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L'IDEA DI NORD
Dovunque lo situiamo, il nord sta più a nord, altrove...
Davidson P.
Donzelli Editore , 2005
263 pagine, bianco/nero, poco illustrato,
cop. in brossura, dim. 14 x 20 cm .
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| Descrizione | Autori | Indice | Un estratto

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UN ESTRATTO


Introduzione. Il vero nord



Il talismano che ha dato vita a questo libro è ancora qui, davanti a me. Una bussola funzionante incassata in un disco di plexiglas opaco (la consistenza densa ricorda il ghiaccio, l'aria lattiginosa dei dipinti innevati olandesi, il cielo grigio di tante foto di città del nord negli anni trenta). Sul plexiglas la scritta The Idea of North. La bussola è traslucida: la si può sollevare, per catturare un paesaggio attraverso le sue lenti. Qualsiasi luogo incarni la tua idea del nord, puoi vederlo attraverso il vetro trasparente, e intanto l'ago rosso della bussola indica il nord di quel che vedi. Sarà incorniciato dal vetro opaco e dalle parole, ma l'ago non cesserà di puntare a nord. Questa scultura - un' opera collettiva - è stata realizzata dagli artisti scozzesi Dalziel e Scullion. È semplice, ingegnosa ed eloquente!.

Essa incarna le idee centrali di questo libro: ovunque sia disposta, rimanda sempre a un nord ulteriore, a un altrove. È versatile: chiunque la possegga se ne servirà per circoscrivere la propria immagine del nord, per incorniciare il luogo che per lui è il nord. Villaggi di arenaria nei recessi delle brughiere; striature di neve, simili a vene di quarzo, che percorrono i lati in ombra dei muri; case in legno assiepate intorno al porto sotto spogli dirupi; il rosa e il bel grigio nelle nuvole cariche di neve battute dal vento, colori delicati che anticipano freddo intenso e tempesta.

La scultura acquista ulteriore significato per il suo essere trasportabile: il possesso di una bussola-scultura implica un viaggio verso nord. L'ago della bussola potrebbe muoversi o alterarsi solo quando si sia raggiunto il nord magnetico, sulla banchi sa polare: lo vedremmo allora roteare senza sosta, smarrito, un lampo rosso contro il bagliore della neve. Dalziel e Scullion riassumono con eleganza un'intera tradizione di pensiero storico, letterario e figurativo sui concetti di nord e nordicità che sono gli argomenti di questo libro.

Negli anni sessanta Glenn Gould, musicista e poliedrico intellettuale canadese, coniò la frase The Idea of North per il suo documentario radiofonico sull'importanza del nord nella mentalità canadese - in effetti la scultura di Dalziel e Scullion è «un omaggio a Glenn Gould». Il suo documentario evidenzia come le estremità settentrionali del Canada siano un luogo per meditare con sobrietà, un memento salutare e indelebile dei limiti del potere umano sul luogo e sui popoli indigeni.

Il nord è sempre un'idea cangiante, un concetto relativo e sempre elusivo, come nei versi di Alexander Pope nell' Essay on Man:

Dov'è il Nord? A York è sul Tweed. Sul Tweed è nelle Orcadi, ma lì
è in Groenlandia, a Zembla, o Iddio sa dove ...


Il nord si sottrae sempre a ogni tentativo di raggiungerlo, ritraendosi verso la notte polare, o verso l'aurora di mezzanotte nel cielo estivo.
Ciascuno porta dentro di sé la sua idea del nord. In Gran Bretagna, l'ombra a mezzogiorno si allunga verso i pendii rocciosi del Derbyshire, le città scoscese del West Yorkshire, i remoti insediamenti in calcare di Weardale e Allendale. Punta verso gli estuari fluviali nelle pianure scozzesi, le ripide roccaforti delle montagne, la solidità dei Cairngorms, i campi col or ardesia di Caithness, delle Orcadi, delle Shetland e, ancora oltre, le remote Fxr 0er, dove il vento risospinge verso l'alto la spuma delle cascate. Questo è l'itinerario delle spedizioni sull' Artico, un itinerario non sempre ripercorso a ritroso: Kirkwall, Trondheim, Tromso, poi il ghiaccio.

