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UN ESTRATTO
1.1 Localizzare l'aumento di temperatura
Un aumento di temperatura di 0,6 °C in termini mondiali ha tutta la variazione e complessità regionale che ci si potrebbe aspettare, per esempio, dal clima nelle diverse parti del mondo. Innanzitutto, è stato irregolare, con le maggiori variazioni nei paesi alle latitudini medio-alte dell' emisfero settentrionale, anche se singole regioni come la parte meridionale della valle del Mississippi in realtà si sono raffreddate. In tutto il mondo le temperature sono aumentate soprattutto di notte e hanno registrato il massimo aumento durante i mesi dell'inverno e dell'estate boreali. L'inverno 1999-2000 negli Stati Uniti èstato dichiarato il più caldo mai registrato. Era la terza volta di fila che veniva infranto il primato della temperatura invernale, i poli avevano testimoniato dei cambiamenti insoliti mentre alcune stazioni di registrazione hanno segnato aumenti fino a 5 °c.
Mentre i dati sulla temperatura arrivano al massimo a centocinquant' anni fa, scavando nel passato della temperatura del pianeta gli scienziati sono riusciti ad arrivare molto più indietro usando un metodo basato sulla misurazione degli anelli degli alberi, dei nuclei profondi dei ghiacciai, dei sedimenti marini e delle cavità del terreno. Quello che emerge da questi dati preistorici è sbalorditivo: mai negli ultimi mille anni la temperatura della Terra è cambiata tanto rapidamente come nel ventesimo secolo.
1.2 Seguire i cambiamenti
Oggi l'idea che delle attività umane potrebbero fomentare questo cambiamento delle temperature e con esso un cambiamento del clima mondiale è largamente diffusa, ma per arrivare a questa conclusione si devono spiegare altre possibilità perfettamente naturali che possono influire sul cambiamento climatico.
Non c'è dubbio che nel corso dell'esistenza della Terra le variazioni nella quantità di energia fornita dal sole hanno avuto una enorme influenza sul cambiamento dei sistemi climatici. Se domani l'emissione di energia del sole aumentasse anche in misura minima, ne risulterebbero cambiamenti climatici abbastanza radicali sulla Terra. Ma per il riscaldamento osservato durante tutto il secolo scorso, forse l'ipotesi naturale più convincente era quella avanzata da Knud Lassen dell'Istituto meteorologico danese il quale ha suggerito che il ciclo undecennale delle macchie solari sulla superficie del sole sembrava coincidere con le tendenze nelle temperature mondiali; teoria che ha riscosso particolare successo tra coloro che preferivano credere che non si potesse far nulla riguardo al riscaldamento del globo terrestre. Ma nel 2000 Lassen ammise l'esistenza di punti deboli nella sua ipotesi affermando, in occasione di un convegno della Società geofisica europea, che le macchie solari e i cicli solari non potevano spiegare l'importante rialzo delle temperature dal 1980 in poi. Il suo collega Peter Thejll dichiarava: «le curve divergono dopo il 1980, ed è una divergenza stupefacente. È qual cos' altro che sta influenzando il clima, ci sono le impronte digitali dell'effetto serra». Il Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico (IPcc) delle Nazioni Unite, il principale organismo mondiale sul cambiamento climatico, ha anche studiato da vicino l'attività solare. È emerso che nonostante ci fosse stato un aumentato potere radiante del sole durante la prima metà del ventesimo secolo, che ha portato a un piccolo aumento della quantità di energia solare che colpisce la superficie della Terra, questo non era sufficiente per dar conto dell' aumento delle temperature. (..continua a pag 20 del libro)
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