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PRIMAVERA 2017: TERZA PIU' CALDA DAL 1753 A TORINO


Daniele Cat Berro, SMI / Redazione Nimbus
1° giugno 2017


Nonostante il temporaneo ritorno di condizioni fresche (con gelate tardive) tra metà aprile e inizio maggio, la primavera 2017 nel suo insieme è stata la terza più calda dal 1753 sulla pianura torinese.

A Torino-centro la temperatura media del trimestre marzo-maggio è stata di 15,5 °C, 1,7 °C sopra la media 1981-2010, superata solo dai casi recenti del 2007 (16,2 °C) e del 2011 (15,7 °C), e pari merito con il 1997.

A tale anomalia hanno contribuito soprattutto gli straordinari tepori anticipati di marzo (scarto della Tmed mensile: +2,7 °C), e in misura minore quelli di aprile (+1,5 °C) e maggio (+1,0 °C).

Serie storica delle temperature medie primaverili (trimestre marzo-maggio)
a Torino-centro. In grigio, la linea della media mobile ponderata su 9 anni.


E' stata inoltre una stagione piuttosto asciutta, con un totale di 167 mm di pioggia nel trimestre alla stazione ARPA Piemonte di via della Consolata, pari al 62% della media 1981-2010. Per trovare una primavera più asciutta a Torino occorre tornare al 2006 (88 mm), ma ben peggiori furono casi più lontani nel tempo, come la primavera 1955 (25 mm) o 1997 (23 mm).

Tuttavia in generale la disponibilità d'acqua sotto forma di neve alle alte quote delle Alpi occidentali è buona dopo un autunno-inverno 2016-17 ricco di nevicate.

 

Serie storica delle precipitazioni primaverili (trimestre marzo-maggio)
a Torino-centro. In grigio, la linea della media mobile ponderata su 9 anni.

La causa di una primavera calda e relativamente avara di precipitazioni è attribuibile all'anomala persistenza di anticicloni sull'Europa occidentale (condizioni decisamente calde e secche nel Regno Unito).
Il Nord-Ovest italiano si è dunque trovato frequentemente in condizioni asciutte, in alta pressione (con contributo di aria calda nord-africana) o oppure sottovento alle Alpi durante i periodi con correnti settentrionali.

Anomalie del geopotenziale alla superficie isobarica di 500 hPa nel trimestre marzo-maggio 2017 in Europa. Evidente la presenza di campi di pressione più elevata del normale alle quote di circa 5500 m sopra l'Europa occidentale, in parte anche sul Nord Italia, situazione che ha inibito i lunghi periodi perturbati, a vantaggio di condizioni più soleggiate, calde e asciutte, anche se sulle Alpi occidentali non sono mancate alcune intense nevicate tra fine marzo, aprile e inizio maggio (Fonte: ESRL-NOAA).
 



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