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AUTUNNO 2014 IN ITALIA: IL PIU' CALDO DAL 1800,
PIOGGE ECCEZIONALI IN NOVEMBRE AL NORD


Daniele Cat Berro, SMI / Redazione Nimbus
12 Dicembre 2014


Dopo un’estate 2014 grigissima, umida e relativamente fresca al Nord Italia, l’autunno si è mostrato eccezionalmente mite in tutto il Paese, e al tempo stesso molto piovoso al Settentrione soprattutto in novembre.

13.11.2014: il Lago Maggiore allaga Pallanza (Verbania)
dopo la caduta di 600-800 mm di pioggia in 10 giorni sulle alture circostanti (f. Giorgio Calvi).

Tale inconsueta sequenza di anomalie meteo-climatiche è ascrivibile a una configurazione atmosferica a scala continentale che - salvo brevi pause – insiste ormai da oltre un anno, dall’autunno 2013, con depressioni più persistenti e profonde del normale tra Atlantico ed Europa occidentale, e robusti anticicloni tra Scandinavia e settori orientali del continente europeo. Questa situazione è divenuta particolarmente acuta nel novembre 2014 (carte qui sotto), esaltando così il caldo anomalo e l'abbondanza delle precipitazioni al Nord Italia.

Anomalie del geopotenziale alla superficie isobarica di 500 hPa (in alto) e della pressione al suolo (qui sopra) nel novembre 2014 in Europa. Situazione più depressionaria della norma (trentennio 1981-2010) sull'Europa occidentale, sede di ricorrenti saccature che hanno determinato numerose fasi di scirocco e precipitazioni intense al Sud delle Alpi. Robusti anticicloni hanno invece prevalso tra Scandinavia, Baltico e Russia
(Fonte: ESRL-NOAA).

Infatti tra queste due figure bariche, ricorrenti negli ultimi mesi, si sono inseriti frequentissimi flussi di aria caldo-umida tra Sud-Ovest e Sud, più raramente da Sud-Est, che solo tra fine agosto e inizio ottobre 2014 si sono temporaneamente attenuati lasciando posto a brevi periodi anticiclonici o a fronti nord-occidentali (settembre 2014 è  infatti risultato piuttosto asciutto con precipitazioni pari a metà della norma dal Nord-Ovest alla Sardegna).

Allo stesso tempo sono mancate quasi completamente le irruzioni fredde da Nord, limitate a pochi giorni (22 settembre, 23 ottobre).

Tale configurazione si è tradotta in una
combinazione autunnale di grigiori, piogge sovrabbondanti e aria tiepida assolutamente inedita, almeno al Nord Italia.

Nelle tabelle sottostanti i riepiloghi delle principali statistiche termo-pluviometriche riferite all'autunno 2014 in alcuni osservatori del Nord, con un approfondimento sulle particolari anomalie di novembre.


Temperature: autunno più caldo da oltre due secoli in Italia,
con il maggiore contributo di novembre


A livello nazionale il trimestre settembre-novembre 2014 è stato il più caldo dal 1800 con 2.1 °C sopra media.
Al Nord il primato è confermato dagli osservatori storici di Torino, Varese, Parma, Modena, Rovereto, Genova e Pontremoli, mentre a Bolzano è rimasto imbattuto il record dell'autunno 2006.

Le anomalie termiche positive si sono ulteriormente intensificate in novembre, risultato anch'esso il più caldo dal 1800 nell'insieme del Paese (scarto nazionale +3.3 °C, ma con punte oltre +4 °C al Nord-Est, deviazioni non lontane da quelle che avevano caratterizzato l’agosto 2003). Localmente, a Oropa e Genova non si è superato il massimo novembrino del 1994, e a Imperia quello del 1938.

Con il concorso dei flussi di origine subtropicale e le notti frequentemente coperte, al Nord sono state soprattutto le temperature minime a contribuire all’eccezionalità termica della stagione: a Torino lo scarto trimestrale (settembre-novembre) delle minime è stato di +1.9 °C, quello delle massime di +1.5 °C.

