Giovedì 4 giugno
2015, in linea con il periodo consueto (prima decade del mese), gli
operatori della Società Meteorologica Italiana sono saliti al
Ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso) per le misure dell’accumulo
nevoso invernale 2014-15, come sempre grazie al fondamentale appoggio
di IREN Energia
e del Parco Nazionale
Gran Paradiso.
04.06.2015, veduta
d’insieme del Ghiacciaio Ciardoney
dall’elicottero. Lo spessore nevoso sul ghiacciaio varia tra 200 e
400 cm, ma la fusione è attiva da circa un mese, e a valle della
fronte il torrente glaciale inizia a defluire
apparendo a tratti tra la coltre nevosa imbevuta d’acqua.
La missione è stata
favorita dal vasto anticiclone «Walburga» disteso sull’Europa, con
cielo soleggiato al mattino ma rapido sviluppo di nubi cumuliformi
nelle ore centrali, che tuttavia non ha disturbato il regolare rientro
in elicottero alla centrale IREN di Rosone (Valle Orco).

Ore 8.30:
all’arrivo al Colle Ciardoney l’atmosfera è serena, calma e tiepida.
La Valpadana occidentale (sullo sfondo) è immersa nella calura e nella
foschia.

Poco dopo, attorno
alle h 9.30, iniziano a formarsi i primi Cumulus mediocris
alimentati dalle brezze di valle sopra le vette di confine con la Val
Grande di Lanzo, in evoluzione a Cumulus congestus nelle ore
centrali, associati a qualche isolato rovescio.
I sondaggi hanno
evidenziato spessori nevosi piuttosto copiosi, variabili tra 390 cm al
sito n. 1 (Colle Ciardoney, circa 3100 m) e 200 cm in prossimità del
sito n. 7 (pendio frontale, circa 2900 m), con locali accumuli
dell’ordine di 400 cm lungo la fronte, il cui profilo sempre più
convesso a seguito della recente perdita di spessore del ghiacciaio
facilita l’accumulo della neve per trasporto eolico e valanghe.
L’accumulo
stagionale specifico valutato sull’intero ghiacciaio è pari a 1730
mm di acqua equivalente, un valore abbondante (superiore alla
media 1992-2014 di 1090 mm, e quinto caso dal 1992) grazie soprattutto
alle forti precipitazioni nevose di novembre – inizio dicembre 2014
(215 cm di neve al suolo alla stazione meteorologica il 4 dicembre) e
della seconda metà di marzo 2015 (massimo spessore stagionale di 265
cm il 26 marzo), mentre sono mancate le grandi nevicate di
aprile-maggio.

Serie degli
accumuli nevosi invernali sul Ghiacciaio Ciardoney, espressi in mm di
equivalente d’acqua, tra le stagioni 1991-92 e 2014-15. L’accumulo
specifico dell’ultimo inverno ammonta a 1730 mm, valore che si colloca
sopra la media 1992-2014 (1090 mm) e in quinta posizione tra i più
abbondanti della serie soprattutto grazie alle copiose nevicate
tardo-autunnali.
In questo inizio di giugno il manto nevoso è tuttavia già
completamente umidificato e intriso d’acqua, in via di rapida fusione.




In questa sequenza
di immagini, Fulvio Fornengo (SMI) estrae campioni di manto nevoso al
Colle Ciardoney tramite il
carotiere da neve ENEL-Valtecne.
Qui la coltre di neve stagionale è spessa 390 cm, con densità pari a
circa 610 kg/m3 e corrispondente a una lama d’acqua di 2370
mm.
Tuttavia la fusione
primaverile è iniziata presto, a inizio maggio, abbinata ai primi
episodi di pioggia in alta quota, e durante il sopralluogo si mostrava intensa a
causa delle temperature elevate (massima di ben 16 °C ai 2850 m della
stazione meteorologica e isoterma 0 °C a quasi 3900 m): già alle ore
8:30 al Colle Ciardoney si udiva l’acqua ruscellare lungo le
soprastanti pareti assolate, come quasi mai era accaduto durante il
sopralluogo di fine primavera; il manto nevoso appariva molto denso
(600-650 kg/m3) e umidificato ormai in tutto il suo spessore, e il
pianoro frontale del ghiacciaio era coperto da 50-100 cm di neve
fradicia attraverso la quale iniziavano a farsi strada i canali di
deflusso, come solitamente avviene solo nella seconda metà di giugno.
All'asta
nivometrica presso la stazione meteorologica (2850 m) resistevano,
alla data del sopralluogo, 100 cm di neve bagnata, e nella prima
decade di giugno lo spessore si è ridotto al tasso di 5-10
cm/giorno.
A valle della fronte, il suolo in
corrispondenza dei dossi più esposti era comunque già scoperto e
punteggiato da fioriture di Saxifraga sp., mai avvistate così
precocemente da quando si esegue il sopralluogo primaverile per il
bilancio di massa (1992).

Valanga
superficiale di neve bagnata caduta durante il sopralluogo
dalla parete nord della Piccola Uja di Ciardoney.

