DESCRIZIONE (a cura dell'Editore)
L’effetto serra è un conto aperto che l’umanità ha col proprio futuro. Ne vediamo le conseguenze nei forti aumenti di temperatura durante i mesi estivi, nelle disastrose inondazioni, negli uragani, nell’espandersi dei deserti, nei lunghi periodi di siccità, nel progressivo disgelo dei ghiacciai.
Mark Lynas espone tutti questi problemi, ma lo fa adottando una strategia nuova. Il libro, infatti, è il resoconto di un viaggio durato tre anni. Gran Bretagna, Perú, Alaska, Cina, atolli del Pacifico sono alcuni dei luoghi che l’autore ha studiato dal punto di vista climatico, registrando la situazione attuale in vista di un domani che si annuncia sempre più critico.
L’atto d’accusa è rivolto soprattutto contro gli Stati Uniti e, in particolare, contro l’amministrazione Bush, che ha minato i coraggiosi sforzi di una coalizione di paesi sviluppati e in via di sviluppo per controllare e ridurre le emissioni di gas serra. Dal vertice sulla Terra di Rio de Janeiro (1992) al ritiro unilaterale degli Stati Uniti dal protocollo di Kyoto, l’autore sottolinea come il governo della prima potenza mondiale abbia agito d’accordo con l’industria dei combustibili fossili per promuovere l’idea che «ciò che giova alle compagnie petrolifere giova anche all’America e, per estensione, al mondo intero».
Il libro si chiude con un «manifesto» in cinque punti, in cui si suggeriscono le regole per affrontare (e tentare di risolvere) una serie di problemi che, ogni giorno di più, influiscono negativamente sull’ecosistema e sulla vita di noi tutti.
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