AUTUNNO
2014 IN ITALIA: IL PIU' CALDO DAL 1800,
PIOGGE ECCEZIONALI IN NOVEMBRE AL NORD
Daniele Cat Berro,
SMI / Redazione Nimbus
12 Dicembre 2014
Dopo un’estate
2014 grigissima, umida e relativamente fresca al Nord Italia,
l’autunno si è mostrato eccezionalmente mite in tutto il Paese, e
al tempo stesso molto piovoso al Settentrione soprattutto in
novembre.
![](../../images/clima/20141212%20Pallanza6_GiorgioCalvi.jpg)
13.11.2014: il Lago Maggiore allaga Pallanza (Verbania)
dopo la caduta di 600-800 mm di pioggia in 10 giorni sulle alture
circostanti (f. Giorgio Calvi).
Tale inconsueta sequenza di
anomalie meteo-climatiche è ascrivibile a una configurazione atmosferica
a scala continentale che - salvo brevi pause – insiste ormai da oltre
un anno, dall’autunno 2013, con depressioni più persistenti e
profonde del normale tra Atlantico ed Europa occidentale, e robusti
anticicloni tra Scandinavia e settori orientali del continente europeo.
Questa situazione è divenuta particolarmente acuta nel novembre 2014
(carte qui sotto), esaltando così il caldo anomalo e l'abbondanza delle
precipitazioni al Nord Italia.
![](../../images/clima/20141212%20anomgpm500.gif)
![](../../images/clima/20141212%20anomslp500.gif)
Anomalie del geopotenziale alla superficie isobarica di 500 hPa (in alto)
e della pressione
al suolo (qui sopra) nel novembre 2014
in Europa. Situazione più depressionaria della norma (trentennio 1981-2010) sull'Europa
occidentale, sede di ricorrenti saccature che hanno determinato numerose
fasi di scirocco e precipitazioni intense al Sud delle Alpi. Robusti
anticicloni hanno invece prevalso tra Scandinavia, Baltico e Russia
(Fonte:
ESRL-NOAA).
Infatti tra queste due figure bariche,
ricorrenti negli ultimi mesi, si sono inseriti frequentissimi flussi
di aria caldo-umida tra Sud-Ovest e Sud, più raramente da Sud-Est,
che solo tra fine agosto e inizio ottobre 2014 si sono temporaneamente
attenuati lasciando posto a brevi periodi anticiclonici o a fronti
nord-occidentali (settembre 2014 è infatti risultato piuttosto
asciutto con precipitazioni pari a metà della norma dal Nord-Ovest alla
Sardegna).
Allo stesso tempo sono mancate quasi completamente le irruzioni
fredde da Nord, limitate a pochi giorni (22 settembre, 23 ottobre).
Tale configurazione si è tradotta in una
combinazione
autunnale di grigiori, piogge sovrabbondanti e aria tiepida
assolutamente inedita, almeno al Nord Italia.
Nelle tabelle sottostanti i riepiloghi delle principali statistiche
termo-pluviometriche riferite all'autunno 2014 in alcuni osservatori
del Nord, con un approfondimento sulle particolari anomalie di
novembre.
![](../../images/clima/20141212%20aut%20tab.gif)
![](../../images/clima/20141212%20nov%20tab.gif)
Temperature: autunno più caldo da oltre due secoli in Italia,
con il maggiore contributo di novembre
A livello nazionale il trimestre settembre-novembre 2014 è stato il
più caldo dal 1800 con 2.1 °C sopra media.
Al Nord il primato è confermato dagli osservatori storici di Torino,
Varese, Parma, Modena, Rovereto, Genova e Pontremoli, mentre a Bolzano è
rimasto imbattuto il record dell'autunno 2006.
Le anomalie termiche positive si sono ulteriormente intensificate in novembre,
risultato anch'esso il più caldo dal 1800 nell'insieme del Paese
(scarto nazionale +3.3 °C, ma con punte oltre +4 °C al Nord-Est,
deviazioni non lontane da quelle che avevano caratterizzato l’agosto
2003). Localmente, a Oropa e Genova non si è superato il massimo
novembrino del 1994, e a Imperia quello del 1938.
Con il concorso dei flussi di origine
subtropicale e le notti frequentemente coperte, al Nord sono state
soprattutto le temperature minime a contribuire all’eccezionalità
termica della stagione: a Torino lo scarto trimestrale
(settembre-novembre) delle minime è stato di +1.9 °C, quello delle
massime di +1.5 °C.
