Il 13 giugno 2012 gli operatori della
Società Meteorologica Italiana hanno eseguito le misure di accumulo
nevoso stagionale e la manutenzione della stazione meteorologica
automatica al Ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso).
IREN Energia
ed Ente Parco Nazionale
Gran Paradiso hanno contribuito in modo fondamentale alla
logistica, come da ormai vent'anni a questa parte.

Cielo nuvoloso per Stratocumulus
cumulogenitus sopra il ghiacciaio Ciardoney
e l'adiacente stazione meteorologica automatica, nella tarda mattinata
del 13.06.2012.
A 2850 m lo spessore nevoso è di 150 cm, e la temperatura di 0 °C.
Dopo un'alba serena, nel corso della
mattinata - in regime di venti occidentali in quota - si sono
sviluppati numerosi cumuli con base più elevata rispetto al solito
(3300-3500 m) data l'aria relativamente asciutta, e dai quali è caduta
a tratti un po' di neve granulare con temperature vicine a 0 °C, senza
tuttavia recare ostacolo ai lavori.
Nonostante le abbondanti precipitazioni di aprile-maggio 2012, che
hanno permesso di colmare in parte il pronunciato deficit
pluviometrico dei mesi centrali dell'inverno, la stagione ha mostrato
nel complesso un accumulo modesto, con spessori nevosi variabili
tra i 290 cm del Colle Ciardoney e i 130 cm della zona frontale del
ghiacciaio, e un accumulo specifico pari a 690 mm di equivalente
d'acqua. Si tratta del quinto valore tra i più scarsi
dall'inizio delle misure nel 1992 dopo i casi del 1996-97 (470 mm),
2010-11 (570 mm), 2001-02 (590 mm) e 1997-98 (650 mm).

Prelievo dei
campioni di neve per la determinazione della densità del manto.
Grazie a Vittorio e Mattia Ortelli (Sondrio) è stato possibile testare
un nuovo tubo pesaneve, modello "ENEL-VALTECNE".

Serie dei valori di accumulo specifico sul ghiacciaio Ciardoney, dalla
stagione idrologica
1991-92 al 2011-12. Spiccano le tre stagioni particolarmente innevate
del 1992-93,
2000-01 e 2008-09, per contro l'inverno 2011-12 rientra nel gruppo dei
più modesti,
con un accumulo di appena 690 mm di equivalente d'acqua.
Tuttavia, data la stagione ormai avanzata
(il frequente maltempo ha impedito di eseguire prima le misure, in
genere condotte tra fine maggio e inizio giugno), è possibile che una
piccola frazione del volume d'acqua depositatosi in forma nevosa sul
ghiacciaio sia già defluito a valle per la fusione, come d'altronde
dimostrava il torrente emissario già in parte visibile per una
lunghezza di alcune decine di metri a valle della fronte glaciale.
Il valore di bilancio invernale di 690 mm appare tuttavia in buon
accordo con la somma delle precipitazioni rilevate al pluviometro del
vicino lago Valsoera, pari a 575 mm nel periodo 1° ottobre 2011 – 31
maggio 2012 (fonte: IREN Energia), in gran parte attribuibili agli
episodi mediterranei di inizio novembre e della tarda primavera,
mentre da dicembre a marzo hanno prevalso solo irregolari cadute di
neve portate da burrasche atlantiche, di provenienza occidentale.
Il manto mostrava una struttura piuttosto omogenea, senza
significative croste indurite al suo interno, per effetto dell'ormai
abbondante percolazione di acqua di fusione e precipitazione, con
densità comprese tra circa 326 kg/m3
(zona frontale) e 476 kg/m3
(Colle Ciardoney).
Su una superficie di circa 0.58 km2,
il volume idrico attualmente immagazzinato in forma nevosa sul
ghiacciaio è dunque stimabile in circa 400.000 m3.
Per quanto riguarda la stazione meteorologica, è stato possibile
sostituire il sensore di temperatura e umidità relativa dell'aria,
che dall'inizio di aprile era andato in avaria per un guasto dovuto al
danneggiamento della capannina meteorologica da parte di una tempesta
di vento. Dal 14 giugno sono così tornati on-line anche i
valori termoigrometrici, e per il resto le apparecchiature
continuano ad essere in buona efficienza nonostante le severe
condizioni ambientali cui sono state sottoposte per il secondo inverno
dall'installazione (agosto 2010).
E anche la connettività web via
radio che permette di trasferire i dati meteo e le immagini della
webcam a valle, salvo isolate e brevi interruzioni, funziona in modo
ottimale grazie al determinante contributo di
CSP – Innovazione nelle
ICT.

Manutenzione della stazione meteorologica
automatica: il sensore di temperatura
e umidità relativa, guasto, viene sostituito con un nuovo apparecchio.

Via radio si
dialoga con i collaboratori di
CSP-Innovazione nelle ICT, appostati
presso il ripetitore della frazione Tiglietto (Val Soana) per le
verifiche sulla connettività
e la corretta trasmissione dei dati meteo a valle.

Al centro, il nuovo
schermo di protezione del sensore
Campbell
di temperatura e umidità relativa.

Veduta d'insieme
del ghiacciaio (sullo sfondo) e della Grande Uja
di Ciardoney (3325 m, a sinistra).
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