La quasi totale assenza di irruzioni artiche ha determinato un notevole ritardo (circa 20 giorni) nell’arrivo delle prime gelate significative in Pianura Padana: qualche timida brinata è apparsa nelle zone extraurbane nella terza decade di ottobre, ma le prime temperature minime diffusamente negative si sono avute solo dal 10 dicembre.

In conseguenza dei tepori e delle precipitazioni sovrabbondanti, i prati padani restavano ancora verdissimi all'inizio di dicembre, e qua e là sono state segnalate fioriture fuori stagione (perfino di peschi in Canton Ticino, Svizzera, e di papaveri in zone riparate a Val della Torre, sulle Prealpi circa 20 km a Nord-Ovest di Torino).
 

Anomalie di temperatura alla superficie isobarica di 500 hPa (in alto) e al suolo (qui sopra) nel trimestre settembre-novembre 2014 in Europa. In quota gli eccessi termici più marcati
(> +2 °C) hanno interessato il Nord Europa, mentre in superficie il caldo anomalo vi è stato in parte attenuato probabilmente da inversioni termiche, e le anomalie maggiori si sono localizzate dai Pirenei, alle Alpi, alla Germania, dove l'autunno 2014 è stato primo o secondo tra i più caldi da oltre un secolo (Fonte: ESRL-NOAA).

In Italia dal 1800 mai si era registrato un autunno così tiepido,
con scarto termico medio nazionale di +2.1 °C (fonte: ISAC-CNR, Bologna).

Serie delle temperature medie del trimestre settembre-novembre a Torino e Modena:
l'autunno 2014 è stato il più caldo dall'inizio delle misure rispettivamente nel 1753 e nel 1861, superando il precedente primato del 2006, con scarti rispetto alla media 1981-2010
di 2.3 °C in entrambe le città.
 

Il contributo più significativo al nuovo record autunnale di caldo è derivato da novembre, anch'esso il più tiepido nelle lunghe serie termometriche di Torino e Modena (ma anche di altri osservatori storici come Parma, Varese, Rovereto, Bolzano)
con deviazioni dalla media 1981-2010 rispettivamente di +2.6 e +4.0 °C.
Ampiamente superati i precedenti massimi del 1898 a Torino e del 1926 a Modena.
 

Temperature medie giornaliere nel 2014 a Torino confrontate con la norma 1981-2010: in rosso i periodi più caldi del normale, in blu quelli più freddi. Solo l'estate e altri brevi periodi hanno conosciuto temperature inferiori alla media, per il resto ha prevalso il caldo anomalo:
dal 1° gennaio all'11 dicembre, scarto termico medio di +1.0 °C, e il 2014 diverrà probabilmente il secondo anno più caldo dal 1753, dopo i casi (pari merito)
del 2007 e 2011.



Precipitazioni: ovunque in eccesso al Nord;
novembre 2014, il più piovoso da oltre un secolo

Il continuo apporto d’aria umida atlantica e mediterranea ha determinato un autunno molto piovoso con numerose alluvioni al Centro-Nord (vedi cronaca meteorologica a fondo pagina), mentre il Sud e la Sardegna sono rimasti in deficit. Tali anomalie regionali si sono pressoché bilanciate a scala nazionale (scarto trimestrale +6%, secondo le analisi ISAC-CNR).

L'infittirsi delle situazioni sciroccali con massiccio trasporto d'aria caldo-umida da Sud in novembre ha fatto sì che il mese si sia collocato ventiduesimo tra i più piovosi dal 1800 in Italia (scarto medio nazionale +74%, vedi carta qui sotto), e quarto al Nord, dove un novembre così ricco di precipitazioni non si vedeva dal 1926.
Totali mensili superiori a 1000 mm si sono rilevati sull'Appennino Ligure
(zona del Turchino), sul Verbano e sulle Prealpi Giulie, quantità 4-6 volte superiori al normale. Anche il Ponente ligure, normalmente poco piovoso, ha ricevuto apporti mensili esorbitanti (468 mm a Imperia).

Invece il Meridione, fuori dalla traiettoria della maggior parte dei sistemi perturbati, e l'Adriatico (sottovento all'Appennino) hanno ricevuto precipitazioni inferiori alla norma (talora meno della metà del consueto).