La quasi totale assenza di irruzioni
artiche ha determinato un notevole ritardo (circa 20 giorni)
nell’arrivo delle prime gelate significative in Pianura Padana:
qualche timida brinata è apparsa nelle zone extraurbane nella terza
decade di ottobre, ma le prime temperature minime diffusamente negative
si sono avute solo dal 10 dicembre.
In conseguenza dei tepori e delle precipitazioni sovrabbondanti, i prati
padani restavano ancora verdissimi all'inizio di dicembre, e qua e là
sono state segnalate fioriture fuori stagione (perfino di peschi
in Canton Ticino, Svizzera, e di papaveri in zone riparate a Val
della Torre, sulle Prealpi circa 20 km a Nord-Ovest di Torino).
![](../../images/clima/20141212%20anomT500.gif)
![](../../images/clima/20141212%20anomT1000.gif)
Anomalie di temperatura alla superficie isobarica di 500 hPa (in alto) e al suolo (qui sopra) nel
trimestre settembre-novembre 2014
in Europa. In quota gli eccessi termici più marcati
(> +2 °C) hanno interessato il Nord Europa, mentre in superficie il
caldo anomalo vi è stato in parte attenuato probabilmente da inversioni
termiche, e le anomalie maggiori si sono localizzate dai Pirenei, alle
Alpi, alla Germania, dove l'autunno 2014 è stato primo o secondo tra i
più caldi da oltre un secolo (Fonte:
ESRL-NOAA).
![](../../images/clima/20141212%20ISACTaut.jpg)
In Italia dal 1800 mai
si era registrato un autunno così tiepido,
con scarto termico medio nazionale di +2.1 °C (fonte:
ISAC-CNR, Bologna).
![](../../images/clima/20141212%20aut%20TO%20Tm.gif)
![](../../images/clima/20141212%20aut%20MO%20Tm.gif)
Serie delle temperature
medie del trimestre settembre-novembre a Torino e Modena:
l'autunno 2014 è stato il più caldo dall'inizio delle misure
rispettivamente nel 1753 e nel 1861, superando il precedente primato del
2006, con scarti rispetto alla media 1981-2010
di 2.3 °C in entrambe le città.
![](../../images/clima/20141212%20nov%20TO%20Tm.gif)
![](../../images/clima/20141212%20nov%20MO%20Tm.gif)
Il contributo più
significativo al nuovo record autunnale di caldo è derivato da novembre,
anch'esso il più tiepido nelle lunghe serie termometriche di Torino e
Modena (ma anche di altri osservatori storici come Parma, Varese,
Rovereto, Bolzano)
con deviazioni dalla media 1981-2010 rispettivamente di +2.6 e +4.0 °C.
Ampiamente superati i precedenti massimi del 1898 a Torino e del 1926 a
Modena.
![](../../images/clima/20141212%20graf%20TorinoT.gif)
Temperature medie
giornaliere nel 2014 a Torino confrontate con la norma 1981-2010: in
rosso i periodi più caldi del normale, in blu quelli più freddi. Solo
l'estate e altri brevi periodi hanno conosciuto temperature inferiori
alla media, per il resto ha prevalso il caldo anomalo:
dal 1° gennaio
all'11 dicembre, scarto termico medio di +1.0 °C, e il 2014 diverrà
probabilmente il secondo anno più caldo dal 1753, dopo i casi (pari merito)
del 2007 e 2011.
Precipitazioni: ovunque in eccesso al Nord;
novembre 2014, il più piovoso da oltre un secolo
Il continuo apporto d’aria umida
atlantica e mediterranea ha determinato un autunno molto piovoso con
numerose alluvioni al Centro-Nord (vedi cronaca meteorologica a fondo
pagina), mentre il Sud e la Sardegna sono rimasti in deficit. Tali
anomalie regionali si sono pressoché bilanciate a scala nazionale
(scarto trimestrale +6%, secondo le analisi
ISAC-CNR).
L'infittirsi delle situazioni sciroccali con massiccio trasporto d'aria
caldo-umida da Sud in novembre ha fatto sì che il mese si sia
collocato ventiduesimo tra i più piovosi dal 1800 in Italia (scarto
medio nazionale +74%, vedi carta qui sotto), e quarto al Nord,
dove un novembre così ricco di precipitazioni non si vedeva dal 1926.
Totali mensili superiori a 1000 mm si sono rilevati sull'Appennino
Ligure (zona del Turchino),
sul Verbano e sulle Prealpi Giulie, quantità 4-6 volte superiori al
normale. Anche il Ponente ligure, normalmente poco piovoso, ha
ricevuto apporti mensili esorbitanti (468 mm a Imperia).
