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COPRIRE I GHIACCIAI NON SIGNIFICA SALVARLI

Quando la soluzione diventa parte del problema
e forse si può chiamare “greenwashing”


21 gennaio 2022



Al fine di rallentare la fusione e il ritiro dei ghiacciai, stanno diffondendosi sulle Alpi progetti di copertura dei ghiacciai nella stagione estiva con teli geotessili bianchi.

Di pari passo campagne di finanziamento promosse da alcuni circuiti di pagamento elettronici o più recentemente da start-up, propongono l'adozione e il salvataggio dei ghiacciai alpini raccogliendo fondi per finanziare l'acquisto e la stesura di porzioni di telo geotessile.
 

Esempi di copertura con teli geotessili di ghiacciai sulle Alpi adibiti a pista per lo sci estivo. Le porzioni coperte, soggette a minore fusione e perdita di spessore, rimangono in rilievo di svariati metri rispetto ai settori scoperti e direttamente raggiunti dalla radiazione solare. Il metodo è di per sè efficace - proteggendo neve e ghiaccio e ritardando così la scomparsa del ghiacciaio - tuttavia ha elevati costi energetici e conseguenze ambientali (tra cui il logorio dei teli e la dispersione di rifiuti nei dintorni) e pertanto, anche per ragioni logistiche, una sua applicazione su vasta scala è da considerarsi impraticabile e comunque inopportuna (foto di Elena Bertoni - in alto - e Matthias Huss - in basso).


Nel mondo della ricerca in campo glaciologico e climatico si sta diffondendo una forte preoccupazione per l’ambigua comunicazione che spesso accompagna la divulgazione di questi progetti.

Essi, come purtroppo succede, non possono essere descritti come interventi finalizzati al contrasto del cambiamento climatico e delle conseguenze del riscaldamento globale.

Nel documento indicato in calce, 39 esperti ed esperte di clima e ghiacciai - con il supporto delle principali istituzioni che si occupano del monitoraggio dei ghiacciai italiani su scala regionale e nazionale - spiegano il perché.

Gli interventi di copertura artificiale hanno importanti conseguenze ambientali e per motivi logistico-economici non possono essere applicati a un numero rilevante di ghiacciai.

Per citare qualche dato: i ghiacciai italiani occupano oggi circa 360 km2; le azioni di copertura artificiale interessano meno dello 0,08% di questa superficie e tipicamente ghiacciai che ospitano piste per lo sci alpino o altre forme di sfruttamento turistico.
Coprire i ghiacciai non significa salvarli.

La copertura dei ghiacciai può avere senso solo se eseguita su specifiche porzioni di ghiacciai a tutela di interessi economici e turistici locali.

Trascurare questi aspetti dipingendo la copertura come un intervento di contrasto al cambiamento climatico si prefigura come un tentativo di greenwashing di una pratica che presenta anzi diversi impatti negativi sull’ambiente.


Scarica la lettera degli scienziati in formato pdf e la cartella Google Drive contenente anche alcune immagini.


Foto Cristian Ferrari
 



 


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