Oltre alle alluvioni gravi ma localizzate del 9-10 ottobre e del 15 novembre a Genova, del 13 ottobre nell'Alessandrino e a Parma, del 14 ottobre in Maremma, del 5 novembre a Carrara e del 10 novembre a Chiavari, a metà novembre si è sviluppata pure un'importante piena del Po, alimentata da piogge ripetute e copiose su tutto il bacino e talora superiori a 1000 mm in due settimane nei settori dell'alto Bormida-Orba (in destra) e dell'alto Ticino (in sinistra). Il limite pioggia-neve elevato, oscillante intorno ai 2000 m, ha contribuito agli elevati deflussi a valle, e solo le pause di 24-48 ore tra le fasi di precipitazioni intense hanno scongiurato un'alluvione più rovinosa nel bacino del Po.

Nell'insieme dell'Italia novembre 2014 è stato "solo" il 22° più piovoso dal 1800, con eccesso pluviometrico del 74%, a causa del parziale bilanciamento dato dal deficit di pioggia delle regioni adriatiche e meridionali, ma al Settentrione un novembre così piovoso non si verificava dal 1926, e molte località (Liguria, alto Piemonte) hanno rilevato quantità d'acqua da 4 a 6 volte il normale! (fonte: ISAC-CNR, Bologna).

Serie delle precipitazioni di novembre a Imperia-Osservatorio municipale, Oropa-Santuario, Milano (*) e Musi (UD): in tutte queste località il mese è stato il più piovoso dall'inizio delle misure, in particolare dal lontano 1778 a Milano.
La straordinaria quantità di 1044 mm rilevata a Oropa pone il novembre 2014 al secondo posto tra i mesi più piovosi in assoluto dal 1920 dopo il caso dell'aprile 1986 (1160 mm),
e a Musi, località mediamente più piovosa d'Italia, alle spalle di Udine, è la terza volta che quest'anno si raccolgono oltre 1000 mm mensili, dopo gennaio e febbraio
(qui 1177 mm in novembre).

(*) Sono stati utilizzati i dati del pluviometro ARPA Lombardia di Lambrate,
confrontandoli con la serie storica di Brera.
 


Innevamento sulle Alpi
A causa delle temperature elevate, le eccezionali precipitazioni di novembre 2014 sul versante sudalpino si sono tradotte in copiose nevicate solo sopra i 2000-2500 m, dove attualmente il manto nevoso è spesso anche oltre 2 m, specialmente tra Monte Rosa e Canton Ticino. Ad altitudini inferiori, invece, il manto nevoso stagionale non si è ancora formato, e la stagione sciistica non è ancora potuta iniziare nei comprensori a quote medio-basse.
Fugaci nevicate autunnali fino a circa 1000 m si sono avute solo il 22-23 ottobre sulle Alpi orientali, il 17 novembre dal Canton Ticino al Bellunese, e fino a quote collinari sul basso Piemonte al mattino del 9 dicembre.

Mentre sotto i 2000 m pioveva quasi sempre a dirotto, a quote superiori tra novembre e inizio dicembre 2014 si sono accumulate importanti quantità di neve, come visibile nel grafico degli spessori giornalieri del manto nevoso al suolo ai 2850 m del ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso): per ora si è toccato un massimo di 215 cm il 4 dicembre (linea rossa), superiore al già copioso innevamento di un anno fa (linea blu). Ma se questa abbondante alimentazione nevosa potrà o meno rallentare il regresso del ghiacciaio, lo decideranno la temperatura e la radiazione solare dell'estate 2015.

 


Cronaca meteorologica dell’autunno 2014
 

Settembre 2014

2-6: flusso fresco e umido da NE, nubifragi alluvionali sul Gargano. Nella notte tra il 3 e il 4 colpito il versante Sud del promontorio, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo, poi il 6 settembre è toccato al lato Nord (Vieste, Peschici, Vico, Rodi Garganico): viabilità sconvolta, campeggi e alberghi sommersi dai detriti, vetture trascinate in mare, 2 vittime e migliaia di evacuati. Eccezionali i 300-600 mm d'acqua caduti in 6 giorni.