Invece il Meridione, fuori dalla traiettoria della maggior parte dei
sistemi perturbati, e l'Adriatico (sottovento all'Appennino) hanno
ricevuto precipitazioni inferiori alla norma (talora meno della metà del
consueto).
Oltre alle alluvioni gravi ma localizzate del 9-10 ottobre e del 15
novembre a Genova, del 13 ottobre nell'Alessandrino e a Parma, del 14
ottobre in Maremma, del 5 novembre a Carrara e del 10 novembre a
Chiavari, a metà novembre si è sviluppata pure un'importante piena
del Po, alimentata da piogge ripetute e copiose su tutto il bacino e
talora superiori a 1000 mm in due settimane nei settori dell'alto
Bormida-Orba (in destra) e dell'alto Ticino (in sinistra). Il limite
pioggia-neve elevato, oscillante intorno ai 2000 m, ha contribuito agli
elevati deflussi a valle, e solo le pause di 24-48 ore tra le fasi di
precipitazioni intense hanno scongiurato un'alluvione più
rovinosa nel bacino del Po.
![](../../images/clima/20141212%20ISACPnov.jpg)
Nell'insieme
dell'Italia novembre 2014 è stato "solo" il 22° più piovoso dal 1800,
con eccesso pluviometrico del 74%, a causa del parziale bilanciamento
dato dal deficit di pioggia delle regioni adriatiche e meridionali, ma
al Settentrione un novembre così piovoso non si verificava dal 1926, e
molte località (Liguria, alto Piemonte) hanno rilevato quantità d'acqua
da 4 a 6 volte il normale! (fonte:
ISAC-CNR, Bologna).
![](../../images/clima/20141212%20nov%20ImperiaP.gif)
![](../../images/clima/20141212%20nov%20OropaP.gif)
![](../../images/clima/20141212%20nov%20MilanoP.gif)
![](../../images/clima/20141212%20nov%20MusiP.gif)
Serie delle
precipitazioni di novembre a
Imperia-Osservatorio municipale,
Oropa-Santuario, Milano (*) e
Musi (UD): in tutte queste località il mese è stato il più piovoso
dall'inizio delle misure, in particolare dal lontano 1778 a Milano.
La straordinaria quantità di 1044 mm rilevata a Oropa pone il novembre
2014 al secondo posto tra i mesi più piovosi in assoluto dal 1920 dopo
il caso dell'aprile 1986 (1160 mm),
e a Musi, località mediamente più piovosa d'Italia, alle spalle di Udine,
è la terza volta che quest'anno si raccolgono oltre 1000 mm mensili,
dopo gennaio e febbraio
(qui 1177 mm in novembre).
(*) Sono stati utilizzati i dati del pluviometro
ARPA Lombardia
di Lambrate,
confrontandoli con la serie storica di Brera.
Innevamento sulle Alpi
A causa delle temperature elevate, le eccezionali precipitazioni di
novembre 2014 sul versante sudalpino si sono tradotte in copiose
nevicate solo sopra i 2000-2500 m, dove attualmente il manto nevoso
è spesso anche oltre 2 m, specialmente tra Monte Rosa e Canton Ticino. Ad altitudini inferiori, invece, il manto
nevoso stagionale non si è ancora formato, e la stagione sciistica non è
ancora potuta iniziare nei comprensori a quote medio-basse.
Fugaci nevicate autunnali fino a circa 1000 m si sono avute solo il
22-23 ottobre sulle Alpi orientali, il 17 novembre dal Canton Ticino al
Bellunese, e fino a quote collinari sul basso Piemonte al mattino del 9
dicembre.
![](../../images/clima/20141212%20Ciardoney.gif)
Mentre sotto i 2000 m
pioveva quasi sempre a dirotto, a quote superiori tra novembre e inizio
dicembre 2014 si sono accumulate importanti quantità di neve, come
visibile nel grafico degli spessori giornalieri del manto nevoso al
suolo ai 2850 m del
ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso): per ora si è toccato un
massimo di 215 cm il 4 dicembre (linea rossa), superiore al già copioso
innevamento di un anno fa (linea blu). Ma se questa abbondante
alimentazione nevosa potrà o meno rallentare il regresso del ghiacciaio,
lo decideranno la temperatura e la radiazione solare dell'estate 2015.
Cronaca meteorologica dell’autunno 2014
Settembre 2014
2-6: flusso fresco e umido da NE, nubifragi alluvionali sul
Gargano. Nella notte tra il 3 e il 4 colpito il versante Sud del
promontorio, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo, poi il 6
settembre è toccato al lato Nord (Vieste, Peschici, Vico, Rodi Garganico):
viabilità sconvolta, campeggi e alberghi sommersi dai detriti, vetture
trascinate in mare, 2 vittime e migliaia di evacuati. Eccezionali
i 300-600 mm d'acqua caduti in 6 giorni.