Ciascuno porta dentro di sé la sua idea del nord. Dire «questa notte partiamo per il nord» evoca immediati pensieri di un luogo più aspro, un luogo di privazioni: alture, tempo avverso, lontananza dai centri abitati. Un viaggio volontario verso il nord presuppone un desiderio di confrontarsi con gli aspetti difficili del clima, della topografia, dell'umanità. In un contesto narrativo anglofono la battuta «questa notte partiamo per il nord» troverebbe spazio in un thriller, in un film d'azione, o d'avventura, o di conquista di una terra selvaggia.

Dire invece «questa notte partiamo per il sud» rinvia piuttosto a viaggi di piacere - esili di svago nel mondo «pre-bellico»: clima gradevole, agio, riposo, limoni, fontane, soffitti affrescati. Sarebbe troppo facile attribuire un genere alla direzione: il sud è femmina, il nord è maschio. E troppo spesso il nord distruttivo è rappresentato sotto le sembianze della Regina delle Nevi, della Strega dei Ghiacci.

Ciascuno porta dentro di sé la sua idea del nord. Questo è in parte determinato dalle proprie origini: il pittore inglese Eric Ravilious si addentrò nei mari artici come artista di guerra. Fu probabilmente a Tromso che, nel maggio 1940, egli scrisse di aver raggiunto il vero nord, che aveva intravisto nei libri per ragazzi, nelle stampe delle spedizioni polari, negli acquerelli dei ghiacciai alpini. Quando dunque trovò il suo nord - colline brulle tra mari di cobalto puro -la sensazione fu di consapevolezza: la percezione distinta di attraversare una regione di meraviglie austere dalla quale non era facile tornare: un luogo senza ombre, senza alberi, dove la zanna di un unicorno può approdare su una spiaggia di sabbia nera.
Per un italiano del Nord, queste associazioni andrebbero invertite: è il Sud il luogo delle privazioni, percepito dai nordisti estremisti come

sterile, senza legge, irretito dal passato. A loro volta gli italiani del Sud tendono a considerare la Lombardia e il Veneto come le propaggini meridionali del mondo germanico, con ben poco d'italiano. In nessun altro paese il «nord» è un indicatore così instabile, mutevole e fluttuante, definito e ridefinito meticolosamente quasi chilometro per chilometro, per tutta l'estensione della penisola. A Lucca, in Toscana, dicono «Germania» per alludere alle regioni del nord e «Africa» per quelle del sud.
Per uno scandinavo il nord - l'estremo nord, il nord polare - rappresenta un luogo di estremi che è anche un luogo di meraviglie: i «fuochi di volpe», l'aurora nel cielo d'inverno, le abitazioni dei lapponi, maghi ed eroi leggendari. Una sorta di umiltà aleggia in gran parte delle nazioni i cui territori includono estensioni più o meno ampie di terreno artico (benché il nord russo sia un luogo di terrore non meno che di luce).

È difficile discernere una particolare «idea del nord» negli Stati Uniti d'America. L'orizzonte settentrionale è occupato dal vicino stato non-conformista. Il nord lontano dell' Alaska ha un suo posto nelle mitologie delle frontiere, ma è soltanto una frontiera, inglobata nella metafora centrale dell'emozione topografica: il movimento da est ad ovest. La frontiera come luogo di meraviglie e pericoli, come luogo delle sfide, è collocata ad ovest, un indicatore che si sposta e si allontana quanto il «nord» in altre culture.

Le percezioni dei tedeschi non sono dissimili: il sud cattolico è percepito a un tempo come reazionario e prospero; il nord, storicamente ed economicamente, come un luogo di conflitti. Gli eventi storici del XIX e del XX secolo hanno collocato la capitale sia della nazione unificata che di quella riunificata nel nord-est. La geografia emozionale tedesca sembra correre da est verso ovest: il luogo delle meraviglie, il luogo del pericolo - da dove arrivano gli invasori - è l'est.

In Europa, le nazioni di lingua tedesca sono considerate come settentrionali, con città imprigionate dalla neve in inverno e con una lingua «nordica». La famiglia linguistica germanica è uno degli indicatori un po' grossolani che tracciano lungo l'Europa la linea impressionistica che divide - ecco un altro indicatore grossolano - un nord protestante da un sud cattolico.

In Cina, come in Gran Bretagna, un muro, opera di giganti, segna l'inizio del nord. In Cina il nord è il luogo dal quale arrivarono gli invasori (poi conquistatori). C'è la libertà a nord del muro, ma è anche...continua sul libro

 

 

 

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