Settembre 2014 ha visto una prevalenza di flussi nord-occidentali, con passaggi di fronti nord-atlantici più attivi tra le Venezie e l'Adriatico. Qui arcobaleno sotto un breve rovescio a Gressoney La Trinité (AO) il 09.09.2014 (f. Daniela Coppo).

9-12: depressione fresca in discesa dal Mare del Nord verso Venezie e Adriatico. Colpiti dapprima il Nord-Ovest, Lombardia, Emilia e Veneto nel pomeriggio-sera del 9, nubifragi e allagamenti in particolare ad Alessandria (72 mm, di cui 32 in mezzora) e nel Trevigiano (74 mm nel capoluogo), poi nella notte seguente 72 mm di pioggia in poche ore hanno inondato case e negozi a Mira (Venezia), qui danni per centinaia di migliaia di euro.
Il 10, caduti 137 mm a Capanne di Manciano (GR), esondazione del torrente Gattaia a Saturnia, auto bloccate.
L’11, due nubifragi ravvicinati a Peschiera del Garda, la notte e nel pomeriggio, rovinosa inondazione di garages e cantine; nel pomeriggio 46 mm a Verona (allagamenti di strade, sottopassi e delle piste dell'aeroporto “Catullo”); violenti temporali anche a Ostia, tra Barese e Salento (84 mm a Cerfignano) e la sera nel Tarantino (105 mm a Martina Franca, allagamenti nelle Murge). Fresco tra Nord-Est e alto Adriatico (il 12, Tmax 17 °C ad Ancona), caldo intenso invece in Sardegna (35 °C a Decimomannu il 9) e in Sicilia (37.4 °C a Siracusa il 12).

19: Tmax 37.9 °C a Lascari (Palermo) e 38.6 °C presso Oristano. Invece eccezionali tempeste di pioggia, vento e grandine in Versilia e Valdarno: a Empoli e dintorni chicchi da 4-5 cm di diametro, tetti scoperchiati, 5 feriti in una scuola a Cerreto Guidi; a Firenze 27 mm di pioggia e grandine in pochi minuti, infiltrazioni a Palazzo Vecchio, Uffizi e Biblioteca Nazionale, alberi secolari sradicati ai Giardini di Boboli, oltre 50 feriti.

20: diluvio notturno tra Mugello e valli dal Bolognese al Forlivese (174 mm in 12 ore a Firenzuola), straripamento dei T. Santerno, Senio e Marzeno, inondazioni tra Imola e Forlì.

22: violenti temporali sul Triveneto, in serata grandinata di rara intensità su Venezia (68 mm di precipitazione, e 5 cm di ghiaccio al suolo). Bora a 104 km/h a Trieste, la notte seguente tempesta sulle coste marchigiane, danni agli stabilimenti balneari, 7 pescherecci travolti e affondati da una nave che ha rotto gli ormeggi ad Ancona, e panico sulla nave da crociera ”Costa Fascinosa”, fuori controllo nel mare in tempesta, ma nessuna vittima. Flash-flood del fiume Tusciano a Battipaglia (Salerno), ma ancora gran caldo in Sicilia (40 °C a Sigonella).

29: Tmax 27 °C a Verona e Ferrara.

30: Tmax 31.5 °C a Usini (Sassari).
 

Ottobre 2014

1: Tmax 26 °C a Fiumicino e Pescara. Corpo nuvoloso legato a una depressione sulle Baleari, forti temporali sulla fascia costiera di Toscana e Lazio: 101 mm in meno di 3 ore a Caldana (Grosseto), allagamenti a Livorno e Roma (Ostiense, Eur, Laurentino).

2: Tmax 31 °C a Decimomannu (Cagliari); forti rovesci e allagamenti sul Barese (53 mm a Terlizzi).

3-4: diffuse celle temporalesche; il giorno 3, 179 mm a Siniscola (Nuoro), tromba d'aria a Termoli (alcuni tetti danneggiati), città poi colpita da piogge intense nella notte seguente (90 mm in 6 ore, allagamenti, smottamenti e alberi caduti).
In Sicilia orientale, tra il 3 e il 4, ben 235 mm a Riposto (presso Acireale), a Catania strade inondate e numerosi automobilisti soccorsi.

