, l’alba del 14 giugno 2011 è finalmente serena
ma - nonostante la rimonta di un promontorio anticiclonico dall’Europa occidentale – l’abbondante evapotraspirazione da suoli e boschi bagnati, unita alle brezze di valle,
alimenta la veloce formazione di folti cumuli nel corso della mattinata.

 

Gli spessori nevosi variavano tra i 225 cm della porzione mediana del ghiacciaio (quota 3000 m) e i 280 cm del Colle Ciardoney (circa 3140 m) e di alcune zone in prossimità della fronte (2900 m), e il manto mostrava densità relativamente basse (200÷260 kg/m3) data l’incidenza della neve recente in superficie ancora scarsamente compattata.

L’equivalente in acqua specifico corrispondente alle precipitazioni del periodo settembre 2010-giugno 2011 era di appena 570 mm (con valori puntuali variabili tra 460 mm ai siti di misura 6 e 7 nel settore inferiore del ghiacciaio, e 735 mm al Colle Ciardoney), valore ben inferiore alla media di 1050 mm.

Una situazione analoga si registrò a fine inverno 2001-02 (accumulo specifico di 590 mm), ma dall’inizio delle misure nel 1992 solo la stagione 1996-97 andò peggio (470 mm).

Senza la neve caduta a inizio giugno - che costituiva la porzione superficiale del manto, spessa 50-80 cm - la stagione avrebbe toccato senz’altro il minimo dalla serie di misura.

La situazione è comunque sfavorevole e, qualora dovesse combinarsi con un’estate calda, porterebbe di nuovo a drastiche perdite di massa glaciale.

 

Ore 9: elitrasporto di operatori e materiale al Colle Ciardoney.



Nelle due immagini qui sopra, il gruppo SMI al lavoro per il prelievo e la pesatura dei campioni di neve al Colle Ciardoney. Lo spessore nevoso qui è di 280 cm, con densità di 260 kg/m3 ed equivalente in acqua di 735 mm. Per confronto, in questo punto a inizio giugno 2010 l’accumulo era pari a 1208 mm, mentre un anno prima, al termine dello straordinario inverno 2008-09, ammontava a ben 2280 mm.

Andamento dell’accumulo nevoso al Ghiacciaio Ciardoney dalla stagione 1991-92
alla stagione 2010-11, espresso in m di equivalente d’acqua (media sull’intero ghiacciaio). Le misure vengono sempre condotte tra fine maggio e metà giugno, al termine della stagione di accumulo alle quote attorno a 3000 m. La situazione osservata il 14 giugno 2011 (0.57 m di equivalente d’acqua) appare nettamente sotto media.

Riprese della RAI di Aosta alle operazioni di misura sul ghiacciaio.

Ore 10: si scende verso la fronte del ghiacciaio,
già parzialmente ombreggiata dai cumuli in sviluppo.

L’ambiente innevato dinanzi alla fronte del ghiacciaio:
sul pianoro frontale resiste circa un metro di neve a quota 2850 m.
 

La missione è stata l’occasione per verificare il buon funzionamento della stazione meteorologica installata nell’agosto 2010 e proseguire i lavori per la connettività web in vista della realizzazione – entro l’estate 2011 - di una pagina internet pubblica contenente i dati meteo e le immagini webcam in tempo reale, grazie alla determinante collaborazione di CSP – Innovazione nelle ICT, organismo di ricerca piemontese con cui la SMI ha stipulato una convenzione nell’autunno 2010.

Per completare il lavoro restano da perfezionare alcuni aspetti tra cui il puntamento dell’antenna radio verso valle, attività che verranno condotte nelle prossime missioni tra estate e inizio autunno.

Si tratta di un lavoro delicato e complesso, soprattutto se – come in questo caso – da svolgersi in un severo ambiente d’alta montagna, non raggiunto dalla rete di telefonia cellulare, e con poco tempo a disposizione prima che la frequente cumulogenesi pomeridiana minacci il rientro a valle.

Ancora un po’ di pazienza, poi dati e immagini dal Ciardoney appariranno finalmente in rete!
 


Riprese RAI presso la stazione meteorologica installata 500 m
a valle della fronte del ghiacciaio.



I tecnici di CSP al lavoro per l’installazione delle apparecchiature radio per la trasmissione a valle dei dati meteo e delle immagini webcam.

Attorno al mezzogiorno i cumuli iniziano a chiudere l’orizzonte anche nei dintorni
del ghiacciaio, lasciando libere solo le creste di confine con la più asciutta
Valle d’Aosta. E’ ora di rientrare…

Ore 13: l’elicottero giunge per il recupero degli operatori.

 


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