![](../../images/clima/20141212%20Gressoney9set_DanielaCoppo.jpg)
Settembre 2014 ha visto
una prevalenza di flussi nord-occidentali, con passaggi di fronti
nord-atlantici più attivi tra le Venezie e l'Adriatico. Qui arcobaleno
sotto un breve rovescio a Gressoney La Trinité (AO) il 09.09.2014 (f.
Daniela Coppo).
9-12: depressione fresca in
discesa dal Mare del Nord verso Venezie e Adriatico. Colpiti dapprima il
Nord-Ovest, Lombardia, Emilia e Veneto nel pomeriggio-sera del 9,
nubifragi e allagamenti in particolare ad Alessandria (72 mm, di cui
32 in mezzora) e nel Trevigiano (74 mm nel capoluogo), poi nella notte
seguente 72 mm di pioggia in poche ore hanno inondato case e negozi a
Mira (Venezia), qui danni per centinaia di migliaia di euro.
Il 10, caduti 137 mm a Capanne di Manciano (GR), esondazione del
torrente Gattaia a Saturnia, auto bloccate.
L’11, due nubifragi ravvicinati a Peschiera del Garda, la notte e nel
pomeriggio, rovinosa inondazione di garages e cantine; nel pomeriggio 46
mm a Verona (allagamenti di strade, sottopassi e delle piste
dell'aeroporto “Catullo”); violenti temporali anche a Ostia, tra Barese
e Salento (84 mm a Cerfignano) e la sera nel Tarantino (105 mm a Martina
Franca, allagamenti nelle Murge). Fresco tra Nord-Est e alto Adriatico
(il 12, Tmax 17 °C ad Ancona), caldo intenso invece in Sardegna (35 °C a
Decimomannu il 9) e in Sicilia (37.4 °C a Siracusa il 12).
19: Tmax 37.9 °C a Lascari (Palermo) e 38.6 °C presso Oristano.
Invece eccezionali tempeste di pioggia, vento e grandine in Versilia
e Valdarno: a Empoli e dintorni chicchi da 4-5 cm di diametro, tetti
scoperchiati, 5 feriti in una scuola a Cerreto Guidi; a Firenze 27 mm di
pioggia e grandine in pochi minuti, infiltrazioni a Palazzo Vecchio,
Uffizi e Biblioteca Nazionale, alberi secolari sradicati ai Giardini di
Boboli, oltre 50 feriti.
20: diluvio notturno tra Mugello e valli dal Bolognese al
Forlivese (174 mm in 12 ore a Firenzuola), straripamento dei T. Santerno,
Senio e Marzeno, inondazioni tra Imola e Forlì.
22: violenti temporali sul Triveneto, in serata grandinata di
rara intensità su Venezia (68 mm di precipitazione, e 5 cm di
ghiaccio al suolo). Bora a 104 km/h a Trieste, la notte seguente
tempesta sulle coste marchigiane, danni agli stabilimenti balneari, 7
pescherecci travolti e affondati da una nave che ha rotto gli ormeggi ad
Ancona, e panico sulla nave da crociera ”Costa Fascinosa”, fuori
controllo nel mare in tempesta, ma nessuna vittima. Flash-flood del
fiume Tusciano a Battipaglia (Salerno), ma ancora gran caldo in Sicilia
(40 °C a Sigonella).
29: Tmax 27 °C a Verona e Ferrara.
30: Tmax 31.5 °C a Usini (Sassari).
Ottobre 2014
1: Tmax 26 °C a Fiumicino e Pescara. Corpo nuvoloso legato a una
depressione sulle Baleari, forti temporali sulla fascia costiera di
Toscana e Lazio: 101 mm in meno di 3 ore a Caldana (Grosseto),
allagamenti a Livorno e Roma (Ostiense, Eur, Laurentino).
2: Tmax 31 °C a Decimomannu (Cagliari); forti rovesci e
allagamenti sul Barese (53 mm a Terlizzi).
3-4: diffuse celle temporalesche; il giorno 3, 179 mm a Siniscola
(Nuoro), tromba d'aria a Termoli (alcuni tetti danneggiati), città poi
colpita da piogge intense nella notte seguente (90 mm in 6 ore,
allagamenti, smottamenti e alberi caduti).
In Sicilia orientale, tra il
3 e il 4, ben 235 mm a Riposto (presso Acireale), a Catania strade
inondate e numerosi automobilisti soccorsi.