7: residua instabilità legata ad aria umida sullo Ionio, eccezionali grandinate su Rutigliano (Bari), Ostuni e Fasano (Brindisi), accumuli di mezzo metro di ghiaccio che hanno intrappolato vetture e distrutto coltivazioni.

7-11: la depressione atlantica “Katrin” richiama scirocco sull’Italia, in Sardegna Tmax straordinarie di 35.3 °C a Berchidda e 36.3 °C a Ottana il 9, notevoli anche i 29 °C dell’11 a Forlì (föhn appenninico).
Continui e violenti temporali “rigeneranti” in risalita dal Mar Ligure verso Genova e l'entroterra, in 5 giorni 453 mm d'acqua a Genova-Albaro, 662 a Torriglia (alta Valle Scrivia) e 754 a Geirato (Val Bisagno). Primi allagamenti già martedì 7, ma i dissesti sono culminati il 9 e il 10 con i picchi di precipitazione (135 mm in 1 h la sera del 9 a Geirato) e le disastrose esondazioni prima del Rio Carpi a Montoggio e poi di Bisagno e Fereggiano a Genova (una vittima). Nuovi nubifragi tra la sera del 10 e il mattino dell’11, con 97 mm in un'ora a Pegli, 240 in 6 ore alle Capanne di Marcarolo (Turchino), straripamenti in Val Polcevera, viabilità sconvolta; l’11, forti piogge temporalesche anche tra Verbano e Lario (100-120 mm in 12 ore, allagamenti e piccole frane); nel pomeriggio-sera intensi temporali sullo Spezzino (anche qui piene torrentizie), Emilia e Toscana (119 mm a Bagnone, Lunigiana).

13: altri violenti temporali “rigeneranti” dal Golfo Ligure si sono estesi oltre il crinale appenninico portando eccezionali diluvi dall'Alessandrino al Parmense: a Gavi (Alessandria) 119 mm in un'ora e 424 nella giornata, pari a quasi metà della pioggia media annua; grande piena di Orba, Bormida e Grue, alluvionamenti dal Novese al Tortonese; il Baganza ha inondato parte di Parma con altezze d'acqua fino a 2-3 m come mai si era visto da decenni, e danni oltre 100 milioni di euro, dopo che 200 mm di pioggia sono caduti in 6 ore sull'Appennino; frane, strade interrotte e ponti crollati in Val di Parma e Taro.
Tornado con distruzione di edifici e tetti a Ostiglia (Mantova)
, grandine sul Garda veronese, alberi sradicati nel Padovano.

Come già durante l'estate, anche l'autunno 2014 è stato caratterizzato da persistente nuvolosità. Vista dal Monte Cerano (Cusio) verso il Montorfano (al centro) e il Lago Maggiore, dopo le intense piogge per sbarramento da Sud cadute tra il 10 e il 13 ottobre
(14.10.2014, f. Andrea Bonizzoni).


14: nubifragi alluvionali in Maremma, massimo di 143 mm a Sorano, caduti in gran parte in 4 ore, straripamento dei fiumi Elsa e Albegna, 2 vittime in un'auto travolta dall'esondazione del Fosso Sgrilla tra Albinia e Manciano.
La notte seguente è toccato a Trieste: furioso scroscio da 109 mm in 3 ore (sede ISMAR), secondo per intensità solo ai 123 mm del 28 settembre 1926, inondazione di strade ed edifici, crollo di un terrapieno su una casa con una vittima a Muggia, 10 cm di grandine a Basovizza.
Tmax 29 °C a Roma e 36.3 °C a Misilimeri (Palermo).

18-19: anticiclone subtropicale, isoterma 0 °C a 4500 m sulle Alpi. In Pianura Padana, nonostante le foschie, massime di 24-26 °C, circa 8 °C sopra media.

Nella seconda metà di ottobre 2014 si è instaurata una pausa nei flussi umidi mediterranei, con prevalenti condizioni anticicloniche e molto miti, interrotte brevemente intorno al giorno 22 da un'irruzione fredda da Nord-Ovest, l'unica di questo autunno.
Nell'immagine, banchi di Altocumulus e Altostratus visti dal cielo sopra la Val Susa (Torino)
 in direzione del Monviso il 16.10.2014 (f. Franco Borrelli).
 