Scendendo dal Colle
Ciardoney, in prossimità della palina n. 3,
uno sguardo verso la fronte del ghiacciaio e la Val Soana. Qui la neve
stagionale è profonda 250 cm, ed equivalente a circa 1600 mm di acqua.

Il torrente di
fusione nivale comincia ad aprirsi poco a valle della fronte,
situazione che solitamente si osserva nella seconda metà di giugno.


Il pianoro frontale, coperto
irregolarmente da 50-100 cm di neve bagnata, ma a tratti già libero
dalla neve nei punti più in rilievo. Il caldo anomalo di inizio giugno
ha intensificato la fusione (riduzioni di spessore di 5-10 cm/giorno)
ma la presenza del manto nevoso stesso ostacola in parte il regolare
deflusso dell’acqua verso valle favorendo la formazione di superfici
di neve completamente intrisa.

La stazione meteorologica Campbell,
giunta al suo sesto anno di funzionamento e sempre in piena
operatività, necessiterà tuttavia di manutenzione straordinaria nelle
prossime settimane estive, non appena sarà scomparsa la neve: le
tempeste invernali hanno infatti strappato o allentato diversi tiranti
di controventatura, minacciando la stabilità del traliccio su cui sono
installati gli strumenti.

Alle ore 12 la
missione termina con il recupero da parte dell’elicottero,
immortalato dalla webcam!
Sintesi delle
caratteristiche nivometriche
della stagione di accumulo 2014-15
(tele-lettura tramite webcam degli spessori nevosi all’asta nivometrica a quota 2850 m):
-
Massimo
spessore nevoso: 265 cm il 26 marzo 2015
-
Totale neve
fresca: 878 cm
-
Numero di
giorni con nevicata: 47
-
Massima
nevicata in un giorno (intervallo h 08-08): 70 cm il 5 novembre 2014
-
Massima
nevicata in più giorni: 105 cm in 3 giorni, 10-12 novembre 2014
-
Prima
nevicata: 6 ottobre 2014 (15 cm)
-
Formazione
manto nevoso persistente: 4 novembre 2014
-
Ultima
nevicata: 21 maggio 2015 (5 cm)
Andamento
giornaliero (ore 8) dello spessore della neve al suolo osservato
tramite webcam, stagione idrologica 2014-15 e confronto con le due
precedenti.
Una spessa coltre nevosa si è formata rapidamente nel corso di
novembre 2014, dopodiché fino a metà gennaio 2015 non ci sono stati
altri episodi significativi, in prevalente regime di venti
nord-occidentali (frequenti burrasche di föhn ed erosione eolica del
manto nevoso).
Le successive nevicate di fine inverno/inizio primavera hanno fatto
crescere il manto fino a un massimo stagionale di 265 cm il 26 marzo,
poi dall’inizio di maggio, in concomitanza con un periodo precocemente
estivo, è cominciata una rapida fusione nivale, con grande anticipo
rispetto alle due stagioni precedenti.
Il 6 giugno 2015 erano presenti solo più 85 cm di neve al suolo in
prossimità dell’asta nivometrica (altezza che nel 2013 si riscontrava
invece oltre un mese più tardi, il 10 luglio,
e nel 2014 il 26 giugno), e nella prima decade del mese si sono
persi da 5 a 10 cm di spessore nevoso al giorno.
Altre osservazioni
eseguite dalla webcam durante la stagione nevosa 2014-15:
- 17-20 ottobre
2014: vento molto mite (Tmax fino a 10.8 °C) e rapida fusione
nivale;
- 4-12 novembre
2014: ripetute e copiose nevicate (205 cm di neve fresca!), vedute
spettacolari dalla webcam durante le schiarite, tra neve e accumuli di
galaverna su tiranti della stazione meteo e asta nivometrica;
- 7 dicembre 2014:
rasserena dopo due settimane grigie e nevose;
- 7 gennaio 2015:
dopo settimane di frequenti venti da Nord-Ovest, la superficie del manto è
irregolare e fortemente erosa;
- 10 gennaio 2015:
intensa erosione eolica, tempesta da Ovest a 99 km/h (primato di velocità
da inizio misure nell’agosto 2010), un tirante strappato e prolunga di
legno dell'asta nivometrica abbattuta;
- 3 maggio 2015:
prima notte senza gelo dell'anno, e primo evento di pioggia (fino a
circa 3000 m, almeno), manto nevoso intriso d'acqua;
- 15 maggio 2015:
depressione fredda, spruzzata di neve nella notte e ritorno del gelo;
neve più copiosa in giornata (30 cm);
- 4 giugno 2015:
fusione abbondante, deflusso già attivo attraverso il pianoro con
manto nevoso intriso d'acqua, torrente visibile a tratti.
Si ringraziano:
-
IREN Energia e
Parco Nazionale Gran Paradiso per il consueto appoggio e la
fondamentale assistenza logistica e operativa;
- La ditta
Valtecne
Srl per
il supporto alle campagne di misura sul Ciardoney tramite la fornitura
del carotiere da neve.

Segui in in tempo reale la situazione sul Ghiacciaio Ciardoney (dati
meteo e webcam)
Devolvi il 5 per mille alla SMI, sosterrai le ricerche sul Ghiacciaio
Ciardoney!

|