7: residua instabilità legata ad aria umida sullo Ionio,
eccezionali grandinate su Rutigliano (Bari), Ostuni e Fasano
(Brindisi), accumuli di mezzo metro di ghiaccio che hanno intrappolato
vetture e distrutto coltivazioni.
7-11: la depressione atlantica “Katrin” richiama scirocco
sull’Italia, in Sardegna Tmax straordinarie di 35.3 °C a Berchidda e
36.3 °C a Ottana il 9, notevoli anche i 29 °C dell’11 a Forlì (föhn
appenninico).
Continui e violenti temporali “rigeneranti” in risalita
dal Mar Ligure verso Genova e l'entroterra, in 5 giorni 453 mm d'acqua a Genova-Albaro, 662 a Torriglia (alta Valle Scrivia) e 754 a Geirato (Val
Bisagno). Primi allagamenti già martedì 7, ma i dissesti sono culminati
il 9 e il 10 con i picchi di precipitazione (135 mm in 1 h la sera del 9
a Geirato) e le disastrose esondazioni prima del Rio Carpi a
Montoggio e poi di Bisagno e Fereggiano a Genova (una vittima).
Nuovi nubifragi tra la sera del 10 e il mattino dell’11, con 97 mm in
un'ora a Pegli, 240 in 6 ore alle Capanne di Marcarolo (Turchino),
straripamenti in Val Polcevera, viabilità sconvolta; l’11, forti piogge
temporalesche anche tra Verbano e Lario (100-120 mm in 12 ore,
allagamenti e piccole frane); nel pomeriggio-sera intensi temporali
sullo Spezzino (anche qui piene torrentizie), Emilia e Toscana (119 mm a
Bagnone, Lunigiana).
13: altri violenti temporali “rigeneranti” dal Golfo Ligure si
sono estesi oltre il crinale appenninico portando eccezionali diluvi
dall'Alessandrino al Parmense: a Gavi (Alessandria) 119 mm in un'ora e
424 nella giornata, pari a quasi metà della pioggia media annua;
grande piena di Orba, Bormida e Grue, alluvionamenti dal Novese al
Tortonese; il Baganza ha inondato parte di Parma con altezze
d'acqua fino a 2-3 m come mai si era visto da decenni, e danni oltre 100
milioni di euro, dopo che
200 mm di pioggia sono caduti in 6 ore sull'Appennino; frane, strade
interrotte e ponti crollati in Val di Parma e Taro.
Tornado con
distruzione di edifici e tetti a Ostiglia (Mantova), grandine sul
Garda veronese, alberi sradicati nel Padovano.
![](../../images/clima/20141212%20MonteCerano(Cusio)_AndreaBonizzoni.jpg)
Come già durante
l'estate, anche l'autunno 2014 è stato caratterizzato da persistente
nuvolosità. Vista dal Monte Cerano (Cusio) verso il Montorfano (al
centro) e il Lago Maggiore, dopo le intense piogge per sbarramento da
Sud cadute tra il 10 e il 13 ottobre
(14.10.2014, f. Andrea Bonizzoni).
14: nubifragi alluvionali in Maremma, massimo di 143 mm a
Sorano, caduti in gran parte in 4 ore, straripamento dei fiumi Elsa e
Albegna, 2 vittime in un'auto travolta dall'esondazione del Fosso
Sgrilla tra Albinia e Manciano.
La notte seguente è toccato a Trieste: furioso scroscio da 109 mm in
3 ore (sede
ISMAR), secondo per intensità solo ai 123 mm del 28 settembre 1926,
inondazione di strade ed edifici, crollo di un terrapieno su una casa
con una vittima a Muggia, 10 cm di grandine a Basovizza.
Tmax 29 °C a Roma e 36.3 °C a Misilimeri (Palermo).
18-19: anticiclone subtropicale, isoterma 0 °C a 4500 m sulle
Alpi. In Pianura Padana, nonostante le foschie, massime di 24-26 °C,
circa 8 °C sopra media.
![](../../images/clima/20141212%20Monviso_FrancoBorrelli.jpg)
Nella seconda metà di
ottobre 2014 si è instaurata una pausa nei flussi umidi mediterranei,
con prevalenti condizioni anticicloniche e molto miti, interrotte
brevemente intorno al giorno 22 da un'irruzione fredda da Nord-Ovest,
l'unica di questo autunno.
Nell'immagine, banchi di Altocumulus e Altostratus visti dal cielo sopra
la Val Susa (Torino)
in direzione del Monviso il 16.10.2014 (f.
Franco Borrelli).