21-22: dopo quasi un mese di flussi sud-occidentali caldo-umidi, netto cambiamento di circolazione atmosferica e prima importante burrasca autunnale da Nord-Ovest attivata dall'ex-uragano atlantico “Gonzalo”. Impetuosi venti di föhn in Pianura Padana, maestrale su Sardegna e Tirreno, bora sull'Adriatico (raffiche a 74 km/h a Milano-Malpensa, 78 a Foggia, 91 a Forlì, 92 a Torino-Ovest, 100 a Udine e Trieste, oltre 120-150 km/h sulle creste alpine e appenniniche); spettacolari mareggiate e porti chiusi in Sardegna, incendi boschivi in Ogliastra. Calo termico di 10-15 °C in 24 ore, neve fino a 1000-1300 m sulle Alpi di confine con Svizzera e Austria e sull'Appennino dalle Marche al Molise, un episodio lì piuttosto precoce.

23: sulle Alpi orientali interne la nevicata insiste depositando anche un metro di neve fresca a quota 2000 m in Val Pusteria, ma una spruzzata imbianca pure Brunico (850 m), inoltre prime brinate sulle pianure del Piemonte (-1 °C ad Asti); forti piogge e temporali dal versante adriatico alla Sicilia orientale (112 mm a Naso, Messina; neve a 1700 m sull'Etna, grandinate sul Gargano, allagamenti a Pescara nella notte).

27: grandinate in Sicilia, tromba d'aria e danni a Pachino e 64 mm di pioggia a Noto (Siracusa).

30-31: anticiclone “Quinn” sulle Alpi: cieli sereni, ma molta caligine da inquinamento in Valpadana, nebbie e lievi brinate notturne in pianura (minima di -0.8 °C il 30 a Nizza Monferrato) ma pomeriggi ancora miti, anche sulle Alpi (il 31, 17 °C a Bardonecchia e Cogne).

27.10.2014: l'anticiclone "Quinn" porta giorni di quiete atmosferica sulle Alpi, con isoterma 0 °C sopra i 3500 m, frequenti inversioni termiche e strati bassi su pianure e fondovalle, qui visti in Val d'Ala di Lanzo (TO) (f. Gianni Castagneri).
 

Novembre 2014

1: Tmax 21 °C a Fiumicino, 22 a Forlì e Albenga, 23 a Firenze-Peretola e Napoli.

3-6: imponenti quantità di pioggia dapprima su Ponente ligure e alto Piemonte (451 mm a Stresa, moderata esondazione del Lago Maggiore a Pallanza; fino a 315 mm nell'entroterra di Bordighera, allagamenti a Ventimiglia), poi sulle Alpi centro-orientali (591 mm a Soffranco, presso Longarone, notevole piena del Piave, pari o talora superiore a quella del novembre 2010).
Prima copiosa nevicata su tutte le Alpi, accumuli di un metro oltre quota 2000 m, ma fiocchi in calo talora a 1000-1400 m il 4. Nelle prime ore del 5 straripamento dell'Aulella e del Carrione, quest’ultimo ha inondato Carrara per la rottura di un argine di recente costruzione.

5-7: furiosi nubifragi anche al Centro-Sud con allagamenti a Roma e dintorni (il 6 è esondato l'Almone in zona Appia Antica) ma soprattutto in Sicilia orientale: ben 438 mm tra il 5 e il 6 a Linguaglossa (Etna), e gravi danni per un tornado che ha devastato tetti e alberate ad Acireale (Catania). Impetuoso scirocco (70-100 km/h), violente mareggiate specie sulle coste ioniche.
La profonda depressione "Qendresa I" (982 hPa) è passata il 7 a Sud della Sicilia con anomale caratteristiche quasi tropicali ("Tropical-Like Cyclone"): tempeste in mare e venti a 130-150 km/h a Linosa, Pantelleria e Malta (simile fu la depressione “Rolf” di fronte alla Costa Azzurra a inizio novembre 2011).
 

