DESCRIZIONE (a cura dell'Editore)
Dopo eventi come lo tsunami, come le grandi calamità che hanno colpito diverse parti del pianeta, questo libro pone degli interrogativi centrali sul rapporto fra clima e sviluppo, e ne suggerisce alcune risposte.
È vero che il nostro pianeta si sta rapidamente riscaldando, con eventi meteorologici sempre più violenti ed effetti disastrosi sulla nostra salute? Fino a che punto la combustione di idrocarburi è responsabile del mutamento del nostro clima? Ed è vera la profezia che senza petrolio non c'è sviluppo e che senza sviluppo siamo tutti destinati alla povertà?
Un'opera che nasce dalla preliminare constatazione che se nulla è più globale del clima e dagli eventi estremi non si salva nessuno, le conseguenze peggiori dei cambiamenti nel clima le stanno pagando i Paesi e le comunità più deboli, come evidenziano qui le testimonianze raccolte in giro per il mondo.
Viene così analizzata una "politica del clima", con gli impegni della comunità internazionale, con particolare attenzione al Protocollo di Kyoto; ma spazio viene dato alla previsione di possibili alternative in termini di fonti energetiche pulite e rinnovabili e a nuovi modelli di consumo energetico in grado di non alterare gli equilibri ambientali e senza provocare squilibri sociali nel mondo.
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