21-22: dopo quasi un mese di
flussi sud-occidentali caldo-umidi, netto cambiamento di circolazione
atmosferica e prima importante burrasca autunnale da Nord-Ovest attivata
dall'ex-uragano atlantico “Gonzalo”. Impetuosi venti di föhn in Pianura
Padana, maestrale su Sardegna e Tirreno, bora sull'Adriatico (raffiche a
74 km/h a Milano-Malpensa, 78 a Foggia, 91 a Forlì, 92 a Torino-Ovest,
100 a Udine e Trieste, oltre 120-150 km/h sulle creste alpine e
appenniniche); spettacolari mareggiate e porti chiusi in Sardegna,
incendi boschivi in Ogliastra. Calo termico di 10-15 °C in 24 ore,
neve fino a 1000-1300 m sulle Alpi di confine con Svizzera e Austria e
sull'Appennino dalle Marche al Molise, un episodio lì piuttosto precoce.
23: sulle Alpi orientali interne la nevicata insiste depositando
anche un metro di neve fresca a quota 2000 m in Val Pusteria, ma
una spruzzata imbianca pure Brunico (850 m), inoltre prime brinate
sulle pianure del Piemonte (-1 °C ad Asti); forti piogge e temporali dal
versante adriatico alla Sicilia orientale (112 mm a Naso, Messina; neve
a 1700 m sull'Etna, grandinate sul Gargano, allagamenti a Pescara nella
notte).
27: grandinate in Sicilia, tromba d'aria e danni a Pachino e 64
mm di pioggia a Noto (Siracusa).
30-31: anticiclone “Quinn” sulle Alpi: cieli sereni, ma molta
caligine da inquinamento in Valpadana, nebbie e lievi brinate notturne
in pianura (minima di -0.8 °C il 30 a Nizza Monferrato) ma pomeriggi
ancora miti, anche sulle Alpi (il 31, 17 °C a Bardonecchia e Cogne).
![](../../images/clima/20141212%20ValdAla_Gianni%20Castagneri.jpg)
27.10.2014:
l'anticiclone "Quinn" porta giorni di quiete atmosferica sulle Alpi, con
isoterma 0 °C sopra i 3500 m, frequenti inversioni termiche e strati
bassi su pianure e fondovalle, qui visti in Val d'Ala di Lanzo (TO) (f.
Gianni Castagneri).
Novembre 2014
1: Tmax 21 °C a Fiumicino, 22 a Forlì e Albenga, 23 a Firenze-Peretola e
Napoli.
3-6: imponenti quantità di
pioggia dapprima su Ponente ligure e alto Piemonte (451 mm a Stresa,
moderata esondazione del Lago Maggiore a Pallanza; fino a 315 mm
nell'entroterra di Bordighera, allagamenti a Ventimiglia), poi sulle
Alpi centro-orientali (591 mm a Soffranco, presso Longarone,
notevole piena del Piave, pari o talora superiore a quella del
novembre 2010).
Prima copiosa nevicata su tutte le Alpi, accumuli di un
metro oltre quota 2000 m, ma fiocchi in calo talora a 1000-1400 m il 4.
Nelle prime ore del 5 straripamento dell'Aulella e del Carrione, quest’ultimo
ha inondato Carrara per la rottura di un argine di recente
costruzione.
5-7: furiosi nubifragi anche al Centro-Sud con allagamenti
a Roma e dintorni (il 6 è esondato l'Almone in zona Appia Antica) ma
soprattutto in Sicilia orientale: ben 438 mm tra il 5 e il 6 a
Linguaglossa (Etna), e gravi danni per un tornado che ha devastato tetti
e alberate ad Acireale (Catania). Impetuoso scirocco (70-100 km/h),
violente mareggiate specie sulle coste ioniche.
La profonda depressione "Qendresa I" (982 hPa) è passata il 7 a Sud
della Sicilia con anomale caratteristiche quasi tropicali ("Tropical-Like
Cyclone"): tempeste in mare e venti a 130-150 km/h a Linosa,
Pantelleria e Malta (simile fu la depressione “Rolf” di fronte alla
Costa Azzurra a inizio novembre 2011).
![](../../images/clima/20141212%20AulellaSoliera5nov.png)
Il grafico del livello
idrometrico del T. Aulella (Alpi Apuane, Lunigiana) mostra il brusco
picco di piena (incremento di 6 m) al primo mattino del 5 novembre 2014,
dopo i nubifragi che hanno scaricato 240 mm in 6 ore a Equi (fonte:
SIR Toscana).