Il grafico del livello idrometrico del T. Aulella (Alpi Apuane, Lunigiana) mostra il brusco picco di piena (incremento di 6 m) al primo mattino del 5 novembre 2014, dopo i nubifragi che hanno scaricato 240 mm in 6 ore a Equi (fonte: SIR Toscana).
 

Immagine satellitare MET10 nel canale visibile del 07.11.2014, h 13:45 UTC: si nota il vortice depressionario "Qendresa I" (982 hPa) a Sud della Sicilia, con "occhio" ben strutturato e caratteristiche "quasi tropicali" (TLC = Tropical-Like Cyclone). Violente tempeste e mareggiate tra Lampedusa, Pantelleria e Malta.


9-13: nuova fase intensamente perturbata, ingenti quantità di pioggia in Liguria e dall'alto Piemonte alle Alpi orientali. Nella notte tra il 9 e il 10 alluvione a Chiavari per 200 mm caduti in poco più di 24 ore, esondati i torrenti Campodonico e Rupinaro, 2 vittime per una frana su un'abitazione a Leivi; in 4 giorni, 275 mm a Codroipo (Udine) e 350-450 mm tra Biellese, Valsesia, Cusio e Verbano, qui numerosi straripamenti e frane (una vittima a Crevacuore, Biella), interruzioni stradali e ferroviarie. Il Lago Maggiore ha allagato i paesi sulle rive toccando un livello di 196,8 m, non più raggiunto dopo l'ottobre 2000, e un uomo vi è annegato a Ispra (Varese). La piena del Po allaga le golene a valle del Pavese.
Il 12, circa 100 mm in 2 ore e flash-flood a Brindisi, trombe d'aria tra Tarantino e Leccese, centinaia di ulivi secolari sradicati.

L'esondazione del Lago Maggiore a Verbania-Pallanza durante la breve pausa soleggiata del 13.11.2014. Il livello è prossimo a 196.8 m slm, e con le ulteriori piogge del 15 novembre salirà a un massimo di 196.87 m il giorno 16, quota che non si era più raggiunta dopo la grande alluvione di metà ottobre 2000. A Pallanza il limite di esondazione del lago si colloca a 195.5 m (f. Giorgio Calvi).

Un'altra immagine dell'inondazione di Pallanza da parte del Verbano il 13.11.2014
(f. Michela Rogora, CNR-ISE Pallanza).

Il campeggio "La Quiete" di Fondotoce (Verbania) invaso dalle acque del Lago di Mergozzo
il 13.11.2014 (f. Marzia Ciampittiello, CNR-ISE Pallanza).


15: nubifragi rigeneranti da 250-350 mm sugli entroterra di Genova e Savona (258 mm a Busalla, 356 mm a Pontedecimo), ma straordinari anche i 128 mm di Imperia e i 218 di Savona: gravi straripamenti soprattutto lungo il Polcevera sul Ponente genovese, nonché il Bormida, l’Orba e il Grue nell'Alessandrino; interrotte l'Aurelia, autostrade e ferrovie da Genova per Milano e Ventimiglia, un disperso a Serra Riccò, crollo al cimitero di Bolzaneto e decine di bare trascinate dalle acque del Polcevera; scirocco a 125 km/h presso Recco e mareggiate con onde fino a 4-5 m al largo.
A Milano, 100 mm ed esondazione di Lambro e Seveso (sesta volta in 5 mesi!), chiuse diverse tratte della metropolitana; 2 vittime sotto una frana a Cerro di Laveno (Varese).

15.11.2014: piena del Polcevera ed esondazioni in riva al fiume, nel Ponente genovese
(f. Il Secolo XIX).

Colate di detriti sulla strada per il Santuario della Madonna della Guardia (Ceranesi, GE) dopo i furiosi nubifragi del 15.11.2014 (f. Il Secolo XIX).


 

15.11.2014: allagamenti per l'esondazione del Seveso a Milano,
sesto episodio da fine giugno 2014 (f. ANSA - Il Giorno).

 

Piena dell'Adda a Canonica (BG) al mattino del 16.11.2014 (f. Roberto Casiraghi).


17: piogge abbondanti soprattutto in Liguria (54 mm a Portofino) ma senza più gravi danni; sulle Alpi 30-50 cm di neve a quota 2000 m dal Canton Ticino al Bellunese, ma talora imbiancati anche i fondovalle, come ai 1200 m di Cortina. Seguono ampie schiarite ma lungo il tratto lombardo-emiliano del Po si propaga una delle piene più importanti degli ultimi vent’anni, dopo quelle del 1994 e del 2000: colmo di piena la sera del 18 all’idrometro di Boretto (Reggio Emilia) con livello di 8.18 m; a Pontelagoscuro (Ferrara) portata stimata in circa 9500 m3/s, vasta inondazione delle golene, numerosi ponti chiusi e oltre mille evacuati.

A seguito dei 4 intensi episodi pluviometrici di novembre 2014 (giorni 3-6, 9-12, 15 e 17),
che hanno prodotto fino a 1000-1100 mm di pioggia su alcune zone prealpine, come intorno al Lago Maggiore, si è sviluppata una grande piena del Po, tra le più importanti da vent'anni dopo quelle storiche del 1994 e 2000. Qui le inondazioni in zona golenale a Suzzara (MN)
il 19.11.2014 (fonte: Youreporter).


20: prime brinate notturne più estese tra Piemonte e Lombardia (-1 °C alla Malpensa), mentre sulle Alpi splende il sole e l’apporto di aria subtropicale fa risalire l’isoterma 0 °C a 3500 metri.

23: Tmax 27 °C ad Alghero, sfiorato il record sessantennale di 27.8 °C del novembre 2011 (verrà eguagliato il 30).

25-30: nuovo persistente flusso tiepido e umido da Sud. Piogge intense il 25 dapprima sul Ponente Ligure poi anche sul Genovesato, 68 mm a Imperia, 122 a Sciarborasca (entroterra di Arenzano), nuovi allagamenti a Chiavari. Il 27 nubifragi sulla Maremma e i litorali a Nord-Ovest di Roma, un centinaio di mm in 2 h nei dintorni di Cerveteri: vasti allagamenti, interruzione dell'Aurelia e di autostrada e ferrovia tra Roma e Civitavecchia; nel Grossetano, salvataggi di persone isolate con mezzi anfibi tra Castiglione della Pescaia, Punta Ala e Follonica.
Tra il 28 e il 30 piogge estese al Nord-Ovest, totali fin oltre 100 mm tra Monviso e Alpi Liguri. Eccezionalmente elevate le temperature, sia le minime al Nord nelle notti coperte (11 °C il 30 a Torino, record per fine novembre), sia le massime, specie tra Sardegna, Lazio e Sicilia (sempre il 30, 23 °C a Roma, 27.8 °C ad Alghero, qui eguagliato il record mensile, e ben 31,7 °C a Palermo, valori 10-15 °C sopra media), mentre una burrasca di scirocco trasporta una densa nube di polvere sahariana e sulle Alpi occidentali il limite pioggia-neve sale a 2200 m.
 


Rapporti sulle alluvioni dell'autunno 2014
Dati e allerte dei diversi episodi in Liguria
9-17 novembre, ARPA Piemonte

Le anomalie dell'autunno 2014 in altri paesi europei
Francia, secondo autunno più caldo dal 1900

Svizzera, autunno mitissimo e piovoso
Austria, novembre più tiepido dal 1767
 

RINGRAZIAMENTI
La redazione di Nimbus ringrazia tutti i numerosi collaboratori ed enti che hanno trasmesso fotografie, cronache e dati, ma in particolare Luca Lombroso (Osservatorio Geofisico di Modena), Maurizio Ratti (Pontremoli), Roberto Pedemonte (Genova), Carlo Montini (Osservatorio meteo-sismico di Imperia), Paolo Fantini (Osservatorio Università di Parma), Paolo Valisa (Centro Geofisico Prealpino, Varese), Silvano Cuffolo (Osservatorio meteo-sismico di Oropa), Alessio Bozzo (Rovereto), Claudio Mutinelli (Ufficio Idrografico Provincia Autonoma di Bolzano), Bruno Renon (ARPA Veneto), inoltre ARPA Piemonte, ARPA Lombardia, OSMER - Friuli Venezia Giulia, MeteoSvizzera - Centro Regionale Sud / Locarno-Monti.


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