![](../../images/clima/20141212%20SatTLC.jpg)
Immagine satellitare
MET10 nel canale visibile del 07.11.2014, h 13:45 UTC: si nota il
vortice depressionario "Qendresa I" (982 hPa) a Sud della Sicilia, con
"occhio" ben strutturato e caratteristiche "quasi tropicali" (TLC =
Tropical-Like Cyclone). Violente tempeste e mareggiate tra Lampedusa,
Pantelleria e Malta.
9-13: nuova fase intensamente perturbata, ingenti quantità di
pioggia in Liguria e dall'alto Piemonte alle Alpi orientali. Nella notte
tra il 9 e il 10 alluvione a Chiavari per 200 mm caduti in poco
più di 24 ore, esondati i torrenti Campodonico e Rupinaro, 2 vittime
per una frana su un'abitazione a Leivi; in 4 giorni, 275 mm a Codroipo
(Udine) e 350-450 mm tra Biellese, Valsesia, Cusio e Verbano, qui
numerosi straripamenti e frane (una vittima a Crevacuore,
Biella), interruzioni stradali e ferroviarie. Il Lago Maggiore ha
allagato i paesi sulle rive toccando un livello di 196,8 m, non più
raggiunto dopo l'ottobre 2000, e un uomo vi è annegato a Ispra (Varese).
La piena del Po allaga le golene a valle del Pavese.
Il
12, circa 100 mm in 2 ore e flash-flood a Brindisi, trombe d'aria tra
Tarantino e Leccese, centinaia di ulivi secolari sradicati.
![](../../images/clima/20141212%20Pallanza4_GiorgioCalvi.jpg)
![](../../images/clima/20141212%20Pallanza3_GiorgioCalvi.jpg)
L'esondazione del Lago
Maggiore a Verbania-Pallanza durante la breve pausa soleggiata del
13.11.2014. Il livello è prossimo a 196.8 m slm, e con le ulteriori
piogge del 15 novembre salirà a un massimo di 196.87 m il giorno 16,
quota che non si era più raggiunta dopo la grande alluvione di metà
ottobre 2000. A Pallanza il limite di esondazione del lago si colloca a
195.5 m (f. Giorgio Calvi).
![](../../images/foto/alluvioni/20141113%20Pallanza_CNR%20ISE.jpg)
Un'altra immagine
dell'inondazione di Pallanza da parte del Verbano il 13.11.2014
(f. Michela Rogora,
CNR-ISE Pallanza).
![](../../images/clima/20141212%20Fondotoce_MarziaCiampittiello.jpg)
Il campeggio "La
Quiete" di Fondotoce (Verbania) invaso dalle acque del Lago di Mergozzo
il 13.11.2014 (f. Marzia Ciampittiello,
CNR-ISE Pallanza).
15: nubifragi rigeneranti da 250-350 mm sugli entroterra di
Genova e Savona (258 mm a Busalla, 356 mm a Pontedecimo), ma
straordinari anche i 128 mm di Imperia e i 218 di Savona: gravi
straripamenti soprattutto lungo il Polcevera sul Ponente genovese,
nonché il Bormida, l’Orba e il Grue nell'Alessandrino; interrotte l'Aurelia,
autostrade e ferrovie da Genova per Milano e Ventimiglia, un disperso a
Serra Riccò, crollo al cimitero di Bolzaneto e decine di bare trascinate
dalle acque del Polcevera; scirocco a 125 km/h presso Recco e mareggiate
con onde fino a 4-5 m al largo.
A Milano, 100 mm ed esondazione di
Lambro e Seveso (sesta volta in 5 mesi!), chiuse diverse tratte
della metropolitana; 2 vittime sotto una frana a Cerro di Laveno
(Varese).
![](../../images/clima/20141212%20Genova%20alluv%20SecoloXIX.jpg)
![](../../images/clima/20141212%20Genova%20alluv2%20SecoloXIX.jpg)
15.11.2014: piena del
Polcevera ed esondazioni in riva al fiume, nel Ponente genovese
(f. Il Secolo XIX).
![](../../images/clima/20141212%20Ceranesi%20alluv%20SecoloXIX.jpg)
Colate di detriti sulla
strada per il Santuario della Madonna della Guardia (Ceranesi, GE) dopo
i furiosi nubifragi del 15.11.2014 (f.
Il Secolo XIX).
![](../../images/clima/20141212%20SevesoMilano_AnsaIlGiorno.jpg)
15.11.2014: allagamenti
per l'esondazione del Seveso a Milano,
sesto episodio da fine giugno 2014 (f.
ANSA -
Il Giorno).
![](../../images/clima/20141212%20MolgoraMelzo_RobertoCasiraghi.jpg)
Piena dell'Adda a
Canonica (BG) al mattino del 16.11.2014 (f. Roberto Casiraghi).
17: piogge abbondanti soprattutto in Liguria (54 mm a Portofino)
ma senza più gravi danni; sulle Alpi 30-50 cm di neve a quota 2000 m dal
Canton Ticino al Bellunese, ma talora imbiancati anche i fondovalle,
come ai 1200 m di Cortina. Seguono ampie schiarite ma lungo il tratto
lombardo-emiliano del Po si propaga una delle piene più importanti degli
ultimi vent’anni, dopo quelle del 1994 e del 2000: colmo di piena la
sera del 18 all’idrometro di Boretto (Reggio Emilia) con livello di 8.18
m; a Pontelagoscuro (Ferrara) portata stimata in circa 9500 m3/s,
vasta inondazione delle golene, numerosi ponti chiusi e oltre mille
evacuati.
![](../../images/clima/20141212%20PoSuzzara19nov_SimoneCarra.jpg)
A seguito dei 4 intensi
episodi pluviometrici di novembre 2014 (giorni 3-6, 9-12, 15 e 17),
che hanno prodotto fino a 1000-1100 mm di pioggia su alcune zone
prealpine, come intorno al Lago Maggiore, si è sviluppata una grande
piena del Po, tra le più importanti da vent'anni dopo quelle storiche
del 1994 e 2000. Qui le inondazioni in zona golenale a Suzzara (MN)
il 19.11.2014 (fonte:
Youreporter).
20: prime brinate notturne più estese tra Piemonte e Lombardia
(-1 °C alla Malpensa), mentre sulle Alpi splende il sole e
l’apporto di aria subtropicale fa risalire l’isoterma 0 °C a 3500 metri.
23: Tmax 27 °C ad Alghero, sfiorato il record sessantennale di
27.8 °C del novembre 2011 (verrà eguagliato il 30).
25-30: nuovo persistente flusso tiepido e umido da Sud. Piogge
intense il 25 dapprima sul Ponente Ligure poi anche sul Genovesato, 68
mm a Imperia, 122 a Sciarborasca (entroterra di Arenzano), nuovi
allagamenti a Chiavari. Il 27 nubifragi sulla Maremma e i
litorali a Nord-Ovest di Roma, un centinaio di mm in 2 h nei
dintorni di Cerveteri: vasti allagamenti, interruzione dell'Aurelia e di
autostrada e ferrovia tra Roma e Civitavecchia; nel Grossetano,
salvataggi di persone isolate con mezzi anfibi tra Castiglione della
Pescaia, Punta Ala e Follonica.
Tra il 28 e il 30 piogge estese al Nord-Ovest, totali fin oltre 100 mm
tra Monviso e Alpi Liguri. Eccezionalmente elevate le temperature,
sia le minime al Nord nelle notti coperte (11 °C il 30 a Torino, record
per fine novembre), sia le massime, specie tra Sardegna, Lazio e Sicilia
(sempre il 30, 23 °C a Roma, 27.8 °C ad Alghero, qui eguagliato il
record mensile, e ben 31,7 °C a Palermo,
valori 10-15 °C sopra media), mentre una burrasca di scirocco
trasporta una densa nube di polvere sahariana e sulle Alpi
occidentali il limite pioggia-neve sale a 2200 m.
Rapporti sulle alluvioni dell'autunno 2014
Dati e allerte dei diversi episodi in Liguria
9-17 novembre, ARPA Piemonte
Le anomalie dell'autunno 2014 in altri paesi europei
Francia, secondo autunno più caldo dal 1900
Svizzera, autunno mitissimo e piovoso
Austria, novembre più tiepido dal 1767
RINGRAZIAMENTI
La redazione di Nimbus ringrazia tutti i numerosi collaboratori ed enti
che hanno trasmesso fotografie, cronache e dati, ma in particolare Luca
Lombroso (Osservatorio
Geofisico di Modena), Maurizio Ratti (Pontremoli), Roberto Pedemonte
(Genova), Carlo Montini (Osservatorio meteo-sismico di Imperia), Paolo
Fantini (Osservatorio Università di Parma), Paolo Valisa (Centro
Geofisico Prealpino, Varese), Silvano Cuffolo (Osservatorio
meteo-sismico di Oropa), Alessio Bozzo (Rovereto), Claudio Mutinelli
(Ufficio
Idrografico Provincia Autonoma di Bolzano), Bruno Renon
(ARPA Veneto),
inoltre ARPA
Piemonte, ARPA
Lombardia, OSMER -
Friuli Venezia Giulia,
MeteoSvizzera - Centro Regionale Sud / Locarno